SENZA TITOLO
Non amo l’Italia. Non l’ho mai amata.
Diceva Von Clausewitz che quando i Savoia terminavano una guerra dalla stessa parte con la quale l’avevano iniziata, avevano tradito due volte.
Non amo l’Italia dell’otto settembre e dell’otto per mille.
Non amo il Re Galantuomo, il Re Buono e il Re Soldato . Lasciamo perdere il “galantuomo” che era un perfetto incivile ed ignorante, tenuto lontano dalla politica da chi governava ; il cosiddetto “buono” è quello del Collare dell’Annunziata donato al generale Bava Beccaris che fece sparare sulla folla milanese prima che l’anarchico Bresci facesse giustizia ; il “soldato” poi te lo raccomando, proprio per lo spirito guerriero mostrato nel 1922 (marcia su Roma), nel 1938 (leggi razziali) e nel 1943 (l’otto settembre ma anche il 25 luglio).
Non amo l’Italia che tradì l’alleanza con gli Imperi Centrali per entrare poco dopo in guerra dall’altra parte. (seicentocinquantamila morti e due milioni di mutilati per niente)
Non amo l’Italia Fascista della Romanità di Cartapesta, dell’Uomo della Provvidenza e dell’Odio Anticapitalista che viene da lontano e che tuttora perdura nella sua natura clerico-social-fascista.
Non amo l’Italia che entra in ritardo nelle guerre e ne esce prima .
Non amo l’Italia che crede di aver vinto l’ultima guerra mondiale, fondandoci sopra la Repubblica Una e Indivisibile.