Ecco qua un piccolo esempio delle metodologie leghista, per chi se ne fosse distrattamente dimenticato
http://www.repubblica.it/online/poli...boso/boso.html
http://digilander.libero.it/antilega...lla%20lega.htm
http://old.lapadania.com/2000/novemb...12000p04a1.htm
http://www.cestim.org/09razzismo_lega.htm
E la più bella..
ROMA - La gita comincia giovedì prossimo, di primo mattino. Appuntamento alle 7.15 all'aeroporto di Treviso, dove è pronto l'aereo diretto a Strasburgo. Programma: breve saluto delle autorità locali e, soprattutto, visita guidata al centro d'accoglienza per immigrati della città francese, esempio europeo di integrazione degli extracomunitari e multiculturalismo. Scolaresca: 79 sindaci (su 95) della provincia, accompagnati per tre giorni "alla scoperta delle best practices europee sui temi dell'immigrazione, della gestione del territorio e dello sviluppo eco-compatibile". Quota di partecipazione: nessuna, è tutto gratis. Organizzatore: Unione degli industriali di Treviso.
Accade nel cuore del Nord-Est, dove gli imprenditori chiedono da anni più manodopera dall'estero per non chiudere le fabbriche mentre il sindaco leghista Giancarlo Gentilini propone "vagoni piombati" per rimandare a casa gli immigrati. Dove i padroni dei capannoni si trovano all'improvviso nel mirino del ministro del Welfare Roberto Maroni, che li accusa di "nefandezze" nell'assunzione di extracomunitari.
E proprio dalla Confindustria trevigiana arriva ora l'idea di un "seminario itinerante" nell'Europa che sa accogliere, che sa gestire l'immigrazione come una risorsa e non come un problema. L'invito è stato recapitato nei giorni scorsi a tutti i primi cittadini della provincia, del Polo, dell'Ulivo e della Lega. Ed è stato accettato a grande maggioranza. Pochissimi gli assenti. Tra questi proprio Gentilini, l'ideologo della "razza Piave", l'uomo che agli immigrati vorrebbe prendere anche le "impronte del naso e dei piedi" e che in passato si distinse per la frase: "Murerei vivi i frati che portano da mangiare agli extracomunitari". Lui all'escursione di gruppo non parteciperà: "Non mi piace viaggiare e ho altri impegni", dice. "Ma comunque ci saranno due rappresentanti del comune. Non c'è niente di male a vedere che fanno gli altri, anche se una cosa deve essere chiara: gli industriali devono assumersi le loro responsabilità. Se vogliono gli extracomunitari, poi devono trovargli una casa e non scaricare tutto sugli enti locali".
Altro che gite, insomma. Lo "sceriffo" di Treviso non si muove, con buona pace del presidente di Unindustria Sergio Bellato. Che dice: "Fino all'ultimo spero che cambi idea. Credo che gli farebbe bene vedere in che modo l'Europa ha affrontato con successo problemi che riguardano anche noi e che qui, purtroppo, sono irrisolti. L'immigrazione è quello principale, e da tempo chiediamo ai comuni più attenzione alle esigenze delle imprese. Ma ce ne sono anche altri: non a caso una delle tappe del tour sarà a Saarbrücken, in Germania, dove i sindaci potranno studiare le soluzioni più innovative nel campo dello sviluppo sostenibile e della gestione dei rifiuti".
La defezione del sindaco di Treviso è però compensata dall'abbondante presenza degli altri invitati. Che hanno aderito senza distinzione di schieramento (anche il leghista doc Luca Zaia, presidente della provincia, ha garantito la sua presenza). "E' una iniziativa estremamente interessante", commenta Laura Puppato, primo cittadino ulivista di Montebelluna, 28mila abitanti. "Dispiace piuttosto che, anche sul terreno dell'accoglienza, il privato faccia da supplente al pubblico. Agli industriali va riconosciuto il merito di essere su posizioni molto avanzate. Ma alle istituzioni competenti, provincia e regione, va rimproverato un colpevole ritardo".
La prospettiva di un viaggio nell'Europa della tolleranza ha conquistato, però, anche gli amministratori di centrodestra (che saranno la maggioranza della delegazione). L'immagine a tinte forti che la provincia - soprattutto grazie a Gentilini - si è cucita addosso comincia a stare stretta a molti. "Dobbiamo avvicinarci in fretta alle soluzioni europee. Le aziende chiedono manodopera, e qui manodopera vuol dire immigrazione", racconta Floriano Zambon, sindaco polista di Conegliano, che con i suoi 36mila è uno dei centri più popolosi della zona. "Una volta fissate le regole contro la clandestinità, non bisogna chiudersi troppo. Anche perché, se riusciamo a impostare politiche serie di mediazione culturale e integrazione, le imprese prosperano. E paure e resistenze si superano senza difficoltà".
http://www.repubblica.it/online/poli...i/sindaci.html
Bososulla schedatura delle impronte dei piedi agli extracomunitari è entusiasta: "Dai piedi si può risalire ai "tracciati particolari" delle tribù", e anche se non si dichiara razzista nei confronti delle nere -"Me ne son fatte di tutti i colori"- non dimostra un particalre amore per gli extracomunitari: "Bisognerebbe metterli sul nevaio del Bianco: da una parte potremmo contarli tutti bene, dall' altra potrebbero macinare il ghiaccio per fare granite alla menta". Dimostra di avere le idee molto chiare su come rimpatriare i clandestini: "Dovremmo rimpatriare i clandestini con gli Hercules C130 dell' Aeronautica militare. Intanto perché su gli aerei di linea possono violentare le hostess e va ben che certe donne sono porcellone e ci provano gusto, però... Ma c' è un altro motivo. Sapete cosa fanno quelli prima di partire? Si sporcano in modo indecente, così puzzano e i passeggeri non l i fanno prendere su. Sugli aerei militari, invece, con una bella pompa li annaffiamo tutti senza troppe storie". E l'atteraggio? Non è un problema: "Ogni extracomunitario viene fornito di un bel paracadute. Così quando si arriva in zona loro, si apre il portellone e li si paracaduta giù".
Il "Ministro degli Interni" Padano Borghezio propone misure di polizia efficaci: "Dovremmo dotare le forze dell' ordine di uno strumento deterrente energico ed efficace: i proiettili di gomma". Pure lui come il collega Boso non si dichiara razzista anzi: "Le katanghesi! Le ho provate invece quando sono stato in Africa, nello Zaire. Prodotto notev ole. Mica come le bruttone nigeriane che battono da noi".
Il sindaco di Treviso Gentilini invita i cacciatori a risolvere il problema degli extracomunitari sapientemente travestiti "come leprotti". Su du loro non nutre nessun pregiudizio: "Fosse per me gli immigrati li schederei a uno a uno. Purtroppo la legge non lo consente. Errore. È dimostrato che portano ogni genere di malatt ia: tbc, scabbia, Aids, epatite...". Comunque sulle prostitute di colore è tollerante: "Cosa vuole, le prostitute sono le navi scuola dei giovani! Chiudo un occhio".
I giocatori del Treviso in risposta ad alcuni incresciosi atteggiameni razzisti di una frangia di tifosi trevigiani nei confronti del gocatore nigeriano Omolade, scendono in campo con la faccia dipinta di nero. Il loro gesto è apprezzato da tutta l'Italia che applaude al coraggio dei neoretrocessi ragazzi del Treviso.
Lo "sceriffo" Gentilini visibilmente contrariato, coerente con gli atteggiamneti xenofobi che hanno contraddistinto la sua politica, diligente discepolo di Haider risponde stizzito:"Hanno scelto il colore giusto, il nero della vergogna".
Tre anni fa la "Padania" scriveva:"Quando ci libererete dai negri, dalle puttane, dai criminali, dai ladri extracomunitari, dagli stupratori color nocciola e dagli zingari che infestano le nostre case, le nostre spiagge, le nostre vite, le nostre menti? Sbatteteli fuori questi maledetti!".
Il popolo leghista è in piena sintonia con i propri capi sul tema extracomunitari e si assiste ad uno sforzo notevole per proporre soluzioni "civili" al problema.
Carletto da Venezia sul forum della lega:"Basta imbarcare le puttane a Genova su una petroliera e poi affondarle alle Bermude", altri sono per il risparmio delle nostre imbarcazioni:"L' unica soluzione è il napalm".
Bossi in tutto questo marasma interpreta la parte del moderato: "Nei prossimi dieci anni vogliono portare in Padania 13 o 15 milioni di immigrati, per tenere nella colonia romano-congolese questa maledetta razza padana, razza pura, razza eletta", "Glielo saniamo noi il cranio a questi matti che vogliono le sanatorie. Altro che 250 mila immigrati, coi parenti si arriva a tre milioni. E se si ammettono anche i cugini è una catena aperta. C' è poi da aggiungere che i musulmani possono avere quattro mogli: e dove le mettiamo le suocere?".
E poi rassicura:"Noi non siamo razzisti, per me tutti gli uomini sono uguali, hanno la medesima dignità. Il più nero dei neri ha gli stessi diritti del mio vicino di casa. Però a casa sua".
a parte lo schifo per certe dichiarazioni si evince che i leghisti sono dei gran puttanieri e poi chiedo a chi era favorevole ai test antidroga ai parlamentari: come la mettiamo se poi questi risultano puliti??
quella delle tribù è spettacolo...
a parte il folklore cio' che sarebbe stato attuato non si discosta da quello che si spera verra' fatto;se poi vogliamo parlare di sparate parliamo dell'abolizione della proprietà privata di bertinotti.....pecoraro che vuole ricoprire di pale e pannelli solari il paese....etc etc....di sparate ce ne son oa destra e a sinistra,se poi vogliamo tapparci gli occhi solo su quelle che "non ci fanno comodo"....