Sicurezza/ T.Grasso: Grave passo indietro,colpa anche opposizione
di Apcom
Ma ho fiducia in Maroni e Mantovano
Roma, 30 apr. (Apcom) - "Stupisce che da un lato Confindustria dica certe cose e si dica favorevole a questa proposta, che come Fai abbiamo lanciato anni fa, e dall'altra l'associazione costruttori, che fa parte di Confindustria, dica un'altra cosa". Così Tano Grasso, presidente onorario della federazione antiracket italiana, in una intervista all'Agenzia radiofonica Econews, sulla cancellazione dell'obbligo di denuncia del pizzo da parte degli imprenditori, scomparso dal ddl sicurezza. Alla domanda sul perché il settore edile reagisca così, Grasso ha risposto: "Non mi faccia rispondere che potrei essere cattivo. Mi limito a rilevare che probabilmente ancora nel mondo dell'imprenditoria edile prevale l'idea che la lotta al racket non sia un problema che riguardi in prima istanza proprio gli imprenditori. C'è, in quel settore, una permeabilità maggiore. Dispiace, questa norma per loro era una grande occasione. Il mondo delle imprese edili, dopo il caso dell'Aquila, è a pezzi. Era un'occasione per recuperare credibilità". Grasso interviene anche sui rischi di un doppio binario: "Non c'è dubbio, questi atteggiamenti dentro il mondo imprenditoriale rendono più difficile la vita di chi vuole fare impresa senza la mafia. La ragione vera di questa norma è che oggi denunciare è molto più facile rispetto a 20 anni fa. Libero Grassi era solo quando denunciava, oggi con le associazioni antiracket ci sono centinaia di imprenditori che denunciano. Chi paga il pizzo, il primo danno lo fa agli altri colleghi imprenditori che denunciano". "Se l'opposizione fosse stata presente in commissione - ha concluso Grasso - sarebbe stato bocciato quell'emendamento. Ho messo in conto delle difficoltà. Ma ho fiducia in Maroni e Mantovano. Su questa proposta c'era quasi unanimità al Senato, si dava con questa norma un segnale forte. Adesso si torna indietro".
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Sicurezza, Pizzo - Sgobio: "La mafia si sta fregando le mani dalla gioia"
Ufficio Stampa
"La mafia si sta fregando le mani dalla gioia. La cancellazione dell'obbligo di denuncia del pizzo da parte degli imprenditori, escluso dal Ddl sicurezza, senza che l'opposizione battesse ciglio, è una regalia alle organizzazioni criminali. La vergognosa decisione lascia andare intere zone del Meridione sotto il loro controllo. Con questo governo, ogni giorno ha la sua pena: non c'è mai fine al peggio. Il tutto nel giorno in cui si ricorda Pio La Torre ammazzato dalla mafia. Bel modo di onorarlo! Chi di dovere si vergogni ed eviti questa nefandezza". E' quanto afferma Pino Sgobio, responsabile Mezzogiorno del PdCI.
http://www.comunisti-italiani.it/mod...ticle&sid=5548
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