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    Predefinito 6 anni fa Antonio Russo ammazzato, come Anna Politkovskaja

    http://www.radioradicale.it/16-ottob...so-fatto-fuori

    16 ottobre 2000: Antonio Russo fatto fuori

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    di Federico Punzi

    pubblicato il 16 Ottobre 2006

    Antonio Russo
    Sei anni fa, la mattina del 16 ottobre 2000, Antonio Russo veniva trovato morto al ciglio di una strada, nei pressi di Tiblisi, in Georgia, dove si trovava per raccogliere documenti sulle atrocità commesse dai russi nella guerra russo-cecena

    La manifestazione per il sesto anniversario della morte
    Quinta edizione del "Premio nazionale sul reportage di guerra Antonio Russo"
    Dall'archivio: l'esperienza in Kossovo, le corrispondenze sulla guerra in Cecenia, l'impegno ambientalista, la militanza radicale




    Sei anni fa, la mattina del 16 ottobre 2000, Antonio Russo, giornalista di Radio Radicale ma per scelta non iscritto all’Ordine, veniva trovato morto al ciglio di una strada, nei pressi di Tiblisi, in Georgia, dove si trovava per raccogliere documenti sulle atrocità commesse dai russi nella guerra russo-cecena. Antonio aveva la cassa toracica fracassata. Dal suo appartamento sparirono telefono e computer portatile. Il giornalista vi aveva raccolto diverso materiale sui metodi dell’esercito russo, compreso l’uso di armi chimiche, ed era sul punto di rientrare a Roma, ma i suoi assassini lo hanno trovato prima.
    Celebri i reportage di Antonio dal Kosovo. Fu l’ultimo giornalista italiano a lasciare Pristina e lo fece insieme ai kosovari.
    Sull’omicidio di Antonio Russo non è ancora stata fatta alcuna chiarezza, i responsabili sono ignoti. Un altro italiano, il radicale Andrea Tamburi, è stato ucciso a Mosca dodici anni fa, nel 1994. Omicidio anch’esso rimasto avvolto nel mistero. Solo pochi giorni fa, l’uccisione di un’altra giornalista scomoda, Anna Politkovskaja. Anche lei si era occupata delle atrocità commesse dall’esercito russo in Cecenia.
    L’approfondimento
    In occasione dell’anniversario della morte di Antonio Russo, Radio Radicale e il Partito Radicale Transnazionale hanno donato a tutte le biblioteche comunali di Roma il libro “Antonio Russo”, edito da Diritto e libertà. Alle ore 12.30, una delegazione della Radio e del Partito ha consegnato una copia del libro alla Biblioteca Rispoli di Largo Grazioli, mentre nell’adiacente Piazza del Collegio Romano, di fronte al Liceo Visconti, è stato distribuito materiale informativo su Antonio Russo e Anna Politkovskaja. Il direttore di Notizie Radicali e il consigliere della Rosa nel Pugno al Municipio I-Roma Centro Storico, inoltre, hanno donato alle biblioteche del Municipio una copia del libro della giornalista russa, “Viaggio all’inferno. Diario ceceno”.


    Argomenti: antonio russo, Cecenia, giornalismo, russia

  2. #2
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    Predefinito antonio russo bugiardo di regime

    è da mesi, che ti ho segnalato le bugie del bugiardo, cacainchiostro di regime antonio russo di radioradicacchia, invitandoti a dimostrare la loro veridicità, ma fino ad ora non l'hai fatto.


    elenco delle bugie dell cacainchiostro, bugiardo di regime antonio russo, purtroppo a suo tempo pagato anche con i soldi nostri, dato che radioradicacchia, malgrado la retorica contro i finanziamenti publici ai partiti, pprende dallo stato milioni di euro di finanziamenti publici, con la scusa delle dirette parlamentari

  3. #3
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    Antonio Russo, radicale, giornalista, volontariamente non iscritto all'Ordine dei giornalisti,ammazzato a Tiblisi mentre indagava preparava un reportage sulle stragi dei soldati russi in Georgia è l'esempio di come per essere bravi giornalisti, mettere a rischio la propria vita per documentare la verità, non c'è bisogno della copertura corporativa di una associazione di giornalisti di regime.

    Il mondo del giornalismo di regime si ricordò di Antonio Russo solo dopo la sua morte.

    W la liberta. Ciao Antonio.

  4. #4
    emiro omofobo meridionale
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    Citazione Originariamente Scritto da ConteMax Visualizza Messaggio
    Antonio Russo, radicale, giornalista, volontariamente non iscritto all'Ordine dei giornalisti,ammazzato a Tiblisi mentre indagava preparava un reportage sulle stragi dei soldati russi in Georgia è l'esempio di come per essere bravi giornalisti, mettere a rischio la propria vita per documentare la verità, non c'è bisogno della copertura corporativa di una associazione di giornalisti di regime.

    Il mondo del giornalismo di regime si ricordò di Antonio Russo solo dopo la sua morte.

    W la liberta. Ciao Antonio.


    antonio russo, è l'esempio di cosa non deve essere un giornalista, che ha il dovere di dare una visione il più possibile obbiettiva e veritiera della realtà, verificando di prima persona l'attendibilità di quello che scrive o dice, antonio russo(scritto volontariamente con le iniziali minuscole) era uno il cui scopo era solo di fomentare razzismo ed odio, nei confronti prima dei serbi e poi dei russi, non facendosi scrupolo, di raccontare le bugie, spesso assurde, ed in palese cattiva fede che i suoi amici terroristi albanesi dell'uçk e dell'ldk, gli raccontavano quando era rinchiuso dentro uno scantinato a Pristina, senza minimamente porsi il problema di verificarne la veridicità, con lo scopo di fare propaganda di guerra, ed istigazione all'odio razziale contro i serbi, facendo credere al mondo, che in quel periodo, ci fosse un genocidio nei confronti degli albanesi che abitavano in Kosovo, quando nella realtà dei fatti, l'unica pulizia etnica, era quella subita dai serbi e dai non albanesi, a causa del terrorismo albanese, incominciato con l'attentato dinamitardo al patriarcato di Pec, che solo negli anni ottanta costrinse il 50% dei serbi a fuggire dal Kosovo(terra storicamente serba), che continuò negli anni novanta, grazie anche all'appoggio dei paese nato, costringendo ancora i serbi ed i non albanesi a scappare dal Kosovo, mentre contemporanemante, moltissimi albanesi immigravano dall'Albania al Kosovo, su invito dei terroristi, appropriandosi delle case e delle terre lasciate dai serbi, durante l'infame guerra dei paesi nato contro la ex jugoslavia, i cacainchiostro di regime come antonio russo, parlarono di centinaia di migliaia di albanesi, uccisi dai serbi e gettati in fosse comuni, la zoccola magdalene albright sparò addirittura la cifra di cinquecentomila morti, ma fino ad ora quelle fosse comuni, non sono mai state ritrovate, infatti i dati ufficiali dello stesso fazioso e filonato, tribunale dell'aja, della zoccola dal ponte, parlano di circa tremila morti per cause violente, in Kosovo durante la guerra, di cui non è specificata la nazionalità, e che quindi, probabilmente vanno divisi ugualmente, tra serbi e non albanesi, uccisi dai narcoterroristi albanesi amici di antonio russo, albanesi uccisi dai serbi, e membri di tutte le etnie, uccisi da delinquenti comuni, che approfittavano della situazione per compiere razzie, o dai bombardamenti americani, adesso ci sono centinaia di migliaia di serbi, cacciati dalla Croazia e dal Kosovo, vittime di pulizie etniche, vere e non fasulle, come quella contro gli albanesi, a cui viene negato il permesso di tornare a casa, ma di cui i radicacchi, i dalemiani i berluschini, e tutti coloro che vollero quella guerra, non importa ulla, mentre in Kosovo, storicamente culla della cultura serba, e la più serba delle terre serbe, si è instaurato uno stato similnazista, etnicamente puro, braccio politico della mafia albanese, che proprio in Kosovo ha l'epicentro dei propri traffici.
    Se esiste l'inferno, il bugiardo di regime antonio russo, sicuramente sarà a bruciare insieme al suo amico terrrorista ibhraim rugova.
    La stampa di regime, quando era in vita diede troppo spazio, al bugiardo cacainchiostro antonio russo, ospitandolo continuamente nelle televisioni nazionali, o trasmettendo in diretta, durante i telegiornali, le sue "testimonianze oculari", dallo scantinato di Pristina, dove il servo di regime antonio russo, ripeteva senza erificarle, le bugie riferitegli dai suoi amici terroristi


    dato che ti ostini a non riaprire questa vecchia discussione, ti rielenco le bugie del cacainchiostro bugiardo di regime antonio russo di radioradicacchia

    e che comunque la maggior parte degli anarchici a conoscenza di quest'iniziativa non l'approva, ed a suo tempo ci furno numerose proteste, e molti compagni decisero di smettere di distribuire la(R)rivista che si definisce anarchica(anche se fortunatamente da almeno un decennio, la dicitura anarchica, in copertina da cubitale e ben evidente è diventata è diventata microscopica)




    questa è la vera spazzatura politica


    il bugiardo di regime antonio russo parlò in un collegamento televisivo, di deportazione degli uomini albanesi di Pristina dentro lo stadio, più tardi ribadì questa tesi in diretta da skopje, durante la conferenza stampa di radio radicale, che si può ascoltare nel link che riporto quà sotto, durante la quale, sostenne che nei sotterranei stadio di Pristina, i serbi nascondevano i carri armati, ed usavano i civili albanesi come scudi umani, cosa rivelatasi falsa, e che il bugiardo di regime non ha verificato, dato che per sua stessa ammissione, è rimasto chiuso in casa, per tutta la sua Permanenza a Pristina, limitandosi a ripetere a pappagallo, tutte le bugie contenute sulle veline, che gli passavano i suoi amici terroristi, seguaci degli hiotler dei balcani, thaki e rugova.
    purtroppo il partito radicale ha fatto sparire dai suoi siti tutte le interviste al bugiardo di regime discepolo di goebel, antonio russo, è rimasta solo questo intervento filmato che può essere ascoltato con media player, fatto immediatamente dopo il ritorno da Pristina, dopo il soggiorno durante il quale per sua stessa ammissione, è restato chiuso in casa, ripetendo le palle che gli raccontavano i terroristi albanesi che andavano a trovarlo
    da sito di quella merda di regime chiamata radio radicale
    sentirai parlare delle bugie poi rivelatesi false

    -duecentocinquantamila albanesi di Pristina( città di soli centocinquantacinquemila abitanti) deportati a Skopje in Macedonia, con due treni, con un totale di trentuno carrozze, quindi con una media di ottomila persone a carrozza, ma questa volta sono sicuro, che aguas contemax, ci saprà spiegare, come si fanno a trasportare ottomila persone a carrozza
    -scudi umani usati dall'esercito serbo all'ospedale di Pristina(notizia rivelatasi falsa)
    -gli uomini di Pristina ammassati nello stadio(notizia rivelatasi falsa) per fare da scudi umani, a protezione dei carri armati, nascosti nei sotterranei.
    -altri utilizzi di scudi umani(notizia rivelatasi falsa)
    -donne partorienti sequestrate dalle milizie serbe(probailmente la solita palla)
    -i bombardamenti americani non fanno vittime, e sono inefficaci, perché eseguiti solo contro obbiettivi che in realtà l'esercito serbo aveva lasciato, ed i cui abitanti sono stati evaquati dall'esercito serbo(idiozia che si commenta da sola, solo un idiota inebetito dalla propaganda americana, può credere che bombardando una piccola regione come il Kosovo, con tonnellate di bombe non si facciano morti, infatti infatti i bombardamenti i morti li fecero, inoltre in Serbia e nel Montenegro, la nato bombaredava i centri urbani provocando migliaia di vittime, che però il cacainchiostro antonio russo e la feccia radicale, consideravano subumani, degni di morire per avere osato eleggere milosevic alle elezioni)
    -equiparazione della sedicente "pulizia etnica" nei confronti degli albanesi, con la strage dei tutsi in Ruanda ed in Burundi, paragone assurdo, dato che in Burundi ed in Ruanda avvenne un vero e proprio olocausto, con oltre un milione di morti, tutti accertati, in Kosovo le famose fosse comuni, con i corpi dei fantomantici cinquecentomila albanesi uccisi dall'esercito serbo, non sono mai state trovate, ed i dati del tribunale dell'aja della zoccola serva della nato dal ponte, parlano di circa tremila morti, senza specificarne la nazionalità o la causa del decesso(albanesi uccisi dall'esercito serbo, serbi o non albanesi uccisi dai trerroristi amici di antonio russo dell'uçk, oppure persone di una qualsiasi nazionalità uccise dai bombardamenti), cifra che mi sembra fisiolagica un una guerra del genere


    se il partito radicale ha tolto di mezzo da internet tutte le interviste ad antonio russo, una rivista che si definisce anarchica ma dalla quale mi sento molto distante dalle sue posizioni ideologiche, e vergognandomi come anarchico, che una rivista con tale nome, publichi questa merdosissima propaganda di guerra, del bugiardo cacainchiostro di regime antonio russo di radioradicacchia, anche se fortunatamente, quest'intervista scatenò l'indignazione e la protesta, della stragrande maggioranza degli anarchici, alcuni dei quali, decisero di non distribuire più questa rivista.
    Anche se mi sento lontano, mille miglia dalla linea politica di questa rivista, riconosco, che almeno ha avuto l'onestà intelletuale di continuare ad ospitare sul suo sito l'intervista
    http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/253/10.htm
    questi sono alcuni stralci


    "Insieme a questo montaggio di immagini, tante fotografie dell’efferato massacro del 16.01.1999 presso il villaggio di Recak (46 civili tra uomini, donne e bambini). Adesso è di nuovo sul piede di partenza, ma prima che raggiunga nuovamente Prishtina, sono riuscito a fissare un incontro, fermamente deciso a superare quello stato di impotenza che mi assale ogni qualvolta che, come tutti noi, vengo "schiacciato" da un modo sensazionalistico di fare informazione."




    lascia intendere che quello fu effettivamente un massacro di civili innocenti, quando invece tutti i testimoni e gli osservatori, compreso il fotografo italiano, che fotografò i morti, sostengono che si è trattato di uno scontro a fuoco, tra la polizia jugoslava, ed i terroristi narcotrafficanti dell'uçk, la storia della strage di civili, fu inventata solo per giustificare la guerra



    "Il Kosovo è stato da sempre la spina nel fianco della storia federale della Yugoslavia. Al tempo di Tito, dove il Kosovo non era considerata una regione a statuto autonomo, lo stesso dovette risolvere le scelte politiche del suo Ministro degli Interni, Rankovich. Dal 1952 al 1957 fu decisa un’epurazione degli albanesi dal Kosovo ( 700.000 albanesi abbandonarono il Kosovo per la Turchia) adducendo la motivazione politica che l’incremento demografico albanese creava forti pressioni sulla minoranza serba. Questa è stata la data significativa con cui la coscienza albanese realizzerà, nel tempo, l’acuirsi delle tensioni fra le due etnie in quanto magistralmente manovrate dall’entourage politico di Belgrado."


    bugia colossale, tra il 1952 ed il 1957 non fu decisa nessuna epurazione degli albanesi dal Kosovo e soprattutto non furono cacciati 700.000 albanesi in Turchia, cosa dimostrata dall'enorme aumento demografico degli albanesi, che di certo non sarebbero diventati negli anni novanta il 90% della pololazione da che erano poco più del 60% dopo la guerra,non per niente questa cazzata non è riportata neppure nei libri e documenti più filoamericani, probabilmente il tuo amico cacainchiostro antonio russo, si riferiva al progetto di deportazione degli albaneisi in Turchia, dove lo stato turco voleva sistemarli nel kurdistan, per combattere l'indipendentismo kurdo, fatto dal governo serbo negli anni trenta ai tempi della monarchia, ma che poi fatta eccezione per un numero limitato di albanesi, in seguito quasi tutti tornati in patria, delusi dell'eccessiva modernizazione e laicizazione, della Turchia in quel periodo, fallì miseramente,daltronde non si spiegerebbe come avrebbero fatto gli albanesi a crescere così enormemnte di numero, ed a diventare il 90% della popolazione, il cacainchiostro, invece tace sulle centinaia di migliaia di serbi, cacciati dal Kosovo dagli quasi tutti alleati degli italiani, negli anni quaranta, alla maggior parte dei quali tito, non diede il permesso di tornare in Kosovo.




    " l'uso dei gas nervini nelle scuole medie superiori contro gli studenti"

    non c'è mai stato uso di gas nervini contro gli studenti



    "Uno dei personaggi più rappresentativi della compagine UCK è stato Adem Demaci scrittore e detenuto politico per 28 anni, di formazione trotszkista, considerato ad oggi il Mandela del Kosovo), insieme a Krasniqi, portavoce dell旦CK."


    il fondatore di un gruppo terrorista, ispirato da un'ideologia similnazista, bastata sulla superiorità raziale, degli albanesi sui serbi e su tutti gli slavi, e che identifica gli attuali albanesi con gli illiri, rivendicando l'annessione alla grande albania di tutti i territori dove prima vi abitavano(come se gli iralndesi rivendicassero le terre dell'Italia settentronale in passato abitate dai celti, o i greci quelle dell'Italia meridionale dove si trovavano colonie greche), lo definisce il Mandela dei balcani.


    Io non voglio difendere milosevic ed i suoi crimini, nè appoggiare il nazionalismo serbo, o fare del razzismo nei confronti degli albanesi, ma quello che fa antonio russo, non è altro che schierarsi da solo una delle parti, nagando le ragioni dell'altra, e fare propaganda di guerra usando anche le bugie, per convincere l'opinione publica alla guerra, spinto da un fanatismo neolibersita simile a quello religioso, secondo cui tutti coloro che si oppongono all'americazione forzata ed all'imposizione di un unoco modello di sviluppo, vadano convertiti o uccisi a suon di bombe umanitarie






    [SILVIA]fuego aguas contemax, aspetto ancora che dimostri la veridicità delle bugie di antonio russo[/SILVIA]

  5. #5
    kalashnikov47
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    Antonio Russo è un corresponsabile assieme alla Bonino della guerra nel Kosovo, anche grazie ai suoi reportages totalmente falsi!
    Mi ricordo una sua telefonata (era dotato di satellitare...) al Tg satirico di Emilio fede, dove raccontava di aver assistito a stragi di kosovari da parte dei serbi. Poi disse che da tempo si nascondeva, perchè ricercato, in una cantina di amici (kosovari) a Pristina. Come facesse a vedere le stragi lo saperva solo lui.
    In Georgia, dove fu trovato defunto, il giochetto di disinformare, non gli riuscì.

  6. #6
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    Bell'eufemismo: "fu trovato" defunto"....chissà come...

  7. #7
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    Quoto in pieno Spartaco
    mi rifiuto di attaccare russo solo perche' e' morto
    pero' faccio notare come la democrazia abbia
    tendenza a mentire storicamente,dal "olocausto"
    alle cause della guerra mondiale,al sionismo
    fino ad arrivare ai recenti fatti(caso Priebke,11 settembre
    etc).
    Bisognerebbe aprire un 3d e intitolarlo "panzane e miti
    della spuria democrazia",ci sarebbe da ridere

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da kalashnikov47 Visualizza Messaggio
    Antonio Russo è un corresponsabile assieme alla Bonino della guerra nel Kosovo, anche grazie ai suoi reportages totalmente falsi!
    Mi ricordo una sua telefonata (era dotato di satellitare...) al Tg satirico di Emilio fede, dove raccontava di aver assistito a stragi di kosovari da parte dei serbi. Poi disse che da tempo si nascondeva, perchè ricercato, in una cantina di amici (kosovari) a Pristina. Come facesse a vedere le stragi lo saperva solo lui.
    In Georgia, dove fu trovato defunto, il giochetto di disinformare, non gli riuscì.
    Io penso che i giornalisti democazzi mentano dietro lauto compenso...
    solo che mentono male,e le bugie hanno le gambe corte
    Non vorrei andare off topic,ma come non ricordare il mitico cacca-articolo
    sugli skins che avevano aggredito un algerino a Roma,quando era chiaro
    come il sole che si trattava di tossicomani del sabato sera che avevano aggredito uno spacciatore per fottergli la merce
    Se volete vi racconto i particolari..ce troppo da ridere

  9. #9
    per il centro-sinistra
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    Predefinito Antonio Russo, i fascisti ceceni, le manovre anticinesi

    Antonio Russo, come la sua collega, è stato ucciso da una delle tante manovre dei servizi segreti americani volte alla destabilizzazione della Russia, in quanto primo partner economico e politico della Cina.
    Detto questo, Antonio Russo dipendeva da un'organizzazione notoriamente finanziata dalla Cia a suon di dollaroni (partito radicale transnazionale e radio radicale..Russo era conosciutissimo dai servizi segreti americani ) per dire sistematicamente il falso sui banditi fascisti ceceni, un gruppo di criminali isolati e senza scrupoli. Antonio Russo era la voce della propaganda fascista cecena e i servizi segreti americani sapevano benissimo del clamore che avrebbe provocato una sua uccisione "per mano russa" .
    l'organizzazione alla quale apparteneva antonio russo, il partito radicale transnazionale, è un movimento miliardario ed anticomunista che ha il solo scopo di mettere in piedi campagne di odio contro i paesi socialisti e le lotte dei popoli contro le occupazioni imperialistiche(nonchè contro tutte le forze progressiste e di sinistra, sindacali e sociali dei paesi nei quali questi criminali possono operare, come in italia...sono note le campagne di radio radicale contro la CGIL..dove si invitavano le persone a non iscriversi al sindacato..!!)

    la collega di Antonio Russo è stata fatta fuori dalla Cia

  10. #10
    Zero Sen
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    Il noto "giornalista" Antonio Russo a braccetto con un narco-tagliagole dell'UCK.

 

 
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