Appuntamento al Cinema: Kompagni Miei

regia di Mario Monicellis e Carlo De Benedictis

Arriva nelle sale, riveduto e adattato ai tempi, il classico della commedia all'italiana "Amici miei".
Protagonisti 5 inseparabili goliardi fiorentini: Romano Prodozzi, travet fallito ed improbabile spiritista, lasciato in tronco dalla moglie e detestato dal figlio; Tommaso P. Necchi , barista cornuto alle prese coi creditori e coi conti che non tornano mai; l'allampanato e squattrinato Conte Piero Fassinetti , costretto a vivere in un fondoscala dell'Ipercoop di Scandicci; il perfido chirurgo Massimo Dalemòli, meglio conosciuto come 'il Furbetto di Careggi" e infine il romantico pasticcione Francesco Rutellandri, talmente sprovveduto da scambiare per una donna il gettonatissimo "trans" Luxuria ed innamorarsene perdutamente.
I nostri eroi ammazzano il tempo compiendo una serie di feroci "zingarate" ai danni del prossimo e del contribuente italiano. Celeberrima la scena degli schiaffoni . Dopo che il machiavellico Dalemòli ha personalmente organizzato un treno speciale per spedire a Roma gli insegnanti precari a manifestare contro il Governo, la banda dei 5 si reca alla stazione di Santa Maria Novella e si piazza sul binario un attimo prima della partenza del treno speciale. Appena questo si muove, i nostri amici (anzi kompagni) cominciano a saltare prendendo a schiaffi i passeggeri affacciati ai finestrini. "Il capo dei Cobas è mio! Ah ah ah!!"... SCIAFFFF!... "Ragazzi, a questo scemo quassù gli avevo promesso una cattedra alle magistrali... Prendi questo, coglione!!" SCIAFFF!!... "Ah ah ah, che spasso!!". "A quest'altro gli tocca vendere l'auto euro-zero!! Guarda che faccia!!"... SCIAFFFF!!!... "Avanti Popolo, ce n'è per tutti!!! Ah ah ah!"... SCIAFFF!! SCIAFFF...!!
Mitologica anche la parte in cui i nostri kompagni si fingono - peraltro credibilissimi - contrabbandieri in lotta col "clan dei marsigliesi" e coinvolgono nella messinscena lo sprovveduto leader del Partito dei Pensionati, Carlo Fantozzo , promettendogli una cospicua parte del bottino derivante dalla vendita di sigarette, di frigoriferi e televisori rottamati e di armi destinate agli Hiztbollah. Il povero Fantozzo, che non riesce a distinguere la realtà dalla finzione - e come lui del resto molti di noi - appoggia l'operazione destinando alla banda dei 5 il suo sudatissimo TFR e si fa pure pignorare la casa. I cinque kompagni, a quel punto, decidono di allearsi davvero coi contrabbandieri (in realtà magrebini delle banlieues di Marsiglia), nonché coi no-global dei Centri Sociali fiorentini e con le cellule dormienti di Al Qaeda - che negli stessi Centri hanno il loro quartier generale e le brandine - indi assieme a loro effettuano degli spassosissimi raid notturni per le strade di Firenze, incendiando automobili, autobus, motorini, vetrine dei farmacisti che si rifiutano di distribuire la Ru 486 e infine la sede dello Juventus Club Firenze, istigati dal loro amico interista Guido Rossetti.
A questo punto il colpo di scena più crudele: il viscido Prodozzi denuncia Fantozzo alla polizia, diffondendo inoltre il suo identikit a mezzo stampa. Al derelitto pensionato non resta che fuggire in incognito da Firenze, cedere tutti i suoi averi ai 5 kompagni e pagare pure una salatissima tassa di successione sul misero monolocale già pignorato in precedenza.
Che dire? Da morir dal ridere!!!!!!!

La "Unione Movies", co-produttrice di questo film assieme a RAI ed Al-Jazeera, prevede la realizzazione di un "Atto Secondo" subito dopo le elezioni del 2011. Tutto dipenderà, però, da quanti coglioni apprezzeranno la presente pellicola. Accorrete quindi numerosi in tutte le sale d'Italia!