L'Uruguay decide di sopprimere la lingua italiana




Il 25 ottobre ci giunge notizia che l'Uruguay, Paese dell'America del sud, ha deciso di sopprimere lo studio obbligatorio della lingua italiana nellle scuole.
La cosa ha comportato vivissime manifestazioni degli italiani residenti in questo Paese, quasi il 30% della popolazione, tuttavia è stata completamente misconosciuta in Italia. Infatti, nemmeno un telegiornale ha riportato la notizia in questione, neanche pensare ad un quotidiano, locale o nazionale che sia. Solamente la notizia ci è stata pervenuta da un trafiletto di poche righe dell'Ansa, agenzia d'informazione nazionale puntualmente aggiornata.
Noi, riteniamo la cosa assolutamente ingiusta, tuttavia non aprioristicamente perchè si tratta della nostra lingua madre. Avremmo preso la stessa decisione nel caso in cui si fosse trattato del russo.
La motivazione è molto semplice, infatti è stato universalmente riconosciuto che lo studio di una lingua straniera, qualunque essa sia, comporta un'apertura mentale, una palestra per la nostra mente costante e per qualsiasi età. E' altresì vero che vi sono età ed età per intraprendere lo studio di una lingua, infatti, il divieto è oltretutto grave poichè avviene nelle scuole dell'obbligo, ove i piccini e i più grandi sono più avezzi all'imparare.
In questa maniera, gli uruguagi stanno retrocedendo, faranno meno fatica sicuramente, ma alleneranno molto poco la loro mente. Questo ne va assolutamente a loro discapito, non nostro.
Uniti per l'Italia protesta essenzialmente per questo motivo. Riconosce anche la composizione etnica dell'Uruguay, composta per il 30% di italiani. Il Paese, facendo questo, misconosce le proprie origini, bloccando la possibilità ai propri "figli" di imparare la loro lingua, madre o non che sia. Le proteste presso la Casa degli Italiani a Montevideo non sono sufficienti.
Uniti per l'Italia si schiera a favore della lingua italiana e delle lingue in generale, delle origini e delle Culture dei Popoli, auspicandone lo studio e l'approfondimento.
Uniti per l'Italia condanna fermamente la decisione uruguagia di bloccare lo studio della lingua italiana e auspica una protesta globale, un aiuto sincero a questi "fratelli d'oltremare", dimenticati dalla Madrepatria.

Valentino Quintana per il direttivo di Uniti per l'Italia