Questo è condivisibile
Non voglio polemizzare, ma nel 1943 c'erano già gli alleati in Sicilia, le città erano sottoposte a bombardamenti, la produzione industriale era ferma per mancanza di materie prime ed era chiaro che l'Italia avrebbe perso la guerra. Mussolini è stato "dimesso" perché aveva portato il paese allo sfascio non per le improbabilli proposte di socializzazione di Cianetti
La politica economica del fascismo, diretta da Beneduce, puntava a uno sviluppo del paese attraverso l'accumulazione del capitale a spese dei salari e lo sviluppo di industrie che producevano beni sostitutivi delle importazioni. Di keynesismo sociale se ne visto molto poco (basta guardare gli indici dei salari) e molti provvedimenti come la settimana di 40 ora più che fini sociali avevano l'obiettivo di ridurre la disoccupazione e contenere lo scontento sociale.
Con ciò ho messo la mia opinione ricavata dagli scritti del prof. Marcello de Cecco e non voglio aprire una polemica (l'ennesima) sul fascismo rivoluzionario o meno.