Originariamente Scritto da
ObiWanKenobi
Signori, qua il problema non è essere contenti o meno. Neanche a me fa piacere che capitali italiani vadano ad ingrossare patrimoni esteri, ma, fin quando le cose rimarranno in un certo modo, non ci potremo fare nulla.
Non è illegale avere proprietà all'estero (specialmente quando qualcuno, come Briatore, all'estero ci vive), non è illegale avere conti bancari nei paradisi fiscali; nessuno può impedire l'espatrio ai nostri imprenditori o l'allontanarsi degli imprenditori esteri.
Ci sono stati, vedi Lussemburgo, che, proprio perchè poveri di risorse, usano tassazioni molto agevolate per capitali esteri che entrano e vengono investiti: si parla del 5 per mille del capitale all'anno, niente tasse su produzione o reddito. Come dire che, per tenere €1000000 investiti li, pago annualmente €5000, una sciocchezza compensata solo in parte dal fastidio di avere capitali delocalizzati e dover assumere amministratori. Fin quando non si fanno illeciti come evasione delle tasse italiane sul Billionaire & co., fin quando non si fa riciclaggio, gli spostamenti di Briatore sono tutti legali e bisogna farsene una ragione.
Quando, per investire in Italia, ti leghi con mille lacci burocratici e sindacali, assumendoti tutti i rischi, e poi lo stato ti salassa, se ne hai la possibilità, vai all'estero. Lo ha fatto Briatore, lo farei anch'io e lo farebbero tutti se ne avessero effettiva convenienza. Abbiamo scelto questo stato? Teniamocelo.