Originariamente Scritto da
OrsoNelBosco
Tanto per parlare di roba nuova
, tento di fare un po' di ordine su tre categorie ricorrenti, sulle quali mi sembra ognuno dica la sua.
a) Paleo-libertari: sono i libertari che condividono determinate convinzioni sulla natura umana e sostengono, nell'ambito di una società libera, una difesa di quest'ultima che li caratterizza per un'impronta conservatrice. Fino al 2001 il termine includeva (e sottintendeva) i sostenitori di un'alleanza politica con i paleocon (Pat Buchanan, oggi si potrebbe quasi quasi dire Ron Paul), alleanza andata abbondantemente meretricio con l'elezione di Bush figlio (non perché sia paleocon, ma perché ha finito per monopolizzare e sputtanare la destra). Se non vi fidate leggete quanto scriveva già nel 99, il gran visir di tutti i Paleo, Hans Hoppe.
b) agoristi (anche, ma meglio che no, Libertarian Left - Sinistra libertaria). Il termine designa un approccio strategico: niente voto, niente politica, mercato nero e occhiali fichi. Gli agoristi danno peso alla "corporation issue", nel senso che fanno notare più di altri l'alleanza perniciosa fra lo stato e il (finto) capitalismo (per questo preferiscono parlare di "libero mercato"). Il termine assolutamente neutro sulle posizioni morali.
c) Sinistri* (left-libertarian che si traduce con "libertari de sinistra"). La feccia
: radicali, mutualisti e tutti quelli che appena ti giri ti inculano la minestra.
d)comunisti*: chi mette del tutto in discussione la proprietà privata, al punto di dire che se c'è un po' di Stato e tasse va bene.
Questo per dire che io sono paleo e agorista e non ci vedo nessuna contraddizione.
Spero di esservi stato d'aiuto.
*le due definizioni risentono di un taglio militante, in pieno spirito dell'area. Non offenderti, DomenicoLetizia