Perchè non riaccendere quei bei roghi che illuminavano le nere notti romane, mandando abbruciati tutti quelli che ragionano con la loro testa?
non sarà mai possibile con la ragione pervenire a qualche verità assoluta
Evidentemente Navarro Valls ha ritenuto che fosse giusto arricchire col suo contributo il giornale La Repubblica.
IL CARO PROFESSOR VALLS PRESTO SARA PENSIONATO PURE DA SCALFARI, IL QUALE, A DIFFERENZA DEL SIG. NAVARRO, SARA¨DI SICURO UNA PERSONA CON TANTI LIMITI, QUESTO E¨CERTO, MA LA COERENZA E L ONESTA INTELLETTUALE SONO DOTI CHE NON GLI MANCANO AFFATTO.
NON ALTRETTANTO POSSO DIRE DEL SIG NAVARRO...PURTROPPO.
SI FA SEMPRE IN FRETTA A DIMENTICARSI DA DOVE SI VIENE, E SIG. VALLS, SE DEVO PROPRIO ESSER SINCERO, HA UN CERTO QUAL MODO DI FARLO CON SUPERBIA E SENZA STILE..
CORDIALMENTE
PF
E siamo sempre alle solite...e ripongo la domanda di sempre ai forumisti romano-cattolici .
1-E' possibile chiaire concretamente se l'opzione politica ,le scelte specifiche di ciascun credente,debbano essere -dovunque e comunque-sottoposte alle indicazioni esplicite o implicite della conferenza episcopale italiane e del vescovo di Roma?
2-Ad albisca in particolare chiedo se il votare per il csx da parte di un cristiano romano-cattolico sia da lui considerato atto di scisma perchè questo si deduce dal suo intervento
3-Albisca sta per caso-magari implictamente-presentando l'idea (di necessità teologica e spirituale) della ripropisizione ecclesiale dell'unità politica dei cattolici in un solo schieramento ?
5-Albisca sta per caso -magari implicitamente-affermando che dall'essere cristiano e in particolare romano-cattolico debba necessariamente(di necessità teologica e spirituale) derivare e dedurre una e una sola opzione politica ,una ed una sola opzione etica verso le legislazioni dello stato e che tali scelte uniche debbano essere vincolanti totalmente alla coscienza dei romano-cattolici?
6-Albisca sta per caso-magari implicitamente dicendo-che quei romano-cattolici come ad esempio Romano Prodi e Rosy Bindi che governano insieme a famiglie spirituali e culturali diverse e diversificate rispetto alle indicazioni etico-politiche della Chiesa ,questi cattolici sono in stato di scisma?
7-Albisca sta per caso-magari implcitamente scrivendo-che questi cattolici in eventuale stato di scisma sono già di per sè (proprio per le loro scelte politice,compresi i loro elettori cattolici -romani) fuori comunione?
8-Albisca sta per caso-*magari implicitamente-scrivendo che se si è cattolici-romani non si può che essere(e si deve essere) necessariamente dovunque e comunque nel mondo collocati nello schieramento storico del cdx?
Le stesse identiche domande-cambiando ciò che bisogna cambiare-rivolgo ovviamente ad Antonio perchè come ho già avuto modo di scrivere l'apostasia che io definisco teodosiana(sostanzialmente l'integralismo politico/teologico e la mentalità concordataria ed egemone che colpisce tutta quanta la cristianità) è tale cioè apostasia sia che venga coniiugata col il cdx sia che venga coniugata con il csx..
La mia posizione all'interno della mia tenda(proprio per le gravi colpe di cui l'ortodossia si è macchiata in materia di rapporti con il potere politico e di cuii continua a macchiarsi a livello concordatario in grecia e in russia-e qui ha ragione augustinus-e qui catholikòs può subito informare gli ortodossi piemontesi del patriarcato di moasca dell'accusa che ho fatto..) e non solo la mia posizione è di assoluta laicità delle scelte politiche in quanto esse devono costruire il clima di negoziazione e di mediazione con le altre famiglie spirituali e culturali nella scansione del governo sin dai livelli più bassi delle articolazioni statuali .Questo implica ,dico del processo di negoziazione, l'accettazione ed anche la difesa (spesso contro casa nostra) di leggi e di norme che si propongono come punto di centralità negoziale e come sempre fatti salvi i diritti esclusivi del codice penale e delle tutele e delle garanzie della costituzione repubblicana .Il principio di negoziazione non è scelta ideale ma opzione di concretezza storica..a meno che non si sogni lo stato cristiano e romano-cattolico in italia (greco-ortodosso in grecia e slavo-ortodosso in russia) che azzeri ed annulli,violi e mortifichi in sede di diritti legislativi i diversi da noi,gli estranei da noi...
In soldoni e biecamente: Se una maggioranza parlamentare riesce a far approvare i PACS e se tale legge resiste al successivo e legittimo referendum ,essa è legge dello stato a pieno titolo e se per caso non prevede per i sindaci cattolici l'obiezione di coscienza a firmare PACS ,i sindaci cattolici o firmano i PACS o si dimettono
A destra come a sinistra la questione in Italia all'interno della vostra tenda è sempre la solita. deputati cattolici o cattolici deputati?
Consolatevi: nell'ortodossia è ancor più grave
Consoliamoci: nel protestantesimo(coniugato a sx) è ulterormente grave
L'apostasia teodosiana è la scimmia luciferina della cristianità
giovanni, io credo che ANCHE se uno si imegna in politica prima di tutto deve essere un uomo coerente con le sue idee.
Si può impegnare a destra , a sinistra o al centro. Se IN COSCIENZA ritiene che certi valori sono basilari per una crescita non solo umana, ma anche sociale, allora IN COSCIENZA ha diritto di agire politicamente perché tali valori entrino, oppure non siano estromessi, nella legislazione che regola la vita quotidiana della comunità.
ovviamente questa è una posizione generica. poi ogni SINGOLO deve avere chiaro come PER LUI questo si concretizza e si coniuga con un ruolo di vita politica attiva.
però , dando io ottimisticamente la buona fede a tutti fino a prova contraria, penso che se uno è proibizionista relativamente al problema droghe leggere lo faccia perché in coscienza sia convinto che quello è il bene sociale.
idem per uno anti proibizionista.
in caso io fossi deputato devo ascoltare con rispetto entrambi e poi farmi una MIA opinione, che però poi devo sostenere a prescindere se minoritaria o se mi accusano di essere "servo" del vaticano o del politburo.
spero di essere stato chiaro
[quote=giovannipresbit;4830619]Se una maggioranza parlamentare riesce a far approvare i PACS e se tale legge resiste al successivo e legittimo referendum ,essa è legge dello stato a pieno titolo e se per caso non prevede per i sindaci cattolici l'obiezione di coscienza a firmare PACS ,i sindaci cattolici o firmano i PACS o si dimettono
/quote]
Non rispetto alla questione PACS, ma rispetto al principio espresso: non basta il consenso popolare a rendere democratica una decisione. La maggior parte delle scelte delle tragiche dittature del novecento furono prese nel fragore degli applausi del popolo.
Perché mai, altrimenti, una Corte penale internazionale potrebbe prelevare il capo di stato, il ministro, il generale - che ha compiuto i famosi crimini contro l'umanità nel pieno rispetto delle leggi di uno stato sovrano e fra l'entusiasmo dei consociati - e processarlo, e giudicarlo, e talvolta condannarlo? Perché, se non perché essa fa riferimento a una Legge superiore a quelle emanate dal Principe o dal popolo (e si badi che non faccio riferimento alla legge divina)?
Nossignore, da romanocattolico io non voglio fare il supplemento d'anima al Potente di turno, anche se questo Potente prende la forma di un soggetto collettivo.
Non basta il rispetto delle leggi e il consenso popolare a rendere democratica una decisione, PACS, aborto, eutanasia o quelchesivoglia. Non basta. Serve un serio confronto rispetto all'uomo, al suo significato, ai suoi doveri, ai suoi diritti. Occorre il rispetto rigoroso per le minoranze, occorre l'applicazione più ampia possibile del principio di sussidiarietà. Occorre che la maggioranza sappia che essere tale non le pone sul capo una corona di gloria, ma la investe di una tragica necessità. Occorre - posso dirlo piano piano? - occorre un'etica.
Grazie, Barsanufio
Personalmente reputo Repubblica un pessimo giornale, questo non vuol dire che sia vietato collaborarci, persino Giussani vi ha scritto un paio di volte. Come sempre il giudizio su quello che scriverà Navarro Valls sarà solo su ciò che ha scritto e non dove lo ha scritto. Per quanto riguarda la critica di Socci non l'ho letta e quindi non posso esprimermi in merito, Socci è una persona che stimo grandemente questo non vuol dire che più di una volta non abbia dissentito, anche fortemente, dalle sue prese di posizione.