L'ultima trovata del Prc è quella di intitolare a Carlo Giuliani una sala
del Senato su proposta
del capogruppo Giovanni Russo Spena che annuncia di voler chiamare col nome
del ragazzo colpito da un colpo di pistola mentre cercava di lanciare un
estintore contro una jeep dei carabinieri nel corso del G8 di Genova.
Ma bravo compagno Spena, non ti bastavano Sergio D'Elia, omicida del giudice
Emilio Alessandrini, del magistrato Guido Galli e di numerosi poliziotti e
carabinieri e ricordiamo l'agente Fausto Dionisi, condannato a 30 anni di
carcere, ma fatti solo 12 perché pentito e divenuto " un bravo ragazzo";
Daniele Farina, leader del "Leoncavallo"con numerose condanne a carico per
atti di violenza, che ora hanno avuto alte cariche al governo come premio
per le loro attività terroristiche.
Si parla molto di terrorismo in questo periodo, dimenticando o facendo le
gnorri che i veri terroristi li abbiamo in casa e anche al governo, però non
sono stranieri, bensì italiani.
Tutti hanno visto la tragedia del G8 di Genova alla televisione e tutti
hanno visto benissimo che si era trattato di legittima difesa. Giuliani,
pace all'anima sua, era un ragazzo dei centri sociali, un teppista, eccitato
in quella marmaglia di esaltati che volevano uccidere i carabinieri e voleva
gettare un estintore su una jeep senza vetri, già spaccati con sassi, su
carabinieri senza difesa alcuna di quella di sparare.
No, non era un eroe e neppure un martire, voleva uccidere ed è stato ucciso.
La colpa della sua morte è stata solo sua.
Non essendo più l'Italia una nazione democratica, bensì dittatura comunista,
tra breve oltre i Servizi segreti scompariranno anche le Forze dell'Ordine:
carabinieri, poliziotti, tranne i finanzieri che dovranno controllare quanti
soldi abbiamo e, ovviamente, per fregarceli in tasse su tasse, ma solo ai
piccoli risparmiatori, alle piccole industrie, ai piccoli artigiani, non
certo ai deputati ( gli intoccabili) o alle grandi industrie, con quelle si
può sempre fare un accordo..
Non c'è che dire ma la visuale della Camera e del Senato rispecchia
fedelmente a che punto di degrado una nazione può arrivare vedendo chi siede
sugli scranni!