Originariamente Scritto da
Feliks
hai pienamente ragione. "tassare le rendite" è uno slogan elettorale e basta. io sono pienamente daccordo, ma l'unica "rendita" tangibile oggi in italia è quella della proprietà della casa. negli ultimi 20 anni c'è stato un gigantesco trasferimento di ricchezza. però ecco, dato che l'81% degli italiani è proprietario di casa io non lo direi troppo ad alta voce. in realtà ciò che bisognerebbe davvero fare è tassare fortemente la proprietà della casa, anche con misure draconiane (c'hai la casa sfitta? paghi ogni anno il 20% del valore di mercato). solo così si può riportare in vita il paese, aumentare la mobilità sociale.
secondo me, a parte tutto, la nuova frontiera del marxismo è ragionare in termini di classi spurie. con le categorie proletariato capitalista rentier non vai più da nessuna parte, e certamente non conquisterai mai nessuna maggioranza: rischi solo di ghettizzarti ancora di più fino a che poi gli ultimi operai sfigati (proletari puri, in affitto e senza il fondo pensione) ti mandano affanculo e votano lega (come è anche giusto che sia). il proletario occidentale oggi non è una figura rivoluzionaria ma reazionaria (nei confronti dello sviluppo delle forze produttive, che è ciò che maggiormente ci dovrebbe premere). l'operaio non vuole di più, gli preme solo difendere quel poco che ha (ovvio, visto lo stato in cui se la passa). quindi è (oggettivamente) tutto il contrario di quel che era uno o due secoli fa: è anti commercio, è anti macchine, anti-immigrazione. una bestia impaurita e minoritaria, un pò come i contadini nel secolo scorso. d'altronde l'operaio di fabbrica era (e si sentiva) un figo in confronto ai contadini zozzoni che si puzzavano di fame e vivevano in 18 nella cascina col nonno che metteva le mani sotto la gonna delle ragazzine. sicuramente sto generalizzando e qualcuno si sentirà insultato, ma non mi sembra di delirare troppo
insomma le classi spurie: cosa succede alla dialettica di classe quando questa si sposta all'interno di ogni singolo individuo? l'ho scritto su un altro forum e non mi ha cagato nessuno perché sono un pazzo visionario, ma sappiate che l'economia "borghese" (o "liberista", come vi piace tanto chiamarla), da 40 anni studia modelli che praticamente rappresentano un mondo socialista. società senza classi, famiglie che lavorano, consumano e possiedono beni capitale, eccetera.
riassunto in una riga:
il mondo è cambiato, e tanto. sarebbe ora che cambiassimo pure noi comunisti. i cinesi l'hanno fatto e continuano a farlo. qua in italia stiamo ancora a parlare del rinnegato kautsky, del congresso di lione o di altrettante cose inutili.