IMPOSSIBILE SOPPORTARE ALTRI AFFRONTI
ROBERTO CALDEROLI
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Sentendo le parole del presidente Napolitano mi è sembrato di tornare indietro di qualche tempo e di ascoltare quei continui proclami dei suoi predecessori, Scalfaro e Ciampi, quando giravano per il Paese, soprattutto nelle regioni meridionali, e continuavano a ripetere sermoni in difesa dell'unità nazionale.
Io non penso, come non lo pensavo ai tempi di Scalfaro e Ciampi, che l'unità nazionale possa essere difesa e tutelata soltanto con l'enfasi dei discorsi, con le parole, o con gli insulti rivolti alla secessione, ma ritengo che questa unità possa davvero realizzarsi solo quando il cittadino si sente veramente rispettato dallo Stato e non trattato alla stregua di un suddito, se non persino di uno schiavo.
E, invece, è quello che, purtroppo, sta accadendo oggi, in un momento in cui i cittadini si sentono davvero trattati... ...come sudditi, se non peggio, a causa di un Governo, quello di centrosinistra, che, con il suo comportamento, arrogante e presuntuoso, sta davvero facendo passare la logica per cui il cittadino deve essere al servizio dello Stato e non il contrario, come invece dovrebbe essere. Spiace sentir parlare di antistorici conati di secessione da parte del Presidente della Repubblica, che forse non si è reso conto che una secessione è già in atto, quella tra Romano Prodi e la sua maggioranza e il Paese, i cittadini, le famiglie.
Nessuno pensa di mettere in discussione l'unità nazionale del Paese e il Federalismo, anzi, sarebbe proprio lo strumento per rafforzare questo concetto, perché il Federalismo è lo strumento attraverso il quale si garantisce ai popoli di poter decidere a casa propria, valorizzando le identità, le peculiarità e le diversità, che rappresentano un valore aggiunto di ogni popolo e di ogni territorio.
E invece ci troviamo in una situazione praticamente opposta, visto che ci troviamo di fronte ad una maggioranza e ad un Governo che stanno cancellando ogni traccia di quel poco di Federalismo che si era riusciti a realizzare in questi anni (e questo non lo sostengo io, ma lo affermano autorevoli esponenti del centrosinistra, come Mercedes Bresso o Riccardo Illy), che stanno ricentralizzando tutto e che arrivano a fare delle leggi per entrare nella sfera privata di ogni cittadino, trattandolo alla stregua di un potenziale evasore fiscale, da controllare prima e da spremere poi.
Quando un Governo scrive una Finanziaria da 40 miliardi di euro, di cui circa 30 di tasse, quando si accanisce principalmente su una sola area del Paese, quella dove le tasse storicamente si pagano sempre, tutte, con il pretesto del contrasto all'evasione fiscale, pur sapendo, come confermano inconfutabili dati statistici, che gli evasori veri, che la filiera delle attività produttive in nero, sono concentrate in altre aree del Paese, quando si pensa che a pagare alla fine debbano essere sempre e comunque i poveri padani, quando accade tutto questo, chi è a minare e mettere a rischio l'unità nazionale?
E quando si arriva a sottrarre alle imprese il Tfr, come forma di finanziamento, quando si arriva a togliere al lavoratore il suo Tfr, sapendo che poi non lo rivedrà più, quando si arriva a strangolare con tasse e gabelle varie i piccoli imprenditori e il popolo delle partite Iva, chi è a minare e mettere a rischio l'unità nazionale?
E quando si arriva addirittura a rimettere in discussione le pensioni, quindi i diritti acquisiti, per cui chi ha lavorato e pagato le tasse dovrà lavorare sempre di più per pagare sempre più tasse e non potrà decidere niente, perché a decidere al suo posto sarà lo Stato, che vorrebbe persino mettere in discussione la sua potestà di andare in ferie, come qualcuno aveva in maniera balzana proposto, chi è a minare e mettere a rischio l'unità nazionale?
E quando con una valanga di tasse e di aumenti, sulla basta paga, sulle proprietà, persino sulle auto, anche le più umili, si portano le famiglie, che prima facevano fatica ad arrivare a fine mese, ad avere difficoltà persino ad arrivare alla metà del mese, chi è che allora vuole davvero minare e mettere a rischio l'unità nazionale?
Attenzione, perché quando tutto questo accade possono essere i cittadini stessi che, a fronte del venir meno dei diritti più elementari di uno Stato, che prende solo e non dà mai, a cominciare a pensare di ribellarsi e la responsabilità di aver minato e messo a rischio l'unità nazionale, a quel punto, potrà essere soltanto di chi ha portato a tutto questo.
Lo Stato è e deve essere al servizio del cittadino e non il contrario, il cittadino deve sentirsi trattato come tale e non come un suddito, lo ribadisco, ma il comportamento e la politica di questo Governo possono davvero portare ad una secessione, una secessione che parte dal basso, come spinta che arriva dalla gente, dal popolo delle partite Iva, che devono chiudere bottega, e dai ceti più umili, dagli operai che non sanno più come mettere una minestra in tavola.
Io non so se i popoli del Nord potranno sopportare altri affronti: ma la pentola sta bollendo e tra poco potrebbe saltare.
Il Federalismo noi cerchiamo di realizzarlo facendolo partire dal basso, attraverso dei passaggi istituzionali, ma il comportamento arrogante e presuntuoso di questo Governo di centrosinistra rischia realmente di innescare la secessione, dal basso, come spinta di popolo, soprattutto nel momento in cui a scendere in piazza e a ribellarsi non saranno solo gli artigiani, i commercianti, i piccoli imprenditori, ma anche gli operai e le loro famiglie...
[Data pubblicazione: 05/11/2006]
No comment.
Notare come Calderoli articoli la sua critica. Infatti, la critica non è rivolta contro lo shdado italiano oppressore e centralista, quanto contro il governo della sinistra oppressore e taglieggiatore. Ergo, si deduce che il governo berlusconi fosse apertissimo alle istanza autonomiste!!!
Non c'è più speranza, ormai
Ciao