di Anonimo
Un possibile, o probabile, sostituto di Paragone alla direzione del quotidiano del Carroccio
Ormai Paragone non smentisce più le voci di corridoio. Il suo passaggio a Libero sembra già cosa fatta, con il placet di Bossi.
L'operazione, oltre che un'opportunità professionale per il "diretur", è soprattutto una furbata da parte di Feltri, che in questo modo può puntare a rosicchiare un'altra fettina di lettori per il suo quotidiano, uno dei pochi che continua a registrare il segno + nelle vendite.
Intanto continuano a circolare ipotesi, più o meno fondate, sul prossimo direttore del quotidiano del Carroccio.
Dalle ultime indiscrezioni sembra che la saga dei Roberti possa far registrare una nuova puntata. Dopo Roberto Castelli, Roberto Calderoli e Roberto Maroni, la Lega si affiderebbe a un altro Roberto per risollevare le sorti del proprio giornale lasciato orfano da Paragone.
Il Roberto in questione è Roberto Fiorentini, attuale direttore di Telepadania.
Quarantadue anni, di Cremona, professionista dal 1996, Fiorentini si è distinto per le inchieste coraggiose condotte su vari quotidiani locali oltre che su Libero e La Padania. Negli anni si è specializzato sul delicato tema del terrorismo islamico, ricevendo anche minacce di morte. Ha maturato anche una grande esperienza in televisione, fino a ottenere, il 2 maggio di quest'anno, l'incarico di direttore di Telepadania.
Autore di libri, vincitore di un premio giornalistico per un documentario, Fiorentini potrebbe essere l'uomo giusto al posto giusto. Sempre che Bossi decida di premiarlo. Perché è chiaro infatti che a decidere, sempre e comunque, anche al di sopra di ogni logica editoriale, è il "lìder maximo".
Dalla sua Fiorentini ha il pregio di essere perfettamente in linea con le idee del Carroccio, aver conquistato, sul campo, i galloni di potenziale vittima dell'integralismo islamico, aver ripulito e rilanciato, dal punto di vista giornalistico, i servizi di Telepadania, sprofondata nell'ondata ultra xenofoba da "Bar sport" ai tempi di Max Ferrari, il precedente direttore rimosso dopo le elezioni. Inoltre è uno che sa stare in televisione. Certo, non avrà il sorrisone ammiccante da scugnizzo trapiantato a Varese di Paragone ma con la comunicazione ci sa fare eccome.
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