cda dà il via libera a "eventuali e opportune azioni"
per gli ostacoli posti all'operazione con la spagnola Abertis

Autostrade, ok a causa contro il governo
"Risarcimento per la mancata fusione"

ROMA - Autostrade intraprenderà "eventuali ed opportune azioni risarcitorie" nei confronti del governo per gli ostacoli posti alla fusione con il gruppo spagnolo Abertis. Lo ha deliberato il cda, che ha ritenuto che la riforma delle concessioni autostradali, inserita nel decreto che accompagna la Finanziaria, anche nell'attuale formulazione "costituisce una misura di blocco alla fusione".

Il cda di Autostrade ha anche dato il via libera ai risultati dei primi nove mesi del 2006, che hanno evidenziato ricavi per 2.372 milioni, in crescita del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2005. Aumentano anche i ricavi netti da pedaggio (+6% a 2.040 milioni), "grazie all'effetto combinato degli incrementi tariffari e dell'incremento del traffico", si legge nel comunicato della società.

Il margine operativo lordo, pari a 1.549 milioni di euro, evidenzia un incremento di 104 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+7,2%), mentre il risultato operativo è aumentato del 6,4% a 1.292 milioni di euro.

In calo il risultato netto, pari a 550 milioni, è diminuito del 17,8% rispetto al corrispondente periodo del 2005 (669 milioni di euro) "che includeva proventi netti per 153 milioni di euro derivanti da attività cessate (in particolare le plusvalenze realizzate a seguito delle cessioni delle partecipazioni nella austriaca europpass e nella inglese mel)". Peggiora anche l'utile netto di competenza del gruppo (-18,7% a 539 milioni).