Scherzi da Prodi.
La classifica del wto non c'entra nulla con la competitività di un paese; misura solo la percentuale di scambi commerciali mi pare; in tali scambi negli ultimi anni il peso dell'Italia è poi letteralmente crollato negli ultimi 5 anni (anche per via del petrolio ma non solo).
Molto più completa una classifica che misuri tutti gli aspetti che determinano la competitività di un paese; con la destra in questa classifica siamo crollati in posizioni da terzo mondo (al 46° dal 26° posto).
Comunque qui il discorso era anche un altro e tu ti sei ben guardato dal trattarlo; questa misura che tu disprezzi renderebbe un pò meno conveniente quel che è accaduto con le agevolazioni di Tremonti: costruzione di migliaia di capannoni rimasti poi vuoti, con l'ausilio di generosissime ed inutili agevolazioni fiscali; le agevolazioni fiscali, carissimo e sfigatissimo Amati, si pagano con le tasse altrui; quindi anche con le nostre.
La misura della sinistra, se confermata, renderebbe tali agevolazioni meno vantaggiose se è vero, come tu dici, che aumenterebbero le imposte per chi vuole costruire capannoni.
Le agevolazioni della sinistra supereranno di gran lunga quest'aumento di tassazione che indichi: pensa che a regime (nel 2008) la riduzione del cuneo fiscale varrà 6 miliardi di Euro annui di risparmi per le imprese sul costo del lavoro.
A questi devi aggiungere il rifinanziamento del credito di imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per investimenti nella ricerca (crediti di imposta molto inteligentemente eliminati dai destri amici tuoi).
Alla fine potrebbero essere 8 miliardi di Euro annui a regime nel 2008 e da utilizzare strutturalmente ogni anno (almeno fino a quando non dovesse tornare Tremonti).
La norma che tu citi forse varrebbe 100/200 milioni d Euro da pagare in più ogni anno; forse neanche quello.
Tu ti lamenti e dici che poi noi si aumenti i contributi; fa un pò di conti e dicci chi è lo sfigato qui.
Poi mentre fai i tuoi conticini rifletti anche sul fatto che Berlusconi aveva promesso all'UE di rientrare in un solo anno (nel 2007) dal deficit da lui aumentato.
Poi rifletti anche sul fatto che la spesa primaria in rapporto al PIL aumenta da 6 anni ormai (anche nel 2006 nonostante un PIL del 1,75% previsto).
Rifletti anche sul fatto che dal prossimo anno questa spesa finalmente sarà stabilizzata o addiruttura diminuirà.
Rifletti ancora che la destra ci lascia con un trend di pressione fiscale in salita (41,6% quest'anno, dal 40,5 dello scorso anno) ed un trend di spesa pubbica primaria ancor più in salita.... e tu ami molto i trend.
Guarda un pò chi è lo sfigato qui.......
e non permetterti più di offendere ........................
Facciamo ordine
1) La norma e' nella finanziaria, e afferma che ai fini del calcolo degli ammortamenti il valore di aquisto del bene deve ssere decurtato del valore del terreno ( valore calcolato tramite perizia o al 20% del totale, o al minore tra il costo iscritto a bilancio e il valore di emcato, etc etc, uscira' una circolare interpretativa spero)
2) La norma non e' retroattiva ma vale dal 2006. Nel senso che il minore ammortamento va calcolato da quest'anno.
3) Vale anche per i leasing immobiliari
Tecnicamente la norma 'e corretta, in quanto ammortizzare un bene vuol dire togliergli valore anno per anno, proprio per il fatto che invecchia anno dopo anno e quindi perde valore. Ma un terreno non puo' invecchiare, quindi non puo' perdere valore. Il capannone si.
Inoltre non essendo il terreno ammortizzabile, se e quando vendero' il capannone il terreno non concorrera' a formare base imponibile, in quanto non ammortizzato
I terreni comunque non sarebbero stati ammortizzabili nemmeno seguendo alla lettera il codice civile, che recita
"il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione".
E non e' nemmeno ammortizzabile secondo i principi contabili internazionali, in particolare lo ias 16
I terreni e gli edifici sono beni separabili e sono contabilizzati separatamente, anche quando vengono acquistati congiuntamente. Con qualche eccezione, come cave e siti utilizzati per discariche, i terreni hanno una vita utile illimitata e quindi non vengono ammortizzati. Gli edifici hanno una vita utile limitata e perciò sono attività ammortizzabili. Un incremento nel valore del terreno sul quale un edificio è costruito non influisce sulla determinazione del valore ammortizzabile del fabbricato. Se il costo del terreno include i costi di smantellamento, rimozione e bonifica, la parte di costo relativa alla bonifica del terreno è ammortizzata durante il periodo di benefici ottenuti dall'avere sostenuto tali costi. In alcuni casi, il terreno spesso può avere una vita utile limitata, nel qual caso questo è ammortizzato in modo da riflettere i benefici che ne derivano".
Quindi polemica inutile e pretestuosa, visto che non si fa altro che ribadire norme gia' esistenti.
Cristiano
Ok, pero' l'ammortamento di un capannone dura molti anni, per cui converrai che la norma sposta il calcolo di convenienza dell'imprenditore. Dal 2006 e per tutti gli anni successivi portera' in detrazione una quota minore con susseguente aggravio di imposta, o no?
E poi, ammesso anche che il capannone venga ammortizzato per intero, compreso il terreno. Quando dovesse essere venduto il terreno manterra' comunque il valore che determinera' una plusvalenza comunque tassabile, o no?
Che calcolo di convenienza? Si portera' in detrazione una quota minore ( non troppo minore, ipotizziamo un capannone valore 5 mln di euro, invece di portare in detrazione 75mila euro ne portera' 60mila), ma calcolo di convenienza cosa significa? se devo comperare un capannone o affittarlo lo faccio, mica guardo quanto ammortizzo.
Cristiano
Aspetta aspetta per ora mi fermo a questa dato che e' troppo spassosa:
"La classifica del wto non c'entra nulla con la competitività di un paese"
Neanche mi fai finire il primo paragrafo che gia' mi mettiuan bstialita' del genere?
Cosa ci sarebbe di piu' competitivo di quello che un paese riesce a fare sul mercato internazionle ripseto agli altro?
E non e' nessuna percentuale, ma il dato delle esportazioni, poi semrep garazie a tali dati si viene a sapere che nel 2001 eravamo i settimi al mondo, siamo ora i settimi al mondo... nel 2001 avevamo il 3.5% di quota del mercato se non rammento male, ad oggi abbiamo sempre se non rammento male o il 3.5 o il 3.6%.. nel 1995 eravamo al 4.3/4.5 (il numero satto non lo ricordo)..
Questa e' bella cmq, secomdo te quindi le esportazioni non hanno nulla a che fare con la competitivita' di un paese.. bellissima questa
PS: prima discutiamo su questa tua spassossima affermazione (merita un a discusisone per separato dato che e' il punto cruciale dei porblemi dell' Italia)..ma lasciami dirti una cosa carissimo comico.. una cosa e' costruire capannoni per venderli un altra e' comprarne uno o costruirne uno per l'attivita' di una ditta artigiana ecc ecc...
mi scuso per l' intromissione, ma stavo aspettando l' indicazione dell' URL in cui il marine di falluja rinnega l' intervista sull' uso del fosforo bianco, e una spiegazione dei criteri per cui il 15% del PIL USA speso per la sanita' con un 15% di persone non coperte e' meglio del 6,5% speso dall' Italia con copertura universale.
sei un lettore di libero, e si vede.
1-e' un notizia di conoscenza pubblica, ti devo cercareil link? Bah facciamo prima se chiedi se qualcuno s elo ricorda non e' ceh per ogni notizia che sento mi salvo il link eh....
2-Per la sanita' io ti ho fatto un discorso un po' diverso si vede che era troppo complicato per una mente radical-chic
Io leggo libero certo, mi piace il fatto che non e' politicamente corretto.. per lo meno non bevo come un pesce lesso le balle che dice qualcuno in tv senza assicurarmi che siano vere