Originariamente Scritto da
Trevigi
La Segreteria Provinciale di Forza Nuova desidera prendere posizione riguardo alla recente apertura dell’ attività di via De Gasperi, di esoterismo e consulenze magiche.
Il problema delle truffe ad opera di santoni, stregoni, maghi ed imbroglioni vari non è nuovo alle cronache nazionali, regionali e provinciali, ultima e più importante della serie è stata Wanna Marchi, la speranza che l’ esempio della fine di quest’ ultima scoraggiasse aspiranti guaritori e disonesti di ogni genere, si è rivelata vana.
Come riportato infatti dalle testate principali della provincia, proprio a Treviso ha aperto il proprio studio il “mago” Bruno, esorcista, mago e guaritore che millanta addirittura di poter guarire da tumori e aids.
Risulta ovvia ed indispensabile una contrapposizione da parte del nostro movimento (e speriamo di istituzioni, autorità e mondo politico), Forza Nuova infatti si muoverà al più presto per fare in modo che questo caso di “truffa legalizzata” venga risolto nell’ unico modo possibile: con la chiusura del negozio del sunnominato mago Bruno.
L’ invito che lanciamo alla popolazione è ovviamente di ignorare le dichiarazioni menzognere di questo cialtrone, il cui unico obbiettivo, intuiamo senza difficoltà, è riempire il proprio conto in banca approfittando della debolezza di persone malate o colpite da situazioni personali difficili e quindi facilmente condizionabili.
Non contento del “servizio” che offre ai cittadini, il mago Bruno, come riportato dai quotidiani, riesce a ridicolizzare e sminuire duemila anni di storia cristiana e di istituzione ecclesiastica citando coma suo esempio, tra gli altri, anche Don Milingo, noto più per le proprie disavventure sotto le lenzuola, che per il proprio operato sull’ altare. Superfluo è dire che l’ integrità della cultura cristiana non può essere messa in discussione, le dichiarazioni rilasciate dal presunto guaritore sono offensive per tutta la popolazione italiana che è figlia della fede cattolica e di sicuro poco disposta a farsi prendere in giro dall’ ultimo dei ciarlatani giunto sulla piazza.