User Tag List

Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 29
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito L'anniversario Del Martirio Di Jose’ Antonio Primo De Rivera

    PRESO DAL SITO: HTTP://WWW.LADESTRA.INFO




    la storia di JOSE’ ANTONIO PRIMO DE RIVERA nell’anniversario del suo martirio

    Categoria : LaDestra, Storia, In Memoriam
    REDAZIONE LADESTRA.INFO: Durante il primo novecento e poi ancora durante tutta la storia della Spagna franchista, le simpatie di tutta la nostra area non si sono concentrate come sarebbe facile pensare sulla figura del generalissimo Franco, bensì su quella del fondatore della Falange Spagnola, José Antonio Primo De Rivera. Se la storia della Spagna è stata scritta dalle vittorie militari del generalissimo Francisco Franco per molti questo è sembrato semplicemente un regime o uno dei tanti stati di polizia del mondo, privo però di quella reale caratterizzazione politica che solo José Antonio poteva dargli.
    José Antonio è stato un figlio dei suoi tempi e di una Spagna dilaniata da secoli di decadenza politico economica e sospesa tra una destra conservatrice (latifondisti, alto clero e varie componenti monarchiche ancorate a conflitti dinastici e prive di produrre un minimo di rinascita nazionale) ed una sinistra fortemente influenzata dalla lotta di classe violenta e oltranzista. In questo quadro desolante, premonitore di quella che poi sarebbe diventata guerra fratricida nel 1936, José Antonio maturò il suo pensiero politico.
    Dopo una brevissima esperienza nelle file monarchiche José Antonio si rese conto che quella destra era troppo ottusa, vincolata al passato e legata ai propri interessi economici e ai privilegi, per poter divenire promotrice della nuova Spagna. Sicuramente in questo contribuì l’esperienza del padre usato e poi abbandonato dal sovrano Alfonso XIII. Così maturò in lui la necessità di creare qualcosa di nuovo nella politica spagnola, slegato da interessi di parte e sensibile ai reali bisogni della comunità nazionale.
    Nacque così il movimento della Falange (1931) che per stessa definizione di Josè Antonio doveva essere un “antipartito”, slegato dalla destra monarchica conservatrice che disprezzava fortemente, e contrapposto ovviamente alle sinistre e al sistema repubblicano instauratosi in Spagna in quegli anni. La Falange doveva formarsi tra le componenti sane della Spagna motivate dall’idea imperiale ma non nostalgiche, forti di valori millenari e non corrotte dalle brame di potere. Queste componenti erano ovviamente i giovani. Il mito della giovinezza preso prestito dal Fascismo Mussoliniano divenne un cardine della Falange e trovò applicazione pratica nella regola di voler accettare all’interno del movimento solo persone sotto i quarantacinque anni d’età.
    Il nuovo movimento doveva poi staccarsi dallo spirito borghese della rassegnazione davanti agli eventi e divenire artefice del grande progetto della nuova Spagna. Questo spirito antiborghese fece avvicinare José Antonio agli ambienti movimentisti dei nazionalsindacalisti di Ledesma Ramos. La componente nazionalsindacalista in cui permanevano forti simpatie anarchiche, dopo una iniziale diffidenza nei confronti del borghese avvocato castigliano, divenne la spina dorsale del movimento falangista.
    Come simbolo della Falange fu adottato il drappo rossonero identico a quello dei sindacalisti anarchici del F.A.I. e per differenziarsi da questi, furono aggiunti il giogo con le frecce simbolo dei Re Cattolici.
    .Il nuovo movimento propugnava la terza via, l’uomo nobile e aristocratico della destra unito agli ideali e le rivendicazioni sociali della sinistra.Allo scoppio della guerra civile e negli anni precedenti José Antonio non mutò mai idea a riguardo della destra così come della sinistra. A chi propugnava l’odio di classe ribatteva l’importanza della unità della Patria intesa nel suo significato più alto di unità d’intenti della comunità verso fini più alti, e a chi cercava di difendere la profonda ingiustizia sociale della Spagna prometteva riforme radicali in segno opposto.
    Con lo scoppio della guerra civile fu imprigionato dalle truppe repubblicane e giustiziato con complice disinteresse di Franco e dei suoi generali. La sinistra repubblicana si sbarazzò così dell’unico soldato politico che il fronte opposto presentava, la destra guidata e sorretta dal generalissimo Franco si giovava della perdita di un alleato mai troppo amato e ne faceva un martire. I ringraziamenti e le pubbliche ovazioni di Franco al fondatore della Falange furono strumentali a mantenere la componente dottrinariamente più elevata all’interno del suo regime politico e nessuna riforma reale in senso corporativo fu attuato dal generalissimo.
    Alla fine i suoi grandi nemici di sempre Destra e Sinistra hanno avuto il sopravvento, ma rimangono i suoi scritti immortali a ricordarci che è ancora giusto e attuale contrapporsi alla prima come alla seconda.
    «La destra è l’aspirazione a mantenere un’organizzazione economica per quanto ingiusta, la sinistra è il desiderio di sovvertire una organizzazione anche se con il cambio si spazzeranno via molte cose buone. E gli uni e gli altri indorano tutto con una serie di considerazioni spirituali». José Antonio Primo De Rivera, Madrid 29 Ottobre 1933.
    Per approfondimenti:
    · “Scritti e discorsi di battaglia” di José Antonio Primo De Rivera - Edizioni Settimo Sigillo
    · “José Antonio Prima De Rivera” di G. Almirante - Ciarrapico Editore
    · “José Antonio e la Falange Spagnola” di E. Carbone - Edizioni Thule
    · “La rivoluzione proibita” di B. Nellessen - Edizioni Volpe

    20th Novembre 2006

  2. #2
    Forumista senior
    Data Registrazione
    09 Jun 2009
    Messaggi
    4,094
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    20/11/1936 - 20/11/2006

    Il Cuib Codreanu rende i dovuti onori al camerata José Antonio nel settantesimo anniversario del suo martirio.

    [http://www.forzanuovapalermo.org/ima...antonio_m.jpg]

    Mirabile esempio di cattolico, di camerata, di combattente, assassinato dalla barbarie comunista a soli 33 anni, José Antonio Primo de Rivera marcia al nostro fianco in una lotta senza tempo che è la lotta della verità contro la menzogna, dell'anima e del cuore contro i mostri creati dalla "ragione".

    CARA AL SOL; JOSE' ANTONIO PRESENTE!!!

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Cara Al Sol Con La Camicia Nera,
    è Anche La Base Musicale Del Vecchio Inno Di Forza Nuova....vero

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Faceva: Car Al Sol Per Una Forza Nuova........e Poi Non Lo So Più

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ora Invece è Cantia Assasini Di Morsello, Se Non Sbaglio O Salvo Ultime Midifiche

  6. #6
    Registered User
    Data Registrazione
    03 Jun 2003
    Messaggi
    4,157
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Cara al sol con la camisa nueva
    que tú bordaste en rojo ayer,
    me hallará la muerte si me lleva
    y no te vuelvo a ver.

    Formaré junto a mis compañeros
    que hacen guardia sobre los luceros,
    impasible el ademán,
    y están presentes en nuestro afán.

    Si te dicen que caí,
    me fui al puesto que tengo allí.

    Volverán banderas victoriosas
    al paso alegre de la paz
    y traerán prendidas cinco rosas:
    las flechas de mi haz.

    Volverá a reír la primavera,
    que por cielo, tierra y mar se espera.
    Arriba escuadras a vencer
    que en España empieza a amanecer

  7. #7
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    praticamente fn ha tradotto l'inno dallo spagnolo all'italiano e ci ha fatto qualche modifica.
    sai mica dove si può trovare la musica di cara al sol?

  8. #8
    Registered User
    Data Registrazione
    03 Jun 2003
    Messaggi
    4,157
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da thule1919 Visualizza Messaggio
    praticamente fn ha tradotto l'inno dallo spagnolo all'italiano e ci ha fatto qualche modifica.
    sai mica dove si può trovare la musica di cara al sol?
    Su net:
    www.himnonacional.org/caraalsol.html

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    28 Sep 2006
    Messaggi
    261
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito info

    Citazione Originariamente Scritto da metapolis Visualizza Messaggio
    Grazie mille per l'informazione......

  10. #10
    Voce controvent
    Ospite

    Predefinito

    JOSÈ ANTONIO PRIMO DE RIVERA
    Vita, politica e cultura
    José Antonio nasce il 14 aprile 1903 a Madrid, figlio del marchese Primo de Rivera, tenente colonnello di fanteria.
    E' il più vecchio di sei fratelli; perde la madre all'età di 5 anni.
    Lo scoppio della guerra in Marocco nel 1909 incide sulla vita familiare: il padre militare scopre le proprie ambizioni politiche, esponendosi a persecuzioni e forzando la famiglia a continui traslochi. Nello stesso periodo nascono in Spagna i primi slanci separatisti, le primo organizzazioni operaie marxiste, si verificano numerosi scioperi ed attentati.
    José Antonio cresce nel clima culturale dell'España invertebrada di Unamuno e Ortega y Gosset, della generazione del '98, degli anni in cui la Spagna perde la sua forza coloniale e ridimensiona la propria politica.
    Diplomatosi nel 1917 José evita la carriera militare per non essere favorito dal proprio cognome, e si iscrive alla facoltà di diritto, lavorando al contempo per lo zio. Alterna allo studio i ritiri spirituali, per praticare il cristianesimo, religione che informa tutta la sua vita.
    Si laurea nel 1923 e deve trasferirsi a Barcellona per la nomina del padre a Governatore di Catalogna; qui presta servizio militare in cavalleria nei Dragoni di Santiago. In settembre torna a Madrid: il padre diventa Primo Ministro in seguito ad un golpe con l'appoggio del Re Alfonso XIII. I continui attentati e l'andamento fallimentare della guerra in Africa portano all'instaurarsi di una dittatura moderata (1923-1930) alla cui testa si pone il padre di José Antonio, affiancato da un direttorio militare, sostituito dopo due anni da un direttorio civile. Torna la pace sociale e la Spagna vince nel 1925 la guerra, ma le opposizioni a De Rivera si rafforzano.
    Nel 1925 José Antonio esercita da avvocato a Madrid.
    Ritirando il Re il proprio appoggio alla dittatura, De Rivera padre deve dimettersi e riparare a Parigi, dove muore dopo pochi mesi. Ai suoi funerali in Spagna non viene concessa alcuna delle onorificenze dovute ad un Capo di Stato, anzi il nuovo governo e la maggioranza degli intellettuali lo scherniscono pubblicamente. E' in questo contesto che José Antonio non per vocazione, ma per difendere dignità personale ed orgoglio familiare irrompe nello scenario politico, scagliandosi contro il Re – reo di aver sfruttato e tradito il padre – e contro tutti coloro che vilipendono la memoria del padre morto.
    Alle elezioni amministrative del 1931 avanzano le sinistre; mentre il Re non sa far di meglio che fuggire in Francia, José entra in “Fascio” e in “Azione spagnola”, per aderire poi alle Jons – giunte di offensiva nazional-sindacalista – in cui incontra Ramiro Ledesma Ramos.
    Nel 1932 si susseguono sollevazioni militari in diverse città: José viene arrestato senza motivo altro dal suo cognome, per essere rilasciato dopo poche settimane.
    Durante il 1933 José Antonio fonda il giornale “El Fascio” – immediatamente censurato – e si reca in Italia dove conosce Mussolini, che lascia nel giovane iberico una profonda traccia, soprattutto per il suo volto umano.
    Il 29 ottobre 1933, in un discorso al Teatro della Commedia di Madrid, tiene a battesimo la “ FALANGE”,<<per realizzare la rivoluzione nazionale, nella direzione della giustizia sociale e della grandezza di Spagna>>. Dopo un mese nasce “ FE ”, giornale della falange, in cui José Antonio espone il proprio programma politico: sono i primi punti della dottrina falangista, o josé-antoniana.
    Il 4 marzo 1934 nasce un accordo tra Falange e Jons : ha vita la “ Falange de las Jons”, con a capo un triumvirato formato da José stesso, Ramiro Ledesma e Ruiz de Alda, legati dall' antimarxismo e dalla volontà di costituire una lega economica per salvare la situazione della popolazione rurale, degli operai e dei piccoli imprenditori.
    Tira già aria di guerra civile quando la violenza rossa uccide un ragazzo mentre sta acquistando il giornale Fe e un militante falangista di soli 15 anni; José Antonio rifiuta di vendicarsi per non portare i suoi al livello barbaro degli avversari, ma certo questo non ferma le rappresaglie.
    Nel 1934 José è in Germania, dove non chiede di incontrare Hitler, del quale non ha una grande opinione; rientrato in Spagna, viene eletto in ottobre dal Consiglio nazionale Capo della Falange per 3 anni. Questa nomina porta ad una rottura con Ramiro Ledesma, che accusa José Antonio di essere un “se ñ orito”; José Antonio sa però conquistarsi l'appoggio dei ¾ delle Jons – recandosi goliardicamente vestito da giovane borghese in una sala piena di operai in tuta blu e prendendo la parola -.
    Dotato di notevole lungimiranza, scrive in questo periodo una lettera a Franco, generale ancora fuori della politica, per esporgli la gravità della situazione; gli eventi in effetti precipitano: si attivano i separatisti baschi e gli autonomisti catalani, nelle Asturie scioperanti mettono a ferro e fuoco le città – e José vi si reca, solo, visitando personalmente le strade fumanti e rischiando la vita –.
    Anche a Barcellona e Madrid si spara per le strade: la Falangeoffre il proprio aiuto al Governo, ma non è considerata; il 7 ottobre José Antonio comunica al Primo Ministro la propria decisione di dimostrare sfilando per le strade pericolose di Madrid per infondere coraggio ai cittadini: alla partenza sono solo 200 giovani, all'arrivo migliaia.
    Il governo risponde energicamente alle rivolte arrestandone o esiliandone i capi – alcuni dei quali individuati e consegnati da José stesso.
    Nel 1935 Franco viene nominato Capo di Stato Maggiore Generale; l'anno è relativamente calmo, ma Primo De Rivera prevede per le elezioni del '36 una vittoria della sinistre e le conseguenti sicure persecuzioni ai danni dei falangisti: unica strada prospettabile è quella dell'insurrezione armata, di una marcia al fianco di un non meglio identificato “generale” dai confini del Portogallo a Madrid per riconquistare la Spagna. Vuole lanciare una nuova crociata spagnola, non più contro i mori, ma contro marxisti e senza Dio, crociata approvata dallo stesso Pio XII.
    Le destre spagnole provano ad allearsi in vista delle elezioni, ma il programma sociale della Falange contrasta troppo con la politica di monarchici e conservatori: alle elezioni trionfano le sinistre, unite nel Fronte Popolare.
    José Antonio, sicuro delle ripercussioni, divide a questo punto i falangisti in due “linee”: nella prima sono organizzati in modo paramilitare i militanti, nella seconda sono collocati gli aderenti. Il neoinsediato Governo pone i sigilli alle sedi e ai giornali della Falange , e al contempo scatta il terrore rosso: in un mese sono 106 le chiese incendiate, 345 i feriti, 74 gli assassinati.
    In questo clima José viene condotto alla direzione di polizia con l'accusa di aver violato i sigilli della propria sede, ed il suo atteggiamento sprezzante gli vale l'arresto, al fianco di molti altri falangisti.
    Dal carcere Modelo di Madrid, piuttosto “aperto”, José riesce a dirigere i suoi, e a far uscire fogli falangisti clandestini.
    José viene processato con i capi d'accusa di stampa clandestina, illegalità della Falange , insulti alla polizia, porto abusivo d'armi; decide di difendersi da sé, riuscendo a smontare molti dei capi d'accusa. Per il giorno della sua seconda arringa, in giugno, degli amici hanno preparato a sua insaputa una facile evasione, ma un probabile tradimento causa il trasferimento di José e del fratello Miguel al carcere duro di Alicante, a 400 Km da Madrid.
    In questo periodo vengono trucidati Ramiro Ledesma Ramos e Calvo Sotelo, capofila dei conservatori in parlamento votato alla costante e puntuale denuncia delle violenze perpetrate da anarchici e comunisti.
    Questi omicidi portano direttamente il 18 luglio 1936 all” alzamiento” capeggiato dal generale Franco: è la guerra civile spagnola.
    José viene ancora sommariamente processato, al fianco del fratello e di alcune donne della sua famiglia; viene condannato a morte il 18 novembre perché ritenuto direttamente responsabile del sollevamento militare. Si scoprirà poi che l'ordine della sentenza arriva, tramite il Governo fantoccio di Madrid, direttamente da Mosca.
    Il giorno dell'esecuzione, all'alba, José Antonio Primo De Rivera dice ai suoi boia: << Il mio sogno era la Patria, il pane e la giustizia per tutti gli Spagnoli e soprattutto per coloro che sono sacrificati. Io non sono mai stato vostro nemico, perché volete che io muoia?>>.
    Viene fucilato alle 06.40 del 20 novembre con altre quattro persone, e con loro gettato in una fossa comune. A 33 anni muore chi ha voluto rieducare la giovane Spagna alla riconquista di valori spirituali e tradizionali. Nessuna voce ufficiale da la notizia della morte del capo della Falange, si diffondono leggende sulla sua scomparsa, ma i suoi, sicuri del suo ritorno, lo chiamano l'”Assente”.
    Il 18 novembre 1938 il generalissimo Franco pubblicamente dice: <<La sua morte segretamente offerta a Dio per la Patria ne fa un eroe nazionale, simbolo del sacrificio della giovinezza del nostro tempo>>. Queste le parole, ma nei fatti il Caudillo dimostra in breve la distanza della sua “destra” da quella sociale di Primo De Rivera
    Nell'Aprile del 1939 la fossa comune tomba dell'eroe viene riaperta, e il cadavere riconosciuto dal fratello; il 20 novembre, avvolto in una bandiera, il corpo viene portato a spalla dai giovani della Falange per i 400 Km da Alicante a Madrid, in quella che Almirante definisce una “staffetta di morte e resurrezione”.
    Oggi il corpo di José Antonio Primo De Rivera riposa nella Valle dos Caìdos, tempio che la civile Spagna ha costruito per tutti i suoi caduti.



    ONORE!

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. José Antonio Primo de Rivera, l’ultimo Hidalgo
    Di Hagakure nel forum Destra Radicale
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 14-07-11, 16:30
  2. Jose' Antonio Primo de Rivera
    Di Avamposto nel forum Socialismo Nazionale
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 18-08-10, 01:27
  3. 72° anniversario dell'assassinio di Josè Antonio Primo De Rivera
    Di Camicianera44 nel forum Destra Radicale
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 20-11-08, 23:18
  4. Josè Antonio Primo de Rivera
    Di Barney nel forum Destra Radicale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 13-02-06, 13:16
  5. Il martirio di Antonio Socci
    Di Catilina nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 03-02-04, 16:22

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito