Roma, 2 febbraio – “Varato il famoso ‘decreto Brunetta’ sta iniziando una attività di ‘disapplicazione’ del decreto stesso”. Lo denuncia il responsabile del dipartimento Settori pubblici della CGIL Nazionale, Michele Gentile, nel sostenere che “si è partiti dalla famigerata Protezione Civile spa, per la quale si prevede tra l’altro che il personale ‘fuoriesca’ dal campo di applicazione della Legge Brunetta, e si è passati alla Difesa Servizi spa, dove anche qui il personale dipendente della società esce dall’ambito di applicazione della Legge Brunetta”.
Inoltre, aggiunge il dirigente sindacale della CGIL, “è in discussione in Parlamento un provvedimento legislativo sulla riforma dell’ordinamento delle Camere di Commercio: anche in questo caso una parte del personale avrà una specifica definizione contrattuale al di fuori dell’ambito di applicazione del decreto Brunetta”. Oltre queste ‘disapplicazioni’, Gentile fa sapere che “come se non bastasse, una recente circolare del Ministro della Funzione Pubblica taglia fuori da una parte qualificante della riforma Brunetta, ovvero l’obbligo alla trasparenza pena le sanzioni, la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quest’ultima, con uno provvedimento ‘fatto in casa’, definirà in autonomia i limiti nei quali si applicherà (forse) il decreto. Nel frattempo però non vi saranno sanzioni nel caso non venisse rispettato l’obbligo di pubblicare sul sito le retribuzioni dei dirigenti”.
“Ma forse non tutti sanno che quanto vale per la Presidenza del Consiglio ha valore anche per il Dicastero retto dal Ministro Brunetta, che così si sottrae ad una norma prevista dal suo stesso decreto. Se tutto ciò non fosse il segno di una politica fatta di gravi strappi istituzionali e di sottovalutazione dei diritti del lavoro, verrebbe da dire che - conclude Gentile - il decreto Brunetta è tanto brutto che chi può lo evita”.
CGIL - P.A.: Gentile (CGIL), sempre più disapplicato decreto Brunetta