Scatta il giro di vite sull'evasione fiscale.
L'Agenzia delle entrate ha infatti pubblicato oggi una circolare applicativa che fornisce chiarimenti sulla disciplina delle «indagini finanziarie» e alla gestione dei dati, delle notizie e dei documenti per tracciare l'iter dei proventi incassati dai contribuenti.
La nuova procedura prevede: il potenziamento dei poteri istruttori degli uffici, in modo da poter chiedere agli operatori creditizi o finanziari informazioni, dati e documenti concernenti qualsiasi rapporto, operazione o servizio da loro intrattenuto con i clienti. Il flusso di queste richieste e delle risposte dovra avvenire - spiega l'Agenzia - esclusivamente in via telematica, utilizzando la procedura operativa dal primo settembre 2006.
In secondo luogo ci sarà l'obbligo per gli intermediari finanziari di fare riferimento, per rispondere alle richieste relative alle operazioni extra conto limitatamente ai periodi d'imposta anteriori al primo gennaio 2006, all'archivio unico informatico (Aui), istituito dalla legge n. 197 del 1991 per prevenire l'attività di riciclaggio di denaro sporco per le operazioni di importo superiore a 12.500 euro.
Per i periodi d'imposta successivi, gli intermediari potranno utilizzare per le risposte, le rilevazioni e le evidenziazioni dei dati identificativi, compreso il codice fiscale, per tutti i soggetti con i quali intrattengono qualsiasi rapporto o effettuano operazioni di natura finanziaria.
Verrà infine istituita un'apposita sezione all'Anagrafe tributaria che sarà alimentata dalle comunicazioni che hanno per oggetto la sola esistenza di rapporti, nonché la natura degli stessi, con l'indicazione dei dati anagrafici del titolare. L'operatività dell'anagrafe dei rapporti, è comunque demandata a un prossimo provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate.
Fonte: ilsole24ore
Il Testo della Circolare: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero#
ROMA - Scattano le indagini finanziarie previste dalla legge Visco-Bersani per rendere più pungente la lotta all' evasione. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare applicativa che fa partire concretamente la possibilità di chiedere - sia alle banche sia alle altre società finanziarie - informazioni, dati e documenti relative a «qualsiasi rapporto, operazione e servizio intrattenuto con i loro clienti». In pratica viene attivata la procedura che consente la «tracciabilità» dei proventi incassati dai contribuenti. Viene istituita anche l'anagrafe di rapporti tra intermediari finanziari e contribuenti.
Ad annunciare il varo della circolare è la stessa Agenzia delle Entrate, spiegando che il provvedimento «fornisce chiarimenti sulle modifiche alla disciplina delle indagini finanziarie e alla gestione dei dati, delle notizie e dei documenti acquisibili nell'ambito della fase istruttoria del procedimento di accertamento». Le Entrate mettono anche i risalto gli aspetti di maggiore rilevanza contenuti nella circolare di 148 pagine.
- INFORMAZIONE SU QUALSIASI RAPPORTO: È previsto - afferma l' Agenzia - il «potenziamento dei poteri istruttori degli uffici che consente di poter chiedere agli operatori creditizi o finanziari informazioni, dati e documenti concernenti qualsiasi rapporto, operazione o servizio da loro intrattenuto con i clienti». Il flusso delle richieste e delle risposte avviene esclusivamente in via telematica, utilizzando la procedura operativa dal 1ø settembre 2006.
- DATI DAL GENNAIO 2006: le informazioni che vengono fornite dovranno essere differenti per i dati relativi al 2006. Per gli intermediari finanziari scatta in questo caso «l'obbligo di fare riferimento, per rispondere alle richieste relative alle operazioni extra conto limitatamente ai periodi d'imposta anteriori al 1ø gennaio 2006, all'archivio unico informatico (Aui), istituito dalla legge n. 197 del 1991 per prevenire l' attività di riciclaggio di denaro sporco per le operazioni di importo superiore a 12.500 euro».
- OPERAZIONI COLLEGATE A CODICE FISCALE: Per i periodi d'imposta successivi al 2006 la «tracciabilità» dei movimenti sarà decisamente più completa. «Gli intermediari - spiegano le Entrate - potranno utilizzare per le risposte, le rilevazioni e le evidenziazioni dei dati identificativi, compreso il codice fiscale, per tutti i soggetti con i quali intrattengono qualsiasi rapporto o effettuano operazioni di natura finanziaria»
- ARRIVA L' ANAGRAFE DEI CONTI: Arriva in concreto anche l' Anagrafe dei Conti Bancari. È prevista «l'istituzione, prevista dal decreto legge n. 223 del 2006, dell'anagrafe dei rapporti tra intermediari finanziari e contribuenti». Si tratta di «una banca dati, che sarà collocata in un'apposita sezione dell'Anagrafe tributaria, e sarà alimentata dalle comunicazioni che hanno per oggetto la sola esistenza di rapporti, nonchè la natura degli stessi, con l' indicazione dei dati anagrafici del titolare». L'operatività dell' anagrafe dei rapporti, che consentirà di inviare le richieste di dati e notizie ai soli intermediari finanziari che intrattengono rapporti con il contribuente sottoposto a controllo, è comunque collegata all' emanazione di un prossimo provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate.
Giuistissimo, e lo quoto, ma te lo dico chiaro e tondo.
Prevedo di essere uno di quelli a cui verranno a rompere i coglioni e non poco.
Sono un libero professionista. Dichiaro (aimè) pochissimo perchè guadagno poco o nulla.
Sono a posto e non ho di conseguenza nulla da temere, se ci saranno risultati nella lotta all'evasione prenderò questa cosa come un prezzo da pagare per un risultato concreto.
Ma se ciò non accadrà considerò la cosa solo come una rottura e m'incazzerò non poco.
E come me penso molti altri. Perchè l'Italia non è fatta di soli evasori, ma anche di gente che a dispetto di professioni altisonanti si barcamena.
Questo è il nocciolo della questione.
E' una partita in cui non si può sbagliare, altrimenti il danno (gli onesti come me incazzati) sarà ben maggiore dei benefici.
Pomponio,
non basta che si scopra l'evasione,bisogna che sia esigibile e questo è tutto da vedere.
Mi sembra una lotta inutile visto che è stata sempre marginale anche perchè per cultura politica i nostri governanti dx e sin.non utilizzano le eventuali tali presunte risorse emerse per ridurre il debito che è la vergogna del Paese ma se le spendono allegramente per tenere fedeli le loro clientele politiche;Insomma mercato del voto.
Ma per quale stramba idea uno stato che offre servizi sanitari che fuggiamo come la peste, che gestisce le scuole in stalle, che quando gestiva monopoli come banche, telecomunicazioni e imprese energetiche riusciva a perdere migliaia di miliardi sebbene fosse vietato fargli concorrenza, che ha condotto la finanza pubblica alla bancarotta tecnica, che non riesce a punire oltre il 95% dei crimini commessi nonostante ogni anno disponga di risorse pari a oltre la metà della riccheza che si produce in Italia...dovrebbe riuscire a far pagare le tasse?
Slogan e demagogie di parte senza alcun fondamento.
Proprio Tremonti ieri sera sosteneva che il nostro è il miglior sistema sanitario del mondo.
Come dargli torto se abbiamo raggiunto la massima logevità del mondo? Segno che da noi nonostante le critiche la sanità funziona molto meglio di tanti altri paesi ove evidentemente l'assistenza non raggiunge tutta la popolazione.
Saluti
Certo... se uno si beve le fandonie dei politici può credere anche a questo!
Ma il fatto è che ciascuno di noi appena può (cioè appena può pagarsi due volte la sanità prima con le tasse e poi di nuovo...di tasca sua) fugge la sanità pubblica come la peste. A ben vedere i primi sono proprio i politici che infatti dispongono di polizze sanitarie.
Basterebbe pensare a quali attese ci sono imposte per gli esami anche più elementari e farsi un giro in un ospedale pubblico per verificare in quali condizioni sono tenuti i degenti o per capire l'obsolescenza dei macchinari. Nonostante le immense risorse che sono dissipate
Se siamo quindi così longevi è malgardo questa sanità non di certo grazie a lei.