Originariamente Scritto da
ardimentoso
Alla luce dei non fatti, delle non proposte, delle non elaborazioni politiche che contraddistinguono per inerzia e vacuità, la destra radicale italiana, quanto possiamo dire di aver recepito gli insegnamenti Mussoliniani?
Insegnamenti dottrinari, di stile, di vita , di metodi e strategie.
In altri termini, la destra radicale quanto conosce la politica, il suo funzionamento e i suoi tempi?
Il DVCE conosceva benissimo tutto questo; seppe muoversi in maniera perfetta ai congressi socialisti di Forlì e Ancona; utilizzare l'Avanti come nessuno aveva mai fatto prima con un giornale; scovare, cavalcare, eviodenziare, esaltare, sbeffeggiare le varie componenti che di volta in volta alzavano la testa nel variegato mondo socialista(riformisti, rivoluzionari di destra e di sinistra, repoubblicani, sindacalisti dell' USI e della CGL etc. etc.).
Il DVCE insomma connosceva alla perfezione i meccanismi della politica di quel tempo, li utilizzò alla perfezione e lì distrusse quando venne il momento che riteneva opportuno.
Il Fascismo nacque da ciò; pragmatismo allo stato pure, eseziale, funzionale, vincente.
Cosa resta di tutto ciò?