Economisti e teorie economiche di Destra Radicale

[EternoOccidente]

Visto che la grande incognita dell'Area sembra essere l'economia, volevo sapere quali erano gli economisti e le teorie economiche della Destra Radicale, per capire come questa intende orientarsi in materia di politica economica. Avevo letto di Salvatore Verde, il curatore dell'Antibancor. Qualcuno sa dirmi dove posso informarmi sul suo pensiero (siti internet, libri, ecc...)?

[Massimiliano71]

Visto che la grande incognita dell'Area sembra essere l'economia, volevo sapere quali erano gli economisti e le teorie economiche della Destra Radicale, per capire come questa intende orientarsi in materia di politica economica. Avevo letto di Salvatore Verde, il curatore dell'Antibancor. Qualcuno sa dirmi dove posso informarmi sul suo pensiero (siti internet, libri, ecc...)?

http://www.edizionidiar.com/scrittiestremadestra.asp

[Massimiliano71]

http://www.edizionidiar.com/antibancor.asp

[Massimiliano71]

Comunque chiariamo: non esiste una teoria economica della DR e non potrà mai esistere se riteniamo che la politica debba avere il predominio sull'economia a differenza di quanto sta succedendo oggi. Proprio sulla base di questo predominio l'economia deve essere visto come mero strumento necessario per il raggiungimento degli obiettivi sociali che la politica si pone.

[Ribelle]

Condivido che l'economia debba essere subordinata alla politica.
Non dimenticate la teoria monetaria del Prof.Giacinto Auriti.

[EternoOccidente]

Comunque chiariamo: non esiste una teoria economica della DR e non potrà mai esistere se riteniamo che la politica debba avere il predominio sull'economia a differenza di quanto sta succedendo oggi. Proprio sulla base di questo predominio l'economia deve essere visto come mero strumento necessario per il raggiungimento degli obiettivi sociali che la politica si pone.

Si, ma in concreto la DR come si propone di risolvere il problema del precariato, oppure della riforma dello stato sociale? Che orientamenti si hanno in maniera di tassazione? Sono queste le domande cui finora non ho trovato testi che sapessero rispondere.

[Militia87]

Comunque chiariamo: non esiste una teoria economica della DR e non potrà mai esistere se riteniamo che la politica debba avere il predominio sull'economia a differenza di quanto sta succedendo oggi. Proprio sulla base di questo predominio l'economia deve essere visto come mero strumento necessario per il raggiungimento degli obiettivi sociali che la politica si pone.

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[vento]

E' vero il Prof Auriti da tener in considerazione

[Il Pretoriano]

Comunque chiariamo: non esiste una teoria economica della DR e non potrà mai esistere se riteniamo che la politica debba avere il predominio sull'economia a differenza di quanto sta succedendo oggi. Proprio sulla base di questo predominio l'economia deve essere visto come mero strumento necessario per il raggiungimento degli obiettivi sociali che la politica si pone.

Beh se ne può parlare!
Nel senso che, credo, ci sia un fondo comune: la socializzazione, il corporativismo, la partecipazione, la moneta di popolo...
Credo che la politica economica della DR abbia delle linee conduttrici definite.
Se poi volessimo parlare di tecnicismi, di "bilanci creativi" o altre discussioni estremamente specifiche, potrebbero insorgere ipotesi e proposte diverse.

[Massimiliano71]

Si, ma in concreto la DR come ci si propone di risolvere il problema del precariato, oppure della riforma dello stato sociale? Che orientamenti si hanno in maniera di tassazione?

Per quanto ne sappia io non esiste posizioni univoche o, meglio ancora, non esistono proprio posizioni .....sicuramente non esiste una visione globale dei problemi oggi sul tavolo e quindi non si ha neanche una soluzione organica che prenda in considerazione tutti gli aspetti dell'economia moderna (fisco, spesa pubblica, mercato del lavoro, politica monetaria ecc. ecc.).
Sicuramente in tutta la DR (a prescindere dalle sigle) sono presenti dei valori sui quali impostare una politica economica funzionale al raggiungimento degli obiettivi: il rifiuto del turbo-capitalismo, l'avversione al predominio della finanza sull'economia reale, il concetto di comunità organica di popolo e quello di solidarietà di popolo, l'antimaterialismo, la critica al monetarismo ed al signoraggio, la contestazione del progressismo e delle teorie della crescita continua. Si tratterebbe di dare applicazione teorica (e poi pratica) a tali principi, ma di tecnici a disposizione disposti a studiare soluzioni mi pare che ce ne siano pochi.