facevano parte di un background protezionistico, legato al concetto di FLAG Carrier.
facevano parte di un background protezionistico, legato al concetto di FLAG Carrier.
@ Steman
ad essere sincero io non sono per un open sky totale e globale, nel senso che cmq un minimo di regolamentazione ci deve essere altrimenti sarebbe una situazione di "anarchia". Se ci fosse l'open sky tra Italia e Cina, tutte le compagnie cinesi potrebbero volare in Italia e viceversa vettori italiani in qualsiasi città della Cina. Credo che cmq verrebero esclusi i voli interni (ad esempio: AZ che vola da Pechino a Xian), però su questo non ci metto la mano sul fuoco...
E' da rilevare il fatto che in Italia cmq la situazione continua ad essere eccessivamente penalizzante (vedasi la recente revisioni degli accordi Italia-Malesia che hanno tagliato fuori ancora una volta Mxp dai voli pax di MH). Meno male che tali accordi di recente vengono rivisti sempre con più frequenza, dato che lo richiedono anche le esigenze stesse di mercato.
Sta di fatto che la lobby protezionistica citata da Luke esiste ancora...
Uno dei mercati più protezionistici (dopo l'Italia) è l'India, seguita di pari passo dalla Cina.
In merito a Jetstar la prossima rotta internazionale che partirà è Honolulu.
Per esempio con il Marocco è l'Unione Europea che recentemente si è occupata dei bilaterali per conto degli Stati Europei, cosa che svilupperà di parecchio i voli tra Marocco e UE. Certo che se si va di questo passo prima che sia l'UE a trattare i bilaterali per paesi più lontani ci vorranno 100 anni. L'unico modo per scardinare il sistema protezionistico è il ricorso alla corte di giustizia europea come dicevo precedentemente.
Scusate, ma da analfabeta dico... con il volume di traffico di Milano, che non è quello di Londra, ha senso mantenere di fatto tre aeroporti internazionali (Malpensa intercontinentale, poi Linate, poi Orio al Serio per le low cost)? Non sarebbe più logico ridurre il traffico su Linate a destinazioni prevalentemente nazionali facendo così convergere più traffico su un hub come Malpensa?
Pensa tu!! Entri e te ne rendi conto subito!!!!!
Intere generazioni di politici e politicanti non l'hanno mai capito.
Evidentemente ci sono interessi politici e solo politici da tutelare.
Linate andrebbe chiuso il prima possibile o limitato alla sola Milano Roma.
Comuque è bello vedere che basta un minimo di buon senso per capirlo.
Discorso diverso per Orio che serve un traffico molto diverso da quello di Malpensa.
Se proprio insistete però chiudiamo pure Orio e portiamo tutto a Brescia!!!!
There are only 10 types of people in the world: those who understand binary and those who don't
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Su Linate aggiungerei (cigliegina sulla torta) il fatto che quasi il 50% dei voli ad oggie e' svolto da compagnie Low Fare e Low Cost, altro che City Airport!
Prego!??!?!?!?
Possiamo avere i dati e le fonti da cui si trae tale opinabile conclusione per favore!?!?
Pregasi citare fonte, riferimento temporale, ampiezza del campionamento.
Grazie anticipatamente.
Luke
VOLI INTERNAZIONALI ODIERNI IN PARTENZA:
nr. di voli totali (parlo di voli operati, non di codici doppi): 40
nr di voli LOW COST totali: 7
Easyjet: 2 (LGWx1, PARx1)
Meridiana 1 (CDG)
Aer Lingus 1 (DUB)
Volare 2 (PARx2)
Aegean 1 (ATH)
Voli Full service: 33
AZ: 17
LH: 2
OS:1
BA: 4
IB: 2
SAS : 2
TP: 1
AF: 2
KL: 1
OA: 1
Da un calcolo elementare, posto 100 = a 40, per semplice proporzione si ricava che la percentuale dei voli low cost internazionali da LIN è
100: 40 = X : 7
da cui X= 100*7/40 = 17,5%
ed ecco il dato richiesto, che è un po' lontano dal fatidico 50%.... soprattutto visto che il sottoscritto in uno spirito quantomai caritatevole ha voluto considerare "low-cost" compagnie come Aegean e Aer Lingus, che non sono esplicitamente tali.
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VOLI NAZIONALI ODIERNI IN PARTENZA:
nr. di voli totali (parlo di voli operati, non di codici doppi): 114
nr di voli LOW COST totali: 25
VOLARE: 10
MERIDIANA: 10
WINDJET: 3
ITALI AIR: 1
ALPI EAGLES: 1
Voli Full service: 89
AP: 40
AZ: 49
Da un calcolo elementare, posto 100 = a 114, per semplice proporzione si ricava che la percentuale dei voli low cost nazionali da LIN è
100: 114 = X : 25
da cui X= 100*25/114 = 21,92%
ed ecco il dato cercato, che è un po' lontano dal fatidico 50%.... soprattutto visto che il sottoscritto in uno spirito quantomai caritatevole ha voluto considerare "low-cost" anche Alpi Eagles, che tuttavia opera un volo sul quale AZ (Vettore full-service) ha il C/S.
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Volendo procedere a un'opportuna normalizzazione per ottenere il dato statistico relativo alla totalità dei voli in partenza da LIN si ottiene il seguente calcolo (che in Trattamento delle Osservazioni chiamasi MEDIA PESATA)
[ 21,92%*114 + 17,5%*40 ] / 154 = 20,78%
Ora, considerato che il 20,78% è meno della metà del dato percentuale citato nei post precedente, SUGGERIREI UNA MAGGIORE PRUDENZA PRIMA DI PROCEDERE AD ILLAZIONI QUANTOMENO BIZZARRE.
(fonte dati: SEA)
Faccio inoltre notare che i dati sopra-citati, seppure epurati dei voli relativi ad AZ, modificano le percentuali ma in NESSUN CASO, LA PERCENTUALE DEI VOLI LOW-COST SI AGGIRA INTORNO AL 50 % (per gli internazionali sarebbe del 30,43%, per i nazionali del 38,46%, per una media totale del 36,36%)