Alta Padovana
Avevano promesso che avrebbero combattuto per un Veneto libero, e non soggiogato alle istanze italo-lombarde, gli amministratori locali e gli iscritti espulsi (*) della Lega Nord dell'Alta Padovana che nei mesi scorsi hanno dato una spallata alla compattezza locale del movimento di Bossi.
Ieri, in una conferenza stampa al "Tezzon" di Camposampiero, c'è stato l'annuncio della nascita dell'associazione "Tera Veneta". Il cui obiettivo sarà di lottare per «l'indipendenza del Veneto», superando di un sol colpo, autonomia, federalismo e l'antico vezzo bossiano della secessione.
A capo del nuovo movimento c'è Antonio Zanchin, titolare di un laboratorio di macelleria, residente a Fratte di Sante Giustina in Colle, che da ieri è diventata anche la nuova sede del movimento. Per adesso, più che alle autonomie catalane, basche o corse, si rifà addirittura alla scissione della Cecoslovacchia in due stati nazionali distinti.
Con Zanchin, a sostenere il nuovo movimento (hanno anche un sito web in costruzione, www.teraveneta.org), altri sessanta militanti ex-leghisti, che in questi mesi hanno svolto un'intensa opera di approfondimento sul tema dell'autonomia.
«La conclusione alla quale siamo pervenuti - afferma Zanchin - è che oggi è praticamente impossibile tentare una unificazione di tutte le istanze che si rifanno al Veneto sui temi del federalismo e dell'autonomia da Roma. Da qui la nostra nuova crociata per una indipendenza totale della nostra regione. Secondo noi è questa la vera essenza dello scontento della popolazione, dopo anni di delusioni leghiste e partitiche».
«Oggi tutti parlano di federalismo - continuano i nuovi militanti indipendentisti - ma solo per annacquarne i contenuti. Lega , destra e sinistra, nel Veneto, in realtà pensano solo a mantenere il loro potere e ingannare la gente. Noi vogliamo andare oltre. Il primo obiettivo vero della nostra associazione, che si trasformerà in movimento, saranno le prossime elezioni regionali. In quella sede misureremo se le nostre idee potranno portare a una conclusione, che non vuole tornare indietro nella storia (prima del 1866), ma invece fare della nostra regione un baluardo avanzato e libero delle capacità che i Veneti hanno dimostrato in tanti secoli di storia».
L'indipendenza è l'obiettivo ultimo, ma come realizzarla ancora non è stato stabilito. L'associazione "Tera Veneta" lo farà attraverso lo statuto, che sarà reso noto quanto prima. Intanto un nuovo movimento, decisamente un antipartito, è nato in una terra, l'Alta Padovana, sempre più insofferente alle gerachie storiche degli ultimi duecento anni.
(*) http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=277789