l'ultimo è ebreo?
Nel 2005, in occasione del 60esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale, Sarkozy spese milioni e milioni di euro (dei contribuenti francesi) per fare pervenire a TUTTI gli studenti francesi il "kit antirazzista": un elegante box a forma di valigetta contenente una copia del diario di anna frank, un dvd del film Schlinder's List, un libro illustrato sull'olocausto, un foulard a strisce dello stesso colore delle divise dei prigionieri dei campi, e una copia del fumetto "maus".
.....non sto scherzando...
<p><center>Europa Dei Popoli!
http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>
Mah... il fatto stesso che vuole uscire dall'euro se diventa presidente è altamente positivo. Se esce la Francia, l'euro comincia a sfasciarsi.
E comunque il fatto che sia odiato in modo così isterico e che appena ha dei successi si scatena l'apocalisse vuol dire che qualcosa di buono deve averlo.
Un'altro fattore positivo di Le Pen è il suo nazionalismo nel rispetto delle minoranze etniche francesi, dei dialetti delle regioni e dei vessilli storici locali: cosa che invece i nazionalisti italiani non hanno, purtroppo, mai capito.
Alcuni esempi: in Corsica, ben conscio della particolarità isolana, il Front National di Le Pen ha mutato nome in Fronte Corso, e i colori del tricolore francese blu-bianco-rosso della fiamma sono stati sostituiti dai colori del vessillo dell'isola bianco-nero-bianco.
In Alsazia, dove vive una numerosa e maggioritaria comunità di lingua tedesca (un po' come in SudTirolo da noi), il Front National ha dato origine a un movimento fratello e parallelo nel rispetto della particolarità locale denominato "Alsace D'Abord" (prima gli Alsaziani)...ve li immaginate invece gli ultranazionalisti italioti a fondare (come sarebbe giusto) un movimento denominato "prima i tedeschi" a Bolzano??
In Bretagna, dove tra l'altro è nato, Le Pen si è sempre battuto per il bilinguismo francese-celtico...mentre nelle varie regioni francesi il Front National si è sempre espresso in favore dei cartelli bilingui in dialetto.
Le Pen è stato molto piu' lungimirante dei missini/nazionalisti nostrani (troppo legati a un concetto nazionalista superato) e infatti ha fatto molta ma molta piu' strada di loro, nell'insegna dell'etnonazionalismo.
<p><center>Europa Dei Popoli!
http://www.slowplayers.org/SBSP/images/Animated_Scots_Flag.gif<p><center>
Su questo non ti do torto. I meridionali che conosco sono in preda alla frenesia da viaggio: amano in particolare volare in continuazione in America. Hanno dei figli ventenni che si sono catapultati in America, magari a fare i camerieri, ma felicissimi di vivere a NY.
Tutti i gusti son gusti...
Credo che anche l'amico Uqbar ci darà ragione.
Comunque ad onor del vero, ci sono anche tanti padani ammalati di cosmopolite.
In verità io, in Le Pen ho sempre visto un nazional-conservatore che si rifà alla tradizione della Francia aristocratica e napoleonica. Non so se abbia mutato il suo pensiero in senso regionalista, ma il FN francese è molto diverso dalle altre destre radicali europee, è molto più arroccato su posizioni identitario-conservatrici che fasciste.