io ritengo inopportuno il gesto di coloro che hanno bruciato i manichini e gridato lo slogan, pur essendo d'accordo con le rivendicazioni della manifestazione di Roma, rispetto i soldati italiani morti, non non li considero eroi, e non penso che difendevano l'interesse nazionale, ma solo l'interesse dei potenti che hanno voluto la guerra, e non protegevano l'Italia da invasori esterni o da criminali interni, ma sono partiti volontariamente in guerra, sapendo che in guerra si rischia di morire, quindi non vedo il motivo, per cui dovrei considerali al di sopra dei tentissimi lavoratori, molto spesso sottopagati, che muoiono in incidenti sul lavoro ogni giorno, o i poveri cristi che venivano mandati con la forza al macello,costretti difendere i profitti del grande capitale, con la scusa di riprendere terre irredente di cui neppure conoscevano l'esistenza, e per le quali nella maggior parte dei casi non volevano morire nella prima guerra mondiale, o quelli costretti sempre con la forza, a morire in Russia, per assecondare l'imperialismo di mussolini.
Come al solito i neofascisti, incapaci di lottare senza avere lo stato che gli copra le spalle, tentano di arruffianarsi l'esercito ed i carabinieri, presso cui hanno molti simpatizanti