Pansa ha trovato il "filone"; politico o meno che sia.
E lo sfrutta.
Alla stessa maniera di come viene POI sfruttato.
Non che non siano veri gli esempi che citi a supporto della tua "teoria" sulla vendetta personale del Pansa vs "santoni"; ma, a mio modo di vedere, è COMUNQUE falso il "modo" in cui un'ammucchiata di "ricordi" senza capo ne coda e senza soluzione di continuità viene usato per decontestualizzare il tutto e, come giustamente sostiene Gravagnuolo, per decretare il "Requiem per l’antifascismo".
Svilendone la "causale", CONTEMPORANEAMENTE la si assolve.
E, come ben sottolineato dall'amico Nelson nel suo paragone con i processi all'Apartheid; non è corretto e, sopratutto, non è giusto.
Non ero io, ma conosco bene principi e metodologia del lavoro storiografico e della ricerca in generale, anche in altri ambiti. Si tratta di basi elementari del lavoro scientifico, l'apparato di note nelle scienze umane (dalla storia all'economia, ecc.), ad esempio è l'equivalente della sperimentazione nelle scienze fisiche. Evidentemente l'accademico della radio non ha fatto altro che ricordare questo e il resto cui accennavo. Mi fa piacere scoprire che non mi sono arruginito. Qualche contatto con l'Università l'ho mantenuto. Chissà per il futuro.
ILLUDITI.
Magari tra voi quattro gatti nostalgici sul forum il fascismo acquista magicamente rilevanza, ma per il resto del mondo viene considerato per quello che è: Merda allo stato puro.
Prova ad andare al St. Hugh’s College di Oxford come anche alla Cambridge University a sparare le tue cacate: Tempo 1 minuto verresti preso a calci nel culo, bastonato come un cane rognoso e cacciato fuori malamente dal circondario.
ILLUDITI.
Le vostre cacate possono trovare spazio giusto tra le paginette di un forum e tra i media di proprietà o controllati dal padrone, in qualsiasi ambiente accademico invece vengono prese e gettate nel cesso. Giustamente.
Basta Cobalto...sei patetico...dicci un po le tue idee, così ridiamo anche noi...dato che le nostre sono così ridicole come tu dici.
Comunque attento, potresti avere brutte sorprese dal futuro...il baraccone sta crollandooooo
A parte che io non sono fascista ( e comunque non lo reputo un insulto) l'agiografia della Resistenza riguarda i rapporti di forza interni alla sinistra, e il complesso dei rapporti fra la sinistra e il resto delle forze politiche.
All'interno della sinistra questo "collante" non è servito ad esempio ad impedire la frana del frontismo e l'entrata al governo dei socialisti nel '64.
Nei rapporti con le altre forze politiche non ha impedito ad esempio la caduta della pregiudiziale anti-missina di Craxi.
Insomma, l'agiografia della Resistenza come collante e discriminante poltica per condizionare e controllare i rapporti di forza e le alleanze è roba dei secoli passati.
Quale coerenza, i destri volgiono la revisione sul fascsimo, ma quando l?iran parla di revisionare il nazismo vogliono bombardarlo, siete patetici nonche' fascisti, a proposito la revisione della resistenza prevede anche di parlare degli eccidi fatti dagli americani o quelli si possono sopportare?
Chi sono i filosudici? Quelli che definiscono filoterroristi i difensori dei palestinesi.I fascioleghisti sono quelli che vogliono farvi dire che la meloni è bella e intelligenteIsraele=Paese Terrorista - Ai pazzi si da sempre ragione
Penso che, come tutte le cose in Italia, anche questa sia strumentalizzata e cavalcata.
Secondo me alcuni punti sono chiari: Pansa dice cose vere. Pansa non è uno sotrico. QUella di Pansa è una storia da bar in cui non si tiene minimamente conto del contesto in cui si svolsero quelle vicende. Questo è l'errore di Pansa, no quello di riportare cose false perchè, da questo punto di vista, a sua difesa ci sarebbero centinaia e centinaia di testi in cui sono narrate queste vicende, ma raccontate da storici veri che contestualizzano le vicende e non mettono sullo stesso piano i crimini nazifascisiti e quelli partigiani. pansa è un pessimo storico.
Bocca. Bocca, effettivamente, è un po' rigido, ma forse lo sarei anche io se avessi combattuto per due anni in montagna contro il nemico.
Credo sia provocatorio quando estremizza il divieto di parlare di queste cose, ma la sua cirtica a Pansa è giusta.
Ma per questo dico che Pansa fa una resa dei conti politica e non un libro di Storia.
Se lui avesse fatto un capitolo di cappello con le stragi e gli orrori nazifascisti.
Poi un altro capitolo per dire che "purtroppo" anche fra i partigiani c'era qualche malandrini, isolato e politicamente insignificante.
Poi un altro capitolo per spiegare dettagliatamente che separando il grano dal loglio intendeva esaltare la Resistenza e dimostrare come gli episodi negativi fossero pochi e insignificanti.
Infine avesse chiesto la prefazione del libro che sò, a Bocca o un altro accreditato.
Allora poi poteva scrivere il resto, e sarebbe stato invitato a discutere di come pochi e marginali episodi fossero minimi e marginali di fronte alla ferocia organizzata etc. etc. etc.
Così ha dovuto fare, finora, chiunque abbia scritto di fascismo o di antifascismo.
Anche fior di storici, citiamo ad esempio Renzo De Felice, hanno subito aggressioni e contestazioni per aver "osato" scrivere al di fuori di questo recinto.
Ora basta, sono vecchi bacucchi, abbiamo scavalcato il millennio, sono passati sessanta anni che non sono pochi. E' una generazione che è finita, non possono continuare a comandare anche da morti.
Al solito, parole usate a sproposito, cazzate al vento.
Agiografia un PAR DI COGLIONI, qui si tratta di dare alla Resistenza la giusta rilevanza invece di continuare a sopportare lo scarico di merda dei culi revisionisti.
Come viene universalmente riconosciuto lo sbarco delle forze alleate in Normandia, così viene riconosciuto il valore della Resistenza in Italia. Si tratta di Storia, si tratta di metodo scientifico utilizzato per redarre la cronaca storica (metodo che comprende l'utilizzo di fonti storiche dirette, il riscontro di documenti, cronache, avvenimenti etc.)
L'agiografia in tutto questo non c'entra un cazzo. C'entra invece la fantapolitica che i neofascisti continuano a vomitarci addosso, il tentativo squallido di destrutturazione di una Storia universalmente accettata, il tentativo altrettanto vomitevole di far passare la merda per cioccolato.
Il misfatto che si sta compiendo oggi in Italia va a braccetto col negazionismo, i culi revisionisti stanno tentando con la delazione il ribaltamento dei fronti. E' un operazione ridicola che può avere luogo solo in un paese di pulcinella come questo dove la maggior parte dei media sono controllati dal padrone unico (come accadeva sotto il fascismo, appunto) ma in qualsiasi nazione se vai in giro a raccontare le PALLE che in Italia vengono spacciate per "altro", ti prendi dei gran calci nel culo e fine della storia.
Quello che ci raccontano i culi revisionisti è pura fantapolitica, è l'equivalente dell'andare a dire agli inglesi che in realtà Londra NON fu mai bombardata dai nazisti, oppure agli spagnoli che Franco NON governò il paese fino agli anni '70 e così via, di cazzata in cazzata.
La cosa insopportabile dei culi revisionisti non è tanto "l'altra" opinione, quanto il fatto che la loro ricostruzione circostanziata è totalmente insostenibile dal punto di vista storico.
La Storia si redige col metodo scientifico universalmente accettato, non sparando scoregge al vento e pretendendo pure che vengano apprezzate.