Manovra: è di 40 miliardi per tecnici Camera
Il governo viene invitato a un chiarimento circa l'inclusione nel bilancio a legislazione vigente delle maggiori entrate
ROMA - L'importo complessivo della manovra, comprensiva anche della sentenza della Corte di Giustizia Ue sulla detraibilità Iva delle auto (5,3 miliardi di euro), che però non è inserita in Finanziaria, salirebbe a 40 miliardi. È quanto affermano in un dossier i tecnici del Servizio studi della Camera. L'importo complessivo «non coincide con quello indicato dal governo (34,7 miliardi)» in quanto l'esecutivo ha ritenuto di «non considerare nella manovra le misure che limitano la deducibilità delle spese per gli autoveicoli, contenute nel decreto legge collegato, finalizzate a compensare le minori entrate Iva derivanti dalla sentenza della Corte». Nel dossier si legge che secondo la relazione del decreto «queste maggiori entrate sono già state incluse nelle previsioni di bilancio a legislazione vigente per il 2007, proprio in quanto destinate a compensare le minori entrate della sentenza della Corte di giustizia». Per questo motivo il governo viene invitato a un chiarimento circa l'inclusione nel bilancio a legislazione vigente delle suddette maggiori entrate: «Non appare chiaro come sia stato possibile inserire nel bilancio a legislazione vigente, presentato alla Camera il 1° ottobre, una parte delle maggiori entrate derivanti da un decreto legge che è entrato in vigore il 3 ottobre».
ENTRATE - Ammontano a più di 11 miliardi le entrate previste dalla Finanziaria, secondo il Servizio studi di Montecitorio. Le maggiori entrate sarebbero 16,2 miliardi. Le minori entrate stimate risultano invece pari a 4,1 miliardi. I dati non tengono però conto delle voci relative a previdenza e sanità. Secondo gli esperti della Camera, le maggiori entrate deriverebbero dalle misure di compensazione relative alla deducibilità delle spese per gli autoveicoli e conseguenti alla sentenza Ue sull'Iva per 5,3 miliardi. E inoltre:
- 3,2 miliardi dagli studi di settore
- 1,5 miliardi dal recupero della base imponibile
- 1,2 miliardi dalle misure in materia di riscossione
- 972 milioni dalle misure di accertamento e contrasto all'evasione ed elusione
- 500 milioni dalle misure di valorizzazione del patrimonio pubblico
- 452 milioni dalle novità per le tariffe delle tasse automobilistiche
- 360 milioni dal contrasto all'evasione fiscale relativa all'Ici
- 303 milioni dalla riforma dell'Irpef
- 248 milioni dalle maggiori entrate dell'Iva derivanti dall'«applicazione della disciplina agevolativa per l'acquisto di mezzi di trasporto ad alta sostenibilità ambientale»
- 241 milioni dalle nuove imposte in materia di successioni e donazioni
- 110 milioni dalla nuova disciplina sulle ritenute sui corrispettivi dovuti dal condominio all'appaltatore
- 109 milioni dall'aumento dell'aliquota d'accisa applicata al gasolio usato come carburante
- 100 milioni dall'aumento della tassazione sui tabacchi
MINORI ENTRATE - Le minori entrate sarebbero invece imputabili alla riduzine del cuneo fiscale per 2,4 miliardi, e alle proroghe di agevolazioni fiscali per 1,1 miliardi.