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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Esmor Visualizza Messaggio
    Tutto questo a mio avviso non spiega né giustifica il fatto che la sinistra radicale a differenza di altre esperienze del passato (movimento operaio prima, sinistra socialista durante, nuova sinistra poi, estrema sinistra infine) non intenda in alcun modo trasformare la realtà.
    Se la scelta è tra da una parte un "progetto comune e unitario" come quello della "sinistra radicale", nella quale non mi riconosco e che non considero affatto come naturale prosequio o evoluzione (al massimo involuzione) del movimento operaio, della sinistra socialsita, della nuova sinistra e dell'estrema sinistra, e dall'altro mantenere le peculiarità, preferisco quest'ultima opzione.
    Personalmente sto valutando, da libero pensatore socialista libertario, di aderire alla FAI. Inviterei poi altri a valutare di aderire al PCL ferrandiano, a Battaglia Comunista, o alla sinistra socialsita.
    Non riuisciremo a cambiare niente in questi modi ? Non temete, con il pessimismo che mi contraddistingue già razionalmente l'avverto, anche se la speranza resta.
    Ma se, appunto la scelta è tra quanto ho detto e la sinistra radicale, poco cambia, dal momento che quest'ultima non sta (volontariamente) riformando in nessun modo la politica, basti vedere la finanziaria e la politica economica, la politica estera, le scelte di polticia ambientale, e via dicendo.
    Comunque, diciamo così, non si cambia nulla. A questo punto tanto vale, in un periodo così avaro, continuare a far vivere e tenere in vita quelle esperienze (FAI, PCL, Battaglia comunista, Sin.soc.) che comn tanta generosità si sono adoperate in passato per cambiare la realtà. Tenerle in vita anche con tubi e flebo significa tenere in vita il legame con le lotte del passato, sperando di rianimarle in futuri tempi migliori, mentre farle morire significa recidere anche qualsiasi legame storico col passato, così come distruggere qualsiasi speranza di cambiamento in tempi futuri.
    Esmor...al di la delle buone intenzioni, mi dici a chi ti rivolgi?

    Per decenni abbiamo lottato, abbiamo sudato, abbiamo morso il freno...poi, quando sembrava fatta è arrivato un venditore di pentole e ci ha fottuto.
    15 anni abbiamo perso, tra bolognine e scissioni, tra chi era più comunista e chi meno, le 35 ore, i LSU, i sindacati che perdono la bussola...intanto venivano sbolognati i post fascisti, i giudici messi alla gogna e dei lavoratori veniva fatta macelleria col precariato.

    Mentre tu lotti per la botteguccia "ferrandiana", i lavoratori soffrono e i giovani invecchieranno senza ammortizzatori sociali.

    Pensi che ringrazieranno coloro che hanno promesso la gallina?
    Non credo...però, crederci non è certamente un delitto.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da T34 Visualizza Messaggio
    Esmor...al di la delle buone intenzioni, mi dici a chi ti rivolgi?

    Per decenni abbiamo lottato, abbiamo sudato, abbiamo morso il freno...poi, quando sembrava fatta è arrivato un venditore di pentole e ci ha fottuto.
    15 anni abbiamo perso, tra bolognine e scissioni, tra chi era più comunista e chi meno, le 35 ore, i LSU, i sindacati che perdono la bussola...intanto venivano sbolognati i post fascisti, i giudici messi alla gogna e dei lavoratori veniva fatta macelleria col precariato.

    Mentre tu lotti per la botteguccia "ferrandiana", i lavoratori soffrono e i giovani invecchieranno senza ammortizzatori sociali.

    Pensi che ringrazieranno coloro che hanno promesso la gallina?
    Non credo...però, crederci non è certamente un delitto.
    Penso che tutta la sinistra debba essere ripensata e ritengo un errore sia l'adesione a movimenti come il PCL che l'unità della sinistra radicale, perché sono entrambi progetti destinati al fallimento, nonostante la buona volontà e la buona fede di chi ci milita.
    La sinistra comunista extraparlamentare è patologicamente frammentata e vuole rilanciare una versione o l'altra del marxismo del '900 sia essa neotrotzikista, neotogliattiana, neoperaista-noglobal, ecc. Sostiene molte battaglie condivisibile ma ha una visione del mondo basato sulla lotta borghesi-proletari che appartiene al passato. Senza una teoria decente del mondo in cui si vive non si va da nessuna parte.
    La sinistra radicale dovrebbe provare a riflettere che ha problemi simili e dovrebbe avere il coraggio di aprire una discussione seria su due punti:
    1) 15 anni di tentativi di spostare a sinistra l'asse dei DS, dell'Ulivo, dell'Unione ecc. si sono conclusi con uno scacco perché l'asse va sempre più a destra e non siete riusciti a portare a casa praticamente niente;
    2) la sinistra radicale dovrebbe decidere chi è il nemico principale perché un conto è fare la lotta contro Berlusconi e i fascisti, un altro cercare di bloccare le politiche di potere delle oligarchie imprenditoriali e finanziarie. I primi sono nel Polo, i secondi principalmente nell'Unione (anche se con spirito bipartisan).
    Io la vedo così

  3. #13
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    [quote=Sandokan80;4826511]Penso che tutta la sinistra debba essere ripensata e ritengo un errore sia l'adesione a movimenti come il PCL che l'unità della sinistra radicale, perché sono entrambi progetti destinati al fallimento, nonostante la buona volontà e la buona fede di chi ci milita.
    La sinistra comunista extraparlamentare è patologicamente frammentata e vuole rilanciare una versione o l'altra del marxismo del '900 sia essa neotrotzikista, neotogliattiana, neoperaista-noglobal, ecc. Sostiene molte battaglie condivisibile ma ha una visione del mondo basato sulla lotta borghesi-proletari che appartiene al passato. Senza una teoria decente del mondo in cui si vive non si va da nessuna parte.
    La sinistra radicale dovrebbe provare a riflettere che ha problemi simili e dovrebbe avere il coraggio di aprire una discussione seria su due punti:
    1) 15 anni di tentativi di spostare a sinistra l'asse dei DS, dell'Ulivo, dell'Unione ecc. si sono conclusi con uno scacco perché l'asse va sempre più a destra e non siete riusciti a portare a casa praticamente niente;
    Vero...dimentichi però che nel frattempo è sceso in campo un lestofante, P2 ista, sfiorato di mafia, inquisito e che da 15 anni si cerca il bandolo della matassa.
    Rimane da valutare l'apporto della sinistra "rivoluzionaria" in tutto questo baillame politico, antiglobalisti ecc. la vetrina è spoglia di trofei se non erro.
    2) la sinistra radicale dovrebbe decidere chi è il nemico principale perché un conto è fare la lotta contro Berlusconi e i fascisti, un altro cercare di bloccare le politiche di potere delle oligarchie imprenditoriali e finanziarie. I primi sono nel Polo, i secondi principalmente nell'Unione (anche se con spirito bipartisan).
    Io la vedo così
    Nemici non ce ne sono (fasci esclusi) , ci sono pensieri alternativi e lotte da portare avanti...ci abbiamo provato facendo cadere Prodi sulle 35 ore e gli aumenti delle pensioni minime...il risultato è stato:
    Una scissione e Berlusconi a Palazzo Chigi.

    No...se essere rivoluzionari e nemici del sistema porta a questo, preferisco essere tacciato di complice del capitalismo..(Il ché è tutto dire).
    Ciao..

  4. #14
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    Le mie considerazioni erano semplicemente le mie idee da ex militante sia di Rifondazione che della della sinistra extraparlamentare. Mi sono staccato da entrambe le esperienze perché le ritengo sterili, nonostante le buone intenzioni. In sintesi, la sinistra extraparlamentare non si è ancora accorta che il comunismo del '900 è sconfitto e quindi sarebbe il caso di rivederne teoria e prassi, mentre la sinistra radicale parlamentare si trova in una situazione di subordinazione permenente ai moderati.

    Citazione Originariamente Scritto da T34 Visualizza Messaggio


    Vero...dimentichi però che nel frattempo è sceso in campo un lestofante, P2 ista, sfiorato di mafia, inquisito e che da 15 anni si cerca il bandolo della matassa.
    Rimane da valutare l'apporto della sinistra "rivoluzionaria" in tutto questo baillame politico, antiglobalisti ecc. la vetrina è spoglia di trofei se non erro.
    Berlusconi non mi piace per niente, ma ci terrei a sottolineare il centrosinistra è sostenuto da imprenditori come Della Valle o De Benedetti che sono altrettanto lestofanti e mafiosi. La differenza è che il referente politico di Berlusconi, Craxi, è stato silurato per cui è dovuto scendere in campo da solo. Invece i referenti politici di Della Valle e De Benedetti sono dentro l'Unione per cui non si devono esporre personalmente.
    Sulla sinistra rivoluzionaria mi sembra di averne già sottolineato la sterilità
    Citazione Originariamente Scritto da T34 Visualizza Messaggio
    Nemici non ce ne sono (fasci esclusi) , ci sono pensieri alternativi e lotte da portare avanti...ci abbiamo provato facendo cadere Prodi sulle 35 ore e gli aumenti delle pensioni minime...il risultato è stato:
    Una scissione e Berlusconi a Palazzo Chigi.

    No...se essere rivoluzionari e nemici del sistema porta a questo, preferisco essere tacciato di complice del capitalismo..(Il ché è tutto dire).
    Ciao..
    Basta essere chiari per me i nemici principali sono i componenti dell'oligarchia capitalistica dominante. I fascisti sono ripugnanti e fastidiosi, ma oggi sono poco pericolosi (a differenza degli anni '20, '30 e '40)
    Fai confusione, nel '98 ci fu la scissione e D'Alema a Palazzo Chigi, il ritorno di Berlusconi è datato 2001 dopo 5 anni di governo dell'Ulivo e l'alleanza con la Lega (che D'Alema non era riuscito a comprare).
    So benissimo che oggi in Italia una politica rivoluzionaria è impossibile, mi chiedo solo quale sia la tattica migliore per difendere stato sociale, lavoro ecc. e magari riuscire ad ottenere qualcosa di nuovo
    Ciao

  5. #15
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    Secondo me la via politica di una componente di "sinistra", che scelga di essere organica all'Unione (o comunque si chiamerà) e, quindi, di accettare responsabilità di governo in caso di vittoria della coalizione, può essere fortemente determinata dal risultato elettorale che raccoglie, tanto da "superare" le personalità che ne stanno ai vertici e le scelte dei singoli partiti che ne fanno parte.
    Mi spiego: se si crea un insieme (federazione, partito, cartello elettorale...quello che sarà) che si coagula come fascia estrema di una coalizione di governo, ed essa raccoglie voti che io stimo (e spero) in almeno 1/3 del totale della coalizione stessa, il risultato stesso starà a significare che la SINISTRA nel paese c'è, esiste, che c'è voglia di una politica di stampo socialista, al di là dell'impronta dei singoli partiti.

    Ciò detto il termine "anticapitalista" può e deve essere corretto...esistendo, infatti, l'anticapitalismo come uno dei motivi di fondo di un insieme di partiti di questo tipo, è evidente che l'altro motivo di fondo è quello di contare a livello politico e in questa che, all'apparenza, è una dicotomia, prevale ovviamente il fatto di dover fare i conti con l'essere in uno stato che fa parte dell'UE, della Nato ecc. ecc.
    Quindi anticapitalisti sì, e proprio per questo forti e capaci di correggere, per quanto possibile, il capitalismo stesso...fino a dove non si sa...

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Sandokan80 Visualizza Messaggio
    So benissimo che oggi in Italia una politica rivoluzionaria è impossibile, mi chiedo solo quale sia la tattica migliore per difendere stato sociale, lavoro ecc. e magari riuscire ad ottenere qualcosa di nuovo
    Ciao
    Se chi vuole difendere lo stato sociale dal suo abbattimento, il lavoro dalla precarizzazione, l'unione dei lavoratori dal suo smembramento, la laicità dello Stato dai diktat della Cei, è necessario che questa ipotetica futura coalizione di partiti sia formata da chi crede a queste cose.
    Ci crede la Rosa nel Pugno? No
    Ci crede l'Italia dei valori? No
    Ci credono i Verdi? Mah...
    Chi ci crede, al di là del fatto di essere attualmente in un governo dove si è bene o male "costretti" a votare e a dire certe cose, secondo me sono essenzialmente Prc, Pdci ed eventuali fuoriusciti nauseati dai Ds.

    Tutto questo, sia ben chiaro, anche indipendentemente dalla nascita di questo fantomatico Partito Democratico che secondo me è e rimane un'invenzione giornalistica di quei poteri forti che ora come ora sostengono l'Unione per propria convenienza (De Benedetti, Fiat ecc. ecc....guarda caso padroni dei due organi di stampa del PD, cioè Repubblica e Corriere).

  7. #17
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    All'inteno di queste dissertazioni vorrei dire che il nuovo Partito della Sinistra Radicale dovra' essere forza alleata non avversaria dell'Ulivo e altri riformisti.....il punto di partenza e' una Sinistra Radicale che abbia finalmente una cultura di governo.....che non si limiti soltanto a dire no ed a essere forza di opposizione...altrimenti...se tiriamo fuori gli argomenti dell'anticapitalismo e dell'antagonismo il progetto unitario fallira' dall'inizio....

  8. #18
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    Anticapitalismo e Antagonismo al sistema attuale non sono due "argomenti" da tirar fuori così a caso...sono due pilastri dell'attuale sinistradelcentrosinistra. Altrimenti non mi spiegherei e non mi spiego atteggiamenti, manifestazioni, parole d'ordine ecc. ecc.
    Ciò non toglie che una cultura di governo non necessariamente fa a pugni con questi pilastri, se si esplica in una lotta per lo spostamento di alcuni baricentri.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da wiseman Visualizza Messaggio
    Se chi vuole difendere lo stato sociale dal suo abbattimento, il lavoro dalla precarizzazione, l'unione dei lavoratori dal suo smembramento, la laicità dello Stato dai diktat della Cei, è necessario che questa ipotetica futura coalizione di partiti sia formata da chi crede a queste cose.
    Ci crede la Rosa nel Pugno? No
    ).
    Difendere lo stato sociale dal suo abbattimento? Elaboro sotto...
    il lavoro dalla precarizzazione? sì
    la laicità dello stato dai dikat della cei?

    Lo stato sociale italiano può difficilmente essre definito tale, più che difenderlo bisognerebbe ripensarlo. In ogni caso, nessuno nella rosa, nemmeno capezzone, ha proposto di abolirlo o renderlo più leggero...le nostre proposte liberiste sono tali sulla lotta alle corporazioni, agli sprechi e alle rendite di posizione che nel nostro paese abbondano...

  10. #20
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    Le proposte "liberiste", in quanto tali ed in quanto essenzialmente favorevoli al libero mercato fin nelle sue più deleterie conseguenze, sono qualcosa che a me non sembra innestabile in un discorso di "sinistra all'eventuale Pd"...

 

 
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