Originariamente Scritto da
Léon Degrelle
L'attuale presidente del Consiglio, Romano Prodi, afferma che gli "immigrati sono parte del futuro" dell'Italia, a condizione anche che rispettino le regole e le leggi. Grazie a questo rispetto, gli stranieri potrebbero essere "a tutti gli effetti" italiani.
I multietnicisti di ferro, ovviamente, diranno che gli stranieri sono già parte di questo paese (sono una ricchezza, sono fondamentali per la nostra economia, e banalità simili), ma le frasi di Prodi possono evidenziare alcune cose:
1) gli immigrati sono parte del futuro, perchè ancora non lo sono? Il riferimento alle regole da adottare lo farebbe pensare. Interessante, quindi, quel verbo declinato al presente, ma riferito ad un tempo futuro (sono parte del futuro): in questa compresenza di tempi diversi, l'esplicitazione dell'ideologia multietnicista, ossia dell'immigrazione di massa come di fatto ideologico, inevitabilmente legato a ragioni politiche, sindacali e imprenditoriali.
2) dire che gli stranieri possano essere italiani "a tutti gli effetti", rimandando a leggi, regole o alla Costituzione (come fatto in altra occasione, anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano), indica che la questione etno-culturale è stata declassata. La storia degli italiani, ossia quel che fa essere questi quel che sono, non conta: conta solo una piccola porzione della loro vicenda attraverso i secoli, ossia il venire ad essere di leggi statali e Costituzione.
Queste cose tendono a divenire l'elemento necessario a caratterizzare l'essere italiani, ma essendo elementi "senza corpo" e "senza sangue", sono anche associabili a chiunque. Ossia, sono elementi ideologici (lo sono non tanto in sè, quanto nel loro venir rimarcati e considerati fondanti dell'attuale pseudo-identità italiana).
Detto ancora altrimenti: gli italiani e le loro identità, oggi, esistono solo in funzione degli ideologi multietnicisti e delle élites dominanti. Domani, se sarà necessario per gli interessi di questi, quelle identità potranno mutare a piacimento...
Dall'articolo "«Le musulmane non devono nascondersi»" (Corriere della Sera, 17 ottobre 2006):
[...]
«Gli immigrati sono parte del nostro futuro», spiega Prodi pensando al progetto del governo di concedere la cittadinanza entro 5 anni. «Il problema è avere regole chiare, in modo che se si comportano adeguatamente, hanno rispetto della legge e sono buoni cittadini possono diventare a tutti gli effetti italiani»