Bè..se si crea un Dio a nostra immagine e somiglianza..si aggiusta..il discorso fila..
Ma se invece il Dio è quello a immagine e somiglianza del Papa o di Bin Laden..il discorso fila meno..
perchè certe Divinità hanno rinunciato al buonsenso da un bel pezzo...
e prima di sporcare il foglio..è meglio lasciarlo bianco...
Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
(la via diretta non è la più breve)
Sbagliato, si ha tutto da guadagnarci se il presunto dio che ci ha creato poi ci riserva un posto d'onore nell'aldilà, elemento non fondamentale per l'esistenza di un essere superiore.
Si ha tutto da guadagnarci se la propria religione è quella giusta, altrimenti il proprio aldilà forse non sarà così piacevole come ci si immagina.
Si avrà tutto da guadagnarci se la propria religione, oltre ad essere "quella giusta", è anche stata interpretata bene.
Un bel po' di se...
Certo, ma questo se si condivide la posizione di una data religione, se così non fosse?E non uscirtene con la storia del fatto che "se credi" ti poni dei limiti al comportamento, non è assolutamente vero, perchè la legge etica esiste a prescindere dalla fede ed è connaturata all'azione umana in sè...
Chi dice che essere atei è essere pessimisti?é come il dilemma tra pessimismo e ottimismo. entrambi vanno benissimo e sono parimenti "irrazionali", pero' col primo ti rovini il fegato, col secondo no
Prendere atto che prove a sostegno forse non si produrranno mai e far sì che l'attenzione anziché essere posta a mondi che potrebbero rivelarsi del tutto immaginari (vari aldilà...), si posi su questa realtà, forse l'unica realtà, non farà che bene alla nostra specie.
Che poi l'unica posizione razionale sia l'agnosticismo è ovvio.
A questo proposito, è bene ricordare che:
http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=287172
La teologia NON è una scienza.
E cosa mai avrebbe da "perderci" un ateo? Semmai è chi ha dei dubbi (è il tuo caso?) che si "rovina il fegato"...
Poi scusa se dici (e qui sono d'accordo) che "la legge etica esiste a prescindere dalla fede" cosa avrebbe da temere un ateo che si è comportato secondo la propria coscienza?
cosa avrebbe da temere un ateo che si è comportato secondo la propria coscienza?-------
di aver vissuto inutilmente.
essersi sbattuto per tutto tranne che per la questione fondamentale: perchè esisto? ho uno scopo? e se si, chi lo stabilisce? Dio? esiste? lo posso conoscere o meglio realizzare?
Qualcuno in questo forum ..diceva che crede solo all'avere e non all'Essere..e quindi difendeva chi difende l'avere..ma l'ateo..è colui che non crede al Dio dei preti..o è colui che non crede a nulla? La seconda ipotesi è di difficile realizzazione..perchè anche l'ateo..deve credere a qualcosa..magari riposto tra i beni materiali..e..in una lotta politica.... un elettore..ha diritto di sapere a cosa crede il candidato..pur senza discriminare..perchè per ora non c'è divieto di partecipare alle elezioni a causa di motivi religiosi..
Bisogna dare all'uomo non ciò che desidera..ma ciò di cui ha bisogno...
(la via diretta non è la più breve)