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sunrise
Muore d'infarto al termine di una ricerca disperata e inutile di un posto nei reparti di rianimazione di Palermo. Non c'e' stato nulla da fare per Antonino Buscemi, pensionato di 64 anni, protagonista di un'odissea durata circa sette ore e conclusasi con un 'viaggio' - lungo, troppo lungo - a bordo di un'ambulanza diretta al Sant'Antonio Abate di Trapani, compiendo oltre cento chilometri. I familiari hanno presentato un esposto ai carabinieri ai quali hanno raccontato che giovedi' mattina l'uomo aveva avvertito dei forti dolori al petto. Immediata l'allerta al 118 e il trasporto al Buccheri La Ferla di Palermo dove gli vengono prestate le prime cure e viene deciso il trasferimento all'ospedale Civico in respirazione assistita.
All'arrivo nel nosocomio, i medici effettuano d'urgenza un intervento di angioplastica. Ma - e qui comincia il dramma - non c'e' posto in rianimazione, ne' al Civico ne' negli altri ospedali della capoluogo siciliano, come raccontano i parenti di Antonino Buscemi. Inizia la corsa verso Trapani, dove era disponibile un posto letto. Troppo tardi e troppo lontano. Alle 17 l'uomo muore per un arresto cardiaco.