Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 40
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Thumbs up E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    ITALIA-SERBIA: PATRIARCA IRINEJ RICEVE AMBASCIATORE D'ITALIA

    (ANSA) - BELGRADO, 5 FEB - Il nuovo Patriarca serbo ortodosso Irinej ha ricevuto oggi l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Armando Varricchio. All'incontro ha partecipato anche il Vescovo Vicario, Atanasije. Come ha riferito in una nota la nostra Ambasciata, ''in un colloquio caldo e cordiale l'Ambasciatore ha ringraziato Sua Santita' per averlo ricevuto e ha dichiarato che il Patriarca serbo e' al servizio di Dio e del popolo serbo''. Il Patriarca, dopo le calde parole di benvenuto, ''ha espresso la sua grande gioia per avere la possibilita' di ospitare il Rappresentante dell'amico e vicino popolo italiano, e ha riferito il sincero apprezzamento per l'opera svolta dai militari italiani a protezione dei luoghi di culto ortodossi in Kosovo''. L'Ambasciatore da parte sua - aggiunge la nota - ''si e' soffermato sul significato profondo dei valori posti alla base del processo di unificazione dell'Europa e, a questo riguardo, ha confermato il convinto sostegno dell'Italia alla prospettiva europea della Serbia''. Irinej (80 anni), che era vescovo di Nis, e' stato eletto 45/mo Patriarca della Chiesa serba ortodossa il 22 gennaio scorso. Succede a Pavle, morto il 15 novembre all'eta' di 95 anni.

    ITALIA-SERBIA: PATRIARCA IRINEJ RICEVE AMBASCIATORE D'ITALIA


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 07-02-10 alle 04:55

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia



    Vertice italo-serbo

    di Maria Chiara Albanese

    sabato 14 novembre 2009


    Una visita di Stato svoltasi in un generale clima di amicizia e serenitá: cosí potrebbe essere definito l’incontro tenutosi ieri nella splendida cornice di Palazzo Chigi che ha visto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Presidente della Repubblica di Serbia Boris Tadic suggellare attraverso la firma di accordi settoriali la storica amicizia tra i due paesi.

    L’incontro di venerdí 13 novembre é stato il primo vertice intergovernativo tra Italia e Serbia, circostanza che ha aggiunto ulteriore valore a tale evento politico, emblema di relazioni secolari che vedono oggi compiere il 130º anniversario delle relazioni industriali tra Roma e Belgrado. Un’occasione politica per suggellare il tanto atteso partenariato strategico tra i due Paesi, che conferma la centralitá della Serbia per la nostra politica estera nella stabilizzazione dell’area balcanica, nonché nella creazione di un «corridoio dell’est» politicamente, socialmente ed economicamente sicuro. L’auspicio che il processo di pacificazione interno e regionale, intrapreso dalla Repubblica Serba, possa continuare, anche attraverso il coinvolgimento di Paesi chiave, come ad esempio la vicina Bosnia, é stato piú volte espresso da parte del Premier Berlusconi, che ha voluto rimarcare anche l’impegno politico e militare italiano per la creazione di un’area balcanica sicura.

    La firma di diversi accordi specifici per tema e collegati tra loro, che coinvolgono aspetti della vita sociale, culturale, economica, energetica, militare-strategica e della migrazione dei due Paesi, hanno suggellato l’amicizia italo-serba, ponendo cosí nuovi obiettivi comuni da raggiungere per i questi. Certamente due temi sopra gli altri hanno costiuito il cavallo di battaglia di tale incontro: la cultura e le relazioni economico-strategiche. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha piú volte fatto richiamo alle radici comuni, a quei tempi dell'impero romano che hanno visto le due sponde dell’Adriatico unite sotto un comune ombrello valoriale. Sia gli accordi in materia culturale sia quelli in materia militare hanno dato un alto valore e risalto alla componente dell’interscambio culturale quale chiave per il rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi.

    Centralitá strategica anche in campo economico, data la vitalitá di tale area per le piccole e medie imprese italiane che incontrano in Serbia quei vantaggi comparati utili per un loro sviluppo, nonché per un arricchimento del popolo serbo medesimo. La manodopera piú vantaggiosa, numerosa e professionale, e le infrastrutture di raccordo rappresentano un valore aggiunto per il rafforzamento delle relazioni economiche e gli accordi di libero scambio tra le due sponde dell’Adriatico. Una secolare storia di amicizia, relazioni e rapporti lega la Repubblica Serba con lo Stivale italiano. Tale legame, esplicatosi nel recente passato con il pieno impegno italiano per la stabilizzazione dell’area, costiuisce uno dei punti prioritari dell’agenda politica italiana ed europea, una piena sintonia di vedute tra Roma e Bruxelles che hanno sempre percepito quanto la sicurezza latu sensu del Vecchio Continente passasse storicamente e necessariamente attraverso il c.d. corridoio balcanico.

    Partner dell’Unione Europea e candidato membro per il 2014, ruolo che la Serbia é riuscita ad ottenere grazie ad un suo primario impegno politico, costantemente dimostrato dalla fine del conflitto dei primi anni ’90, nonché anche grazie al supporto italiano, che ha sempre favorito l’inquadramento del vicino paese in cornici istituzionali come l’Unione Europea. Il vertice italo-serbo, prodromo di incontri bilaterali continui e cadenziali, ha quindi rappresentato una pietra miliare per il potenziamento dei rapporti tra i due Paesi, nonché una conferma del ruolo primario svolto dall’Italia e dal suo Governo nell’area balcanica.

    Ragionpolitica - Vertice italo-serbo


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 07-02-10 alle 16:23

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia



    Serbia, Frattini a vice premier: L’Europa è la vostra casa


    Roma, 21 dic (Velino) - “È un giorno storico, ora l’Europa è la vostra casa”. Questo il commento del ministro degli Esteri, Franco Frattini, che oggi ha ricevuto alla Farnesina il vice premier serbo, Bozidar Djelic, alla vigilia della presentazione formale della domanda di adesione nell’Ue di Belgrado. Con l’esponente del governo serbo una delegazione di 50 cittadini, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, in viaggio in Europa per la prima volta senza aver espletato le procedure del visto d’ingresso nell’Ue. “È un grande risultato – ha sottolineato Frattini -, egualmente importante anche per il mio Paese, che è stato ed è probabilmente il più convinto sostenitore delle aspirazioni europee della Serbia. Il passo di oggi è importante perché vi avvicina ancora di più all’Europa – ha proseguito il titolare della Farnesina -, ma non è la fine della storia”. Dopo lo sblocco dell’interim agreement, ora si punta alla piena adesione di Belgrado nei Ventisette e “l’Italia sosterrà la Serbia per raggiungere questo importante traguardo. Abbiamo lavorato duro per convincere una minoranza di Paesi dell’Ue che la Serbia merita la piena adesione – ha osservato ancora Frattini -, ora il futuro è nelle vostre mani”.

    “La nostra strada non sarà né facile, né veloce - ha ammesso dal canto suo Djelic -, ma, come abbiamo già dimostrato con l’applicazione dell’accordo interinale, così dimostreremo la volontà della Serbia di andare avanti”. E la formalizzazione della richiesta di adesione, prevista martedì a Stoccolma alla presenza del presidente serbo Boris Tadic, ne è la testimonianza più importante, ha aggiunto Djelic, che ha ringraziato il nostro Paese per il sostegno dato. “L’Italia è uno dei più grandi investitori, è tra i primi tre partner commerciali ed è un grande alleato della Serbia – ha ricordato il vice premier -, la Serbia ama l’Italia, ammira l’Italia, la considera una grande potenza. Continueremo a lavorare insieme”. I due governi hanno già firmato un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica e appena ieri, al termine di un incontro tra il presidente Tadic e i vertici della Fiat, è stata siglata un’intesa per la creazione di una joint-venture tra la casa automobilistica torinese e la Zastava.

    Djelic ha colto poi l’occasione per formulare i suoi auguri di pronta guarigione al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aggredito pochi giorni fa a Milano. “Noi dei Balcani sappiamo che la violenza non porta da nessuna parte”, è stato il commento del vice premier, che ha anche ricordato una battuta fatta dal premier italiano al presidente Tadic, al termine del vertice intergovernativo di novembre, in vista del derby Inter-Milan. “Se Stankovic dovesse segnare un gol nel derby Milan-Inter, i nostri rapporti potrebbero peggiorare”, era stata la battuta di Berlusconi. “Non possiamo accogliere la sua richiesta – è stata la replica scherzosa di Djelic -, mi dispiace per i rossoneri”. Il vice premier serbo ha infine regalato a Frattini e Berlusconi due cd di musica balcanica.

    (bic) 21 dic 2009 17:47

    il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale | Leggi l'articolo


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 07-02-10 alle 05:26

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    «Lo scudo antimissile è stata una provocazione alla Russia»


    «Diciamolo chiaramente, consideriamo che ci siano state delle provocazioni nei confronti delle federazione russa come per il progetto di collocare missili in Polonia e Repubblica ceca». Silvio Berlusconi da Smirne si inserisce nella contrapposizione tra Stati Uniti e Russia a proposito dello scudo spaziale, dando esplicitamente ragione al presidente Medvedev che ha negato la possibilità di una collaborazione del suo Paese, così come chiesto dall'amministrazioe Bush.

    Secondo Berlusconi sono provocazioni anche il riconoscimento del Kosovo e l'ipotesi di un possibile ingresso della Georgia e dell'Ucraina nella Nato.
    Berlusconi ha quindi sottolineato che «le provocazioni» da parte dell'Occidente hanno generato a Mosca reazioni di fermezza: «La Russia ha risposto con parole che, nei commenti dell'amministrazione Usa, sono state giudicate arroganti». Reazione che si è poi concretizzata nel discorso del presidente Medvedev alla Duma, «e con l'annuncio della dislocazione di missili in una enclave russa dei Balcani e a Kaliningrad». Secondo il premier questo scontro tra Russia e Occidente è la possibilità di una «contrapposizione tra i due arsenali sarebbe un errore che potrebbe portare alla distruzione del mondo». Dunque, ha concluso Berlusconi, «bisogna tornare all'accordo di Pratica di Mare e superare i decenni terribili della guerra fredda».

    Il Tempo - Politica - «Lo scudo antimissile è stata una provocazione alla Russia»


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 07-02-10 alle 05:24

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    23/01/2010 12.53.11

    Le felicitazioni del Papa per l'elezione del nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa serba


    Il Papa ha inviato un telegramma di felicitazioni al nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa serba, l’80enne Irinej, eletto ieri a Belgrado, succedendo così al Patriarca Pavle, spentosi il 15 novembre scorso. Dal 1975 vescovo di Nis, nella Serbia sudorientale, luogo di nascita dell’imperatore Costantino il Grande, il suo attuale titolo è quello di arcivescovo di Pec, metropolita di Belgrado-Karlovac e Patriarca serbo. Il servizio di Sergio Centofanti:

    Benedetto XVI eleva la sua preghiera a Dio affinché conceda al nuovo Patriarca “la forza interiore per consolidare l'unità e la crescita spirituale della Chiesa ortodossa serba, nonché per costruire legami fraterni con le altre Chiese e comunità ecclesiali”. Assicura quindi “la vicinanza della Chiesa cattolica e il suo impegno per la promozione delle relazioni fraterne e del dialogo teologico, in modo che gli ostacoli che ancora impediscono la piena comunione” tra le due Chiese “possano essere superate”. Il Papa, poi, ricorda il Patriarca Pavle, “pastore zelante e stimato”, che ha lasciato “un’eredità spirituale che è ricca e profonda”. “Come un grande pastore e padre spirituale – aggiunge il Pontefice - ha efficacemente guidato la Chiesa e ha mantenuto la sua unità di fronte a molte sfide”. Quindi, esprime il proprio “apprezzamento per il suo esempio di fedeltà al Signore e per i suoi tanti gesti di apertura verso la Chiesa cattolica”. Benedetto XVI conclude il suo messaggio al nuovo Patriarca ortodosso serbo invocando la benedizione di Dio sull’impegno comune delle due Chiese “così che i discepoli di Cristo possano essere nuovamente uniti nel testimoniare davanti a tutto il mondo il suo amore salvifico”.

    Anche il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha inviato un telegramma al nuovo Patriarca Irinej, esprimendogli la sua gioia e la sua vicinanza nella preghiera. “Con la ferma coscienza che l’unità non è frutto delle nostre forze umane – scrive il porporato - mi unisco a Vostra Santità nel chiedere al Signore di concederLe l’abbondanza della sua grazia, affinché lo Spirito Santo La sostenga nella Sua nuova missione a capo della Chiesa ortodossa serba ed al servizio della comunione tra i cristiani”.

    Sull’elezione del nuovo Patriarca, Marta Vertse ha raccolto la testimonianza di mons. Nemet László, vescovo cattolico di Zrenjanin, in Serbia, e segretario generale della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e Metodio:

    R. – Per la Chiesa cattolica in Serbia, la scelta del Patriarca Irinej è senz’altro una buona notizia. Lui è conosciuto per i suoi contatti con la Chiesa cattolica e non soltanto in Serbia, ma anche in Italia. E’ conosciuto anche il suo impegno per l’ecumenismo. Dall’altra parte, è senz’altro uno dei vescovi più spirituali: è un uomo di preghiera, è un uomo di profonda spiritualità, un uomo di dialogo e di tolleranza. Ci sono tutte le possibilità per un futuro positivo, anche nella nostra collaborazione. Questo è molto importante, anche pensando al fatto che nel 2013 ci saranno grandi celebrazioni per il 17.mo centenario dell’Editto di Milano. Noi in Serbia vogliamo organizzare una grande festa che coinvolga sia la Chiesa ortodossa che la Chiesa cattolica. Abbiamo già cominciato l’organizzazione di questa celebrazione.

    Le felicitazioni del Papa per l'elezione del nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa serba

    Leggere anche: http://forum.politicainrete.net/rivo...la-serbia.html


    carlomartello
    Ultima modifica di carlomartello; 07-02-10 alle 05:37

  6. #6
    Forumista storico
    Data Registrazione
    13 Sep 2002
    Messaggi
    31,653
     Likes dati
    3,543
     Like avuti
    657
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    Ci aveva già pensato Prodi :giagia:

  7. #7
    Leggenda
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    abroad
    Messaggi
    106,203
     Likes dati
    13,401
     Like avuti
    19,715
    Mentioned
    2190 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    mi pare che sia troppo tardi: se vent'anni fa l'Italia avesse appoggiato la Serbia contro le pretese Croate a quest'ora magari avremmo ottenuto la restituzione di qualche terra sulla costa istriana o quantomeno un indennizzo per tutte le famiglie di infoibati e profughi e la possibilità di riavere i beni sequestrati dal comunismo feroce di Tito.

    Riconoscere l'indipendenza Croata e Slovena e attaccare la Serbia fu un grave errore. la piccola Grecia ci dà l'esempio, non avendo mai riconosciuto l'indipendenza della Macedonia

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia


  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    10,854
     Likes dati
    0
     Like avuti
    16
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    ITALIA-SERBIA: COMMERCIO, ACCORDO A TRE CON RUSSIA


    BELGRADO - Facilitare la penetrazione nell'enorme mercato russo alle imprese italo-serbe, sfruttando al meglio i vantaggi offerti dall'accordo di libero scambio in vigore fra Serbia e Federazione russa: e' questo l'obiettivo principale del Comitato di imprenditori italo-serbo-russo creato oggi a Belgrado su iniziativa della Camera di commercio italo-serba.

    ''La nostra produzione made in Italy, il design italiano nei settori dell'abbigliamento, calzaturiero e dei mobili renderanno piu' attraenti le merci e i prodotti serbi, mentre le aziende italiane trarranno giovamento, in collaborazione con quelle serbe, dalla possibilita' di esportare nella Federazione russa in condizioni di esenzione doganale'', ha detto il presidente della Camera di commercio italo-serba Vincenzo Divella annunciando l'accordo. All'evento e' intervenuto fra gli altri il ministro del commercio e dei servizi della Serbia Slobodan Milosavljevic, che ha elogiato l'iniziativa trilaterale parlando di una ''ottima occasione per conoscersi meglio e migliorare la cooperazione''.

    Il comitato trilaterale di imprenditori, che si inquadra nelle iniziative della Camera di commercio italo-serba a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi) italiane, e' stato istituito in sinergia con il ministero del commercio e dei servizi della Serbia, e con l'appoggio-mediazione dell'Istituto di credito russo Moskovski Bank. Sono quattro, ha precisato Divella, le ragioni all'origine di tale iniziativa: in primo luogo la complementarieta' dei settori economici principali di Italia e Serbia, a cominciare dal manufatturiero (abbigliamento, calzature, mobili in legno) e dall'agroalimentare. Inoltre, sono di lunga data e di provata stabilita' i rapporti di collaborazione tra Serbia e Russia. La terza ragione e' rappresentata dal fatto che la Russia, per le piccole e medie imprese italiane - autentica spina dorsale della nostra economia - e' lontana e costosa. Infine, ha osservato Divella, sono evidenti i vantaggi per l'export offerti dal regime di libero scambio esistente fra Serbia e Federazione russa.

    Nonostante tali vantaggi tuttavia, la Serbia non ha sfruttato al meglio tutte le possibilita' e esporta attualmente in Russia per soli 300 milioni di euro, a causa principalmente della mancanza di merci attraenti per il mercato internazionale. ''L'Italia - ha ricordato Divella - esporta in Russia merci per 53 miliardi di dollari, ma sono rare le esportazioni delle nostre piccole e medie imprese proprio per i motivi sopracitati''.

    Nell'ambito della presentazione del Comitato trilaterale di imprenditori italo-serbo-russi si e' svolta una manifestazione promozionale della Regione Campania a sostegno della mozzarella di bufala. L'evento-degustazione si e' tenuto in collegamento video-conferenza con 26 Camere di commercio italiane di vari paesi europei.
    24/02/2010 14:25

    Speciale Balcani


    carlomartello

  10. #10
    Tringeadeuroppa
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Messaggi
    8,350
     Likes dati
    1
     Like avuti
    36
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Rif: E intanto l'Italia è sempre più vicina alla Serbia

    Bello tutto molto bello. Anzi fantastico.
    Ma al di la dei toni trionfalistici del carlomartellismo non c'è nessun'ideologia di fondo (nessun Dell Valle, per intenderci) dietro a queste mosse. Semplicemente un'interessante logica geopolitica.
    L'Italia considera il mondo balcanico (tutto) come una zona di influenza, quindi patrocina ottimi rapporti con la Croazia, con la Serbia, con l'Albania e quant'altro.
    E secondo me, fa benissimo, sia chiaro!

    Per confermarmi:

    Mantica in Kosovo: Italia sostiene indipendenza Pristina, ma dialoghi con Serbia
    01 Febbraio 2010

    "Indietro non si torna", l'indipendenza del Kosovo è un processo irreversibile e la piena sovranità di Pristina è ormai "una strada obbligata", ma la giovane Repubblica balcanica deve evitare di "fissare scadenze", di irrigidirsi su alcune posizioni nei confronti della Serbia "che potrebbero essere controproducenti". E' questo il messaggio del Governo italiano che il Sottosegretario Alfredo Mantica ha portato oggi al Premier kosovaro, Hashim Thaci, e al suo vice, Hajredin Kuci, in un incontro a Pristina.

    L'Italia conferma dunque il suo sostegno al Kosovo, a quasi due anni dalla proclamazione di indipendenza - avvenuta il 17 febbraio 2008 - e in attesa che la Corte internazionale di giustizia pronunci il proprio parere che il Governo italiano auspica "giusto ed equo".

    Ma intanto "serve pazienza e dialogo", ha detto Mantica, in particolare nella zona di Mitrovica, nel nord del Kosovo, dove vive una maggioranza serba e dove Belgrado mantiene proprie strutture parallele. Bisogna soprattutto "evitare quegli episodi di nervosismo" visti in passato, ha aggiunto il Sottosegretario, che ha tuttavia sottolineato l'aspetto incoraggiante della partecipazione della comunità serba alle elezioni municipali dell'autunno scorso.

    "Se non si smitizza la questione dello status del nord su aspetti concreti della vita dei cittadini, come la gestione dei servizi, la proprietà, la restituzione delle case e la questione dei rifugiati, è difficile andare avanti", ha ribadito anche l'Ambasciatore italiano Michael Giffoni, al quale è stato affidato il ruolo di "facilitatore" politico per l'Unione europea nel nord del Kosovo.

    Sul piano bilaterale è stato affrontato il tema della liberalizzazione dei visti. "Una scelta politica molto chiara presente nel piano in otto punti per i Balcani del Ministro Franco Frattini", ha ricordato Mantica, ribadendo anche in questo caso la necessità che Pristina vada avanti verso le condizioni richieste.

    Infine con il Viceministro agli Esteri, Vlora Citaku, è stato deciso di avviare dei protocolli, in particolare sulla riammissione degli immigrati clandestini e il rientro dei detenuti kosovari attualmente nelle carceri italiane; sulla protezione degli investimenti italiani e in campo culturale, scienza, scuola, università, anche attraverso l'Unesco.
    http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Sta...ca_kossovo.htm
    Ultima modifica di Spetaktor; 26-02-10 alle 00:01

 

 
Pagina 1 di 4 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. La rivoluzione è sempre più vicina
    Di buran nel forum Destra Radicale
    Risposte: 16
    Ultimo Messaggio: 11-09-09, 08:54
  2. Serbia più vicina alla UE
    Di Alessandro Lanteri nel forum Politica Europea
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 13-05-08, 09:21
  3. UDC sempre più vicina al Csx.
    Di King Z. nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 24
    Ultimo Messaggio: 10-09-06, 13:22
  4. Crisi sempre piu' vicina....
    Di pietro nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 15-07-04, 13:23
  5. argentina...sempre più vicina.
    Di alfonso (POL) nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 09-02-04, 12:31

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito