La Lega boicotta gli spot delle tv di Panto!
Treviso - «Leghisti veneti, boicottate i prodotti e i servizi pubblicizzati su Antenna 3 e su Telenordest». L'appello del consigliere regionale, nonchè segretario provinciale della Lega a Treviso, Gianantonio Da Re, apre nuovi e sconfinati orizzonti alla guerra in atto nella Marca tra il Carroccio e Progetto Nordest, il movimento fondato e guidato dall'imprenditore Giorgio Panto. Dalle invettive politiche si è passati all'ostruzionismo commerciale e si sa che, finchè volano parole è un conto, ma quando si danneggiano gli affari è tutto un'altro discorso. «Stiamo per stampare 200mila copie di un volantino che sarà distribuito a tutti i cittadini e ai simpatizzanti, militanti e sostenitori della Lega - spiega Da Re durante una sospensione del consiglio regionale - e dove verranno spiegate le motivazioni che fanno di Antenna 3 una televisione di partito e cioè un'emittente in cui, sistematicamente, gli esponenti della Lega vengono oscurati ed epurati dai telegiornali e che ha come editore, Giorgio Panto, capo del Pne».
Insomma, un vero e proprio atto di ritorsione dopo che il "re" degli infissi è sceso in campo in prima persona nella polemica tra Lega e Progetto Nordest dopo il blitz istituzionale del capogruppo consiliare di Pne, Mariangelo Foggiato, che ha costretto l'assemblea di palazzo Ferro Fini a discutere e approvare la proposta di legge costituzionale per aggiungere il Veneto alle cinque Regioni a Statuto speciale che giaceva da mesi nei cassetti. «Per contrastare questo strapotere e il sopruso in atto - aggiunge il segretario del Carroccio trevigiano - si dà il via a una campagna equo-solidale invitando i cittadini ad attivarsi nell'unica forma di protesta possibile contro questo colosso: non acquistare più prodotti e servizi pubblicizzati su Antenna 3». «Questa iniziativa non è rivolta contro gli imprenditori - precisa ancora Da Re - ma vuole sensibilizzare l'opinione pubblica su una questione di importanza capitale: chi compera prodotti o servizi reclamizzati su Antenna 3 e chi li fa pubblicizzare va a finanziare una televisione la cui linea editoriale risulta essere palesemente viziata. Per contrastare questa forma di ingiustizia si chiede a tutti di dare il proprio contributo».