"La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).
per capire che lui rappresenta sempre il peggio del peggio.
anzichè vergognarsi della sua altissima quota di responsabilità sui problemi strutturali che hanno determinato la crisi italica ha anche il coraggio di citare "finanziaria 2007: un'altra occasione persa" senza ricordare che le altre occasioni perse si chiamano finanziaria 2002, finanziaria 2003, finanziaria 2004, finanziaria 2005, finanziaria 2006.
scaricare i problemi strutturale sulle spalle del popolo privatizzando i servizi o di risolverli con la finanza creativa di sicuro non è il metodo migliore.
Con questi sistemi si riduce solo il paese nelle condizioni dei paesi del sud america!
Che i problemi ci siano non si iscute ma occorre affrontarli con un cchio alle necessità della gente e non solo alla contabilità spiccia!
Saluti
Già siamo l'Argentina d'Europa. E non è certo per colpa di Berlusconi, ma per "merito" della CIGL (e della retorica ipocrita dall'estrema sinistra...) e delle altre organizzazioni ottocentesche che solo in Italia ancora esistono.
Berlusconi ha fatto nel 2002 la riforma Biagi, e i giorni di sciopero provocati da Bertinotti, dalla CIGL e compagni vari furono i più alti dal dopoguerra...
Quindi se ora siamo rimasti molto indietro rispetto ad Inghilterra, Olanda, Spagna, e tutto il resto d'Europa, si abbia quanto meno il buon senso di assumersi le proprie responsabilità.
Infatti Prodi deve essersi bevuto il cervello se pretende di voler stare in Europa senza creare i presupposti per poter avere un livello di competitività delle imprese italiane almeno nella media europea.
E la politica che ci ha riproposto con questa finanziaria è la stessa che ha creato il disastro che è sotto gli occhi di tutti.
veramente il disastro lo hanno creato le finanziarie di treccarte, ampiamente certificato dalle agenzie di rating.
per quest mi sembra che la UE l'abbia già considerata funzionale agli obbiettivi ...poi ...
FINANZIARIA: FMI; RIFORME COPRANO AREE-SPESA CHIAVE
(ANSA) - WASHINGTON, 19 OTT - Gli aggiustamenti dell'
economia italiana "devono essere basati su riforme strutturali
che coprano aree di spesa chiave": è quanto "continua a
credere" il Fondo monetario internazionale, i cui esperti
proseguono la valutazione della finanziaria.
Lo ha oggi detto David Hawley, vice-capo delle relazioni
esterne del Fmi, rispondendo a domande di giornalisti
in un briefing nella sede del Fondo a Washington. Hawley
ha ricordato che la missione in Italia degli esperti del Fmi, in
vista della stesura dell' annuale rapporto sullo stato dell'
economia italiana, si farà a novembre e fornirà l' occasione
di esaminare a fondo, discutendone con le autorità italiane, le
misure contenute nella legge finanziaria.
Solo dopo avere esaminato in dettaglio la legge finanziaria,
come stanno già facendo in base alle informazioni disponibili,
ed essersi confrontati con le autorità italiane, gli esperti
del Fondo saranno in grado di darne una valutazione precisa e
di pronunciarsi sulle prospettive dell' economia italiana
nel prossimo anno.
L' annuale rapporto del Fmi, il cosiddetto 'ex articolo IV',
sarà pubblicato all' inizio del 2007.
Ma gli esperti del Fondo si sono già fatti qualche idea
sulla finanziaria italiana. Alcuni giorni or sono, il portavoce
del Fmi Masood Ahmed aveva detto che l' obiettivo di ridurre
il deficit dal 4,8% del prodotto interno lordo quest' anno
al 2,8% entro il 2007 appare "realistico", alla luce
"degli sviluppi in atto".
Anzi, aveva aggiunto Ahmed, il Fondo pensa che, se
"la sostenuta e continua crescita delle entrate dovesse
persistere", l' Italia avrebbe "l' opportunità" di fare
"progressi anche più rapidi" verso "la riduzione del debito
e del deficit, sia quest' anno che l' anno prossimo".
(ANSA).
per quelle che hanno portato a stagnazione e perfino recessione, oltre che al disastro dei conti e alla risalita del debito, chiedi a Treccarte.
Questa, al massimo, la si giudicherà a tempo debito.
"La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).
Prodi è una contraddizione vivente.
L'Italia è fallita per le politiche di sinistra, ed ora pretende di "salvarla" con politiche di sinistra
Certo, peccato che con Prodi e il CSX il debito sia sceso di 16 punti , e con voi sia risalito dopo 10 anni.
vedi tu chi è il cazzaro.
Moody's promuove i conti italiani. La società internazionale di valutazione ha alzato ad 'Aa2' rispetto al precedente 'Aa3' il rating sul debito del nostro Paese.
La decisione è stata presa sulla base in particolare del miglioramento del rapporto fra debito e prodotto interno lordo, sceso nel 2001 al 107,5% contro il 123,2% del 1995.
"La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).
Quando leggo certi interventi mi domando solo come si può scrivere cose del genere avendo alle spalle un po' di anni di lavoro!
Si critica le tutele sindacali bollandole come ottocentesche e cosa si propone in alternativa? Tornare alle condizioni di vita e lavoro del 700 e prima!
Solo ridicolo!
Quando si portano esempi degli altri paesi occorre conoscere bene quelle realtà. Come per esempio quando si critica l’opposizione alla legge Biagi (una legge che annulla centinaia di anni di progresso!) e quindi si vorrebbe cancellare norme come l’art18 dello statuto dei lavoratori si deve sapere ad esempio che in realtà come quella USA che non è di sicuro un esempio da seguire non è affatto possibile licenziare senza motivo ESATTAMENTE quanto prevede l’art18 da noi.
In quasi tutti i paesi CIVILI esistono norme equivalenti ed è ridicolo sostenere che tutti i mali di questo paese siano nelle norme di tutela del lavoro! Anzi attualmente siamo uno dei paesi più deregolaizzati nel lavoro ove il lavoro è al massimo della precarietà e stiamo ai limiti dei paesi civili nei rapporti di lavoro!
Essere competitivi non vuol dire competere con i cinesi come vorrebbero la nostra imprenditoria e come infatti non fa nessun paese europeo! Nel resto dell’Europa si punta sulla qualità ma questo significa investimenti ingenti ed a lungo termine cosa impossibile da noi non per i lavoratori ma per il sistema industriale e per il sistema finanziario e di accesso al credito!
Si vuole riversare tutte le responsabilità sul comparto più debole, i lavoratori invece di colpire i potenti della finanza, le banche e le assicurazioni vera palla al piede della nostra economia!
Ma LORO sono intoccabili! Tanto controllano tutti i sistemi di potere ed informazione che riescono a convincere anche le menti più deboli del nostro popolo che la colpe non sono loro ma dei lavoratori che alcuni ci credono!
Non mi colpisce che chi ha il controllo economico e finanziario del paese cerchi di convincere il popolo che la colpa è dei poveri lavoratori ma il fatto che alcuni ci credano!
Saluti