Attacchi di panico e malori
"Paranormal activity" shock
Notizia del 9 febbraio 2010 - 16:00
Attacchi di panico e malori Paranormal activity shock - Cinema - Magazine - Libero News
Appena uscito in Italia l'horror evento che ha sconvolto gli Usa ha scatenato attacchi di panico nel pubblico. Insorgono le associazioni di tutela dei minori e dei consumatori: "È da vietare ai minori
di Libero News
Uscito da pochissimi giorni, Paranormal Activity, l’horror cult della scorsa stagione negli Usa (costato pochissimo, 15000 dollari, ha incassato 10mila volte tanto, divenendo il film più remunerativo della storia del cinema) è già diventato un evento anche in Italia. I casi di malori, attacchi di panico, stati di shock tra i ragazzini accorsi a vedere il film, terrorizzati dal trailer e dal passaparola in rete, hanno fatto insorgere le varie associazioni di tutela dei consumatori e dei minori (Codacons e Moige) che ne hanno chiesto a gran voce il bollino di divieto ai 18 anni e una più attenta distribuzione mediatica del trailer.
Il film, girato in una sola settimana da una troupe composta di tre persone (il regista, l’israeliano Oren Peli, la sua compagna e il loro migliore amico) racconta gli eventi paranormal che si verificano nella camera da letto di una coppia, che spaventata da rumori e segnali inquietanti che si verificano in casa, decide di riprendere con una telecamera, mentre dormono, quel che succede intorno a loro.
Scontata l’atmosfera da "catastrofe" imminente che accompagna tutto il film, nato da una esperienza realmente vissuta dal regista e ispirato ai classici angoscianti stile The Blair Witch Project e Open Water.
«Non volevo ci fosse sangue nel film – spiega il regista -. È così che mi piacciono i film dell’orrore: non devi esagerare. Allo stesso tempo volevo degli effetti sonori sottili, così abbiamo creato un piccolo fruscio a bassa frequenza come sottofondo. Il fatto che nel film abbiamo tante scene completamente mute forza il pubblico a restare in silenzio e a prestare attenzione a ogni minima cosa o rumore. Il silenzio enfatizza quel piccolo ticchettio sulla parete che sai non dovrebbe esserci».
«Volevo realizzare un film – conclude Peli – che fosse in grado di fare quello di cui erano stati capaci Psycho o film come Lo Squalo o Open Water: dopo averli visti la gente diceva che non avrebbe più fatto una doccia o che non avrebbe più nuotato nell’oceano o che non sarebbe più andata a fare campeggio nei boschi come nel caso di The Blair Witch Project . Dormire a casa è una cosa che proprio non puoi evitare. Se fossi riuscito nell’intento di suscitare nella gente la paura di stare a casa, nella propria camera da letto, allora avrei centrato il bersaglio».
E l'obiettivo è stato raggiunto in pieno, a giudicare dalle prime reazioni del pubblico italiano, soprattutto giovanile. Le stesse che hanno dato l’allarme e fatto insorgere Moige e Codacons: "I casi accertati di attacchi di panico e gli altri effetti psicologici registrati nei minorenni, legati alla visione della pellicola, dimostrano chiaramente l'esigenza di vietarne la visione ad un pubblico di età inferiore ai 18 anni. Ma c'e' anche un altro scenario che potrebbe aprirsi - spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - I minorenni che in questi giorni hanno subito effetti legati alla visione del film (panico, tremori, vomito, stato di choc), potrebbero richiedere il risarcimento dei danni in Tribunale".
«Ci troviamo ancora una volta di fronte ad una discriminazione dei bambini italiani a causa della pellicola Paranormal Activity» afferma Elisabetta Scala , responsabile Osservatorio Media del Moige, «non è comprensibile che un film horror che ha causato numerosi malori soprattutto tra i minorenni non sia stato classificato come vietato ai minori di 18 anni. In America il film è segnalato con una R, ossia vietato ai minori di 17 anni se non accompagnati da un adulto, in Inghilterra è vietato ai minori di 15 anni e in Germania e nei Paesi Bassi ai minori di 16 anni». Prosegue la responsabile del Moige: «È necessario rivedere le modalità di giudizio con cui vengono assegnati i divieti e da tempo chiediamo l'inserimento di rappresentanti dei genitori nelle commissioni esaminatrici e la rimodulazione delle classificazioni includendo divieti più specifici oltre a quelli per 18 e 14 anni, così come già attuato in altri paesi».
Immediata la replica del ministro Bondi, che "si riserva una verifica sul film e di adottare "provvedimenti necessari per tutelare i bambini". Il ministero, secondo quanto si legge in una nota in merito alla questione riguardante il film fa inoltre presente che "il parere della Commissione per la revisione cinematografica, che, nel caso, ha ritenuto di non prevedere divieti, secondo le norme vigenti è vincolante per l'Amministrazione". Altra questione, continua la nota, "è quella dell'adeguatezza della normativa attuale in materia di censura cinematografica, ma, su tale tema il ministro ha già da tempo predisposto un'organica riforma che attende la condivisione degli altri ministeri competenti".
Il trailer del film:
A LEGGERE SEMBRA UN FILM TERRIFICANTE, MA LO E’ DAVVERO?
CHI L’AVESSE VISTO PUO’ DARE UN GIUDIZIO.
IL FILM AVREBBE CREATO NOTEVOLI ATTACCHI DI PANICO TRA I GIOVANI:
I casi accertati di attacchi di panico e gli altri effetti psicologici registrati nei minorenni, legati alla visione della pellicola, dimostrano chiaramente l'esigenza di vietarne la visione ad un pubblico di età INFERIORE AI 18 ANNI.