[quote=Amati75;4887407]Ho fatto una domanda semplice, questa:
"com'e' e' possibile perdere quote di mercato se secondo l'index siamo piu' ocmpetitivi (1995-2000) ? "
molto piu' semplice di quello che l'uomo nella sua arroganza pensa.
Pensavo di averti già risposto; il wef (index) non penso possa definirsi uomo arrogante seppur pensante; io la penso esattamente come il wef in questo caso.
Il wef pensa che sia troppo semplicistico e riduttivo verificare la competitività di un paese solo dagli scambi commerciali; il wef penso si rifiuti di guardare solo il proprio naso senza allargare la vista al di là del proprio naso.
La competitività di un paese si misura in tanti modi; gli effetti della competitività li possiamo verificare in tanti modi; il Giappone è stato in recessione per circa 10 anni con scambi commerciali sempre molto alti e debito in aumento; pensi che in questi 10 anni sia stato da considerare un paese di competitività al rialzo?
Non guardare solo agli scambi; magari fai import ed esport ed è la cosa che ti interessa di più; ma la competitività di un paese la si misura anche dal PIL pro capite, dall'efficienza della pubblica amministrazione, dagli investimenti nella ricerca e nella qualità dei prodotti, dalla riduzione di debito e deficit, dalla spesa pubblica in rapporto al PIL ed al netto degli interessi.
Se un paese aumenta gli scambi commerciali nel breve periodo, magari per miglioramenti strutturali nei decenni precedenti e/o per bassi costi del lavoro e all'improvviso aumentasse corruzione, debito, spesa pubblica; poi nel giro di 4 o 5 anni peggiorasse anche l'efficienza della spesa pubblica o la qualità dei prodotti , che cosa pensi che potrebbe accadere a questo stesso paese nei 10/15 anni successivi, se non si attuasse un repentino cambio di rotta?
Tu ti accontenteresti di scambi commerciali decenti nel breve periodo; chi deve guardare al futuro oltre che al presente di un paese, no. Il WEF fa lo stesso ragionamento.
Per il resto hai detto anche cose giuste; la crisi del paese è decennale o ancor più; negli ultimi 10 anni si son visti gli effetti della crisi; ma le cause sono da ricercare negli anni 80; debito pubblico in forte aumento ed esportazioni legate solo alle svalutazioni competitive; magari chi pensava solo agli scambi commerciali immediati era pure contento; ma si sbagliava di grosso; il WEF diceva che l'Italia era sempre meno competitiva fino al 1993/1995.
Con il risanamento sono migliorate le prospettive future e l'Italia ha guadagnato posizioni nella classifica dal 1996 al 2001; dal 2002 al 2006 le cose sono nuovamente peggiorate.
Notizia di oggi : "deficit commerciale dell'Italia si aggrava sempre più"; che accadrebbe tra 5/10 anni, anche agli scambi commerciali, se non si corresse ai ripari nei modi indicati dal WEF e si continuasse a governare come negli ultimi 5 anni, con deficit pubblico e debito, spesa pubblica primaria,pressione fiscale in aumento(leggero per quest'ultima) ed efficienza della pubblica amministrazione e PIL rispetto agli altri paese europei in diminuzione ?
[quote=Dav. c. G.;4889273]Sempre per Amati 75; notizia di oggi 22 Novembre:
Almunia: "solo oggi l'Italia comincia a recuperare"; eccolo un altro uomo che pensa con la sua arroganza; proprio come quelli del WEF.
"Ci sono paesi, ha spiegato, che anno dopo anno hanno perso competitività ed hanno registrato un diminuzione della crescita"".
Alcune economie, come la Spagna, hanno indirizzato i risparmi da interessi per ottenere dei miglioramenti di bilancio permanenti, mentre altri, come l'Italia, non hanno pienamente approfittato di questa opportunità".
Durante il governo della destra la spesa per interessi sul debito è passata al 4,5% rispetto al 6,2% del quinquennio precedente (sicuramente non per proprio merito). Berlusconi ha avuto a disposizione 80 miliardi di Euro in più. Che ne ha fatto? Semplice: ha aumentato la spesa pubblica primaria di oltre il 3% rispetto a PIL; proprio come piace "all'anglosassone" Amati 75.