All’interno della campagna “la solidarietà attraversa il mare”

testo locandina più lettera di solidarietà inviata da Joseba Alvarez di Batasuna per il corteo che si terrà in sardegna l'11novembre)

REPRESSIONE: DALLA SARDEGNA ALL’ITALIA LE FORME E GLI OBBIETTIVI.

Partendo dalla incredibile vicenda dei compagni sardi, ancora detenuti in attesa di
giudizio dall’ 11 luglio 2006, apriamo un momento di riflessione sulle forme e i modi con
cui gli apparati repressivi hanno colpito negli ultimi anni.


Interverranno:

Il responsabile per i rapporti internazionali di “A manca pro s’indipendentzia”

Un compagno della campagna sul 270 (reati associativi)

Avvocato M. Mazzali difensore di molti dei compagni arrestati l’11 marzo ’06 a Milano.


A seguire cena con piatti tipici sardi.

DOMENICA 12 NOVEMBRE ORE 18.00 ALLA CASCINA TORCHIERA (Cimitero maggiore, capolinea 14)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
http://www.comitato11luglio.net

L'11 luglio 2006 10 militanti di A manca pro s'indipendentzia vennero arrestati, decine furono le perquisizioni nelle abitazioni e 44 i denunciati. Le gravissime accuse li dipingevano come i responsabili di una trentina di bombe esplose tra il 2004 e il 2006 in Sardegna. Il castello probatorio basato solo su stralci di intercettazioni ambientali e telefoniche è risultato subito ridicolo. Dopo quasi due mesi di detenzione i magistrati sono stati costretti a scarcerare un compagno perchè ha dimostrato che nel periodo in cui gli attribuivano intercettazioni "compromettenti" lui si trovava in vacanza in nord Africa. Nei giorni a seguire ad altri tre militanti di A manca sono stati concessi i domiciliari. OGGI, A 4 MESI DI DISTANZA 6 COMPAGNI SONO ANCORA DETENUTI NEL CARCERE DI BUONCAMMINO A CAGLIARI SENZA PROVE.



solidarietà e sostegno da Euskadi
Estimados compeñeros y compañeras de A Manca:



Recibid el saludo solidario de Batasuna, Euskal Herria, todos y todas las que os habeis reunido en este día 11 de noviembre, así como todos los y las compañeras presas o en espera de ser juzgados, algunos de los cuales están además deportados fuera de su País.

El Pueblo Vasco ya sabe lo que supone la dispersión de los presos y presas políticas vascas, ya que es una política que se viene aplicando al Colectivo de Presos y Presas Políticas Vascas que ya a causado la muerte de más de una docena de familiares que se dirijían a visitarles a las cárceles lejanas de Euskal Herria. La dispersión es un castigo añadido a los y las presas como a sus familiares.

Denunciamos esta política ejercida por gobiernos autoproclamados democráticos y pedimos la liberación de los y las presas sardas. La represión, nunca es la solución.

Lamentamos no poder partcipar directamente en vuestra manifestación pero el día 11 de noviembre nosotros celebramos otra en Bilbo en defensa del derecho a la autodeterminación de Euskal Herria.



Dos pueblos, una sola lucha: ASKATASUNA (libertad).

Joseba Alvarez

Responsable Internacional de Batasuna.