Stupri: corteo su tacchi a spillo
A Johannesburg in un anno 55 mila casi di violenze
(ANSA) - JOHANNESBURG, 25 NOV - Circa mille donne hanno sfilato per le strade di Johannesburg su altissimi tacchi a spillo per denunciare le violenze. Secondo le statistiche locali, ci sono stati gia' 55.000 casi di stupro quest'anno. Anche il comitato contro la tortura delle Nazioni Unite ha espresso la sua preoccupazione questa settimana per gli atti di violenza contro le donne e i bambini in Sudafrica. Denunciati in particolare gli stupri e la violenza domestica.

Ecco come questo ennesimo dato sconcertante che ci mostra il vero volto del paradiso promessoci dai sostenitori della società multirazziale, che fanno del Sudafrica del dopo apartheid il loro simbolo. La multietnica "rainbow nation", dipinta da tanti come un paradiso uscito dall'oscurità del regime di apartheid, è un territorio dove il crimine e il degrado regnano sovrani, un paese scivolato nel baratro del sottosviluppo irriconoscibile rispetto alla nazione civile di appena una ventina di anni fa. Inutile anche dire come moltissimi dei casi di stupro siano ai danni della minoranza bianca, vittima di violenze e soprusi nel silenzio generale. Ricordiamo anche che in Sud Africa per moltissime donne subire uno stupro significa contrarre l'AIDS, dato l'altissimo tasso di diffusione di quella malattia (21,5% della popolazione adulta). Oggi tocca al Sud Africa, inevitabilmente enormemente più svantaggiato vista la sua collocazione geografica e la sua storia, subire le conseguenze del modello di civiltà che ci viene imposto dall'alto, ma quanti anni ancora dovremo aspettare prima che le metropoli europee si trasformino in giungle urbane al pari di Johannesburg o Città del Capo?