Padova - Torna di moda la truffa dello specchietto. Venerdì mattina ben tre le vittime del raggiro che hanno sporto denuncia ai carabinieri. Fra queste una donna che era al volante della sua utilitaria e percorreva riviera Albertino Mussato. Oltrepassato il semaforo di Corso Milano, ha imboccato via San Pietro. Pioveva a dirotto. Il traffico sembrava impazzito. Si è accorta che l'auto che la stava seguendo lampeggiava con i fari. Insistentemente. Il conducente la invitava a fermarsi. Il primo buco libero e la signora ha accostato. Dalla macchina che la seguiva, gemella della sua, sono scesi due giovani, jeans e magliette sportive. «Non vede che mi ha rotto lo specchietto laterale?», ha esordito con parlata napoletana il giovane che si trovava alla guida. La donna è caduta dalle nuvole. «Guardi, l'ha scardinato». E così dicendo ha mosso il traballante specchietto come fosse una marionetta. Quindi il giovane ha passato la mano sotto lo specchietto laterale destro della macchina della donna: sui polpastrelli una polverina chiara. «È la prova che mi è venuta addosso, signora». Lei ha cercato di scusarsi. Il giovanotto ha colto la palla al balzo. «Se vuole facciamo la constatazione amichevole. Oppure, per risparmiare tempo ed evitare l'aumento del premio dell'assicurazione, mi dà 130 euro e chiudiamo la questione qui. Come preferisce». Veniva giù acqua a catinelle. La signora doveva recarsi fuori città. Un colpo di telefono alla sua concessionaria per sapere quanto costava uno specchietto. Il prezzo era giusto. Ha aperto la borsetta e ha allungato i soldi alla parte... "offesa".
Un paio d'ore più tardi, parlando con la madre, la signora ha capito di essere stata raggirata. Non le è rimasto altro da fare che sporgere denuncia. C'è una debole speranza che le telecamere installate agli ingressi della zona a traffico limitato possano avere ripreso l'auto dei truffatori.