ROMA - Flavio Briatore di nuovo paladino dei ricchi. E anche dei poveri. Dopo aver riempito le cronache estive con le sue crociate a base di pagine pubblicitarie e serate al Billionaire contro la tassa sul lusso in Costa Smeralda, eccolo alle prese con la Finanziaria. "Si vuole criminalizzare i ricchi e cioè chi ce l'ha fatta. E chi ce l'ha fatta dovrebbe essere considerato un esempio per i giovani". E anche: "Questa Finanziaria colpisce i poveri che non hanno la struttura del ricco".

Nella trasmissione In mezz'ora su Raitre, il manager della Renault dice a Lucia Annunziata fondamentalmente due cose: in certi casi evadere le tasse è una necessità e, dopo i successi nel campo imprenditoriale, non è da escludere un suo impegno in politica.

A proposito di evasione fiscale il manager piemontese spiega di comprendere gli italiani che non riescono a pagare le tasse: "Se fossi un italiano che deve dare il 50% allo stato farei così: se posso pago, altrimenti no. Se non ce la facessi a stare in Italia me ne andrei. L'evasione delle tasse non è giustificabile, ma è comprensibile". Anche se aggiunge che "chi ha successo non deve essere illegale. Si può avere successo assolutamente nella legalità. Si diventa ricchi con il lavoro". E ancora: "Le tasse vengono evase quando il cittadino pensa che si sia superato il limite. In Inghilterra per esempio sono giuste, infatti lì non c'è evasione. Dovremmo copiare i Paesi che funzionano".

"Quantificare un ricco vero? E' uno che guadagna dai 20 ai 70 milioni di euro all'anno", dice. Io non ho mai guadagnato in Italia, sono andato via 25 anni fa. Poi torna sull'estate calda appena passata: "Qui si sta cercando di criminalizzare i ricchi. Al Billionaire dicono che i prezzi sono troppo alti? Non sono io che decido i prezzi, li decide il mercato. La gente sta bene, inoltre creo 140 posti di lavoro in due mesi".

E sui manifesti sulla Finanziaria di Rifondazione comunista raffigurano un enorme yacht e la scritta "Anche i ricchi piangono": "Vedere quella barca dovrebbe essere uno stimolo per i giovani. In Italia si cerca di spaventare chi produce. Questa Finanziaria alla fine fa piangere i poveri non i ricchi".

Poi, l'annuncio: "L'Italia è un paese vecchio, la gente viaggia poco e non c'è nessun politico, con una carica importante, sotto i 40 anni. Io in politica? Non sono né di sinistra e né di destra, mi occupo di Formula Uno. Però se potessi dare un aiuto...la politica non ti annoia, magari se dovessi annoiarmi ci penserò. Se tra un paio d'anni potessi dare un contributo perchè no? Ci rivediamo e ne parliamo". Infine la chiosa: "I politici attuali in Italia sono scarsi".

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