Il premier a Tunisi parla del ritiro delle truppe da Nassiriya
Il ministro della Difesa Martino: "Tempi e modi stabiliti entro gennaio"
Berlusconi: "Italiani via dall'Iraq entro dicembre del prossimo anno"
ROMA - Berlusconi a Tunisi annuncia: "I soldati lasceranno l'Iraq entro il 2006. Ne abbiamo già parlato con gli alleati". E il ministro della Difesa Antonio Martino qualche ora dopo ha precisato: "Tempi e modi della progressiva riduzione delle forze in Iraq saranno delineati entro il prossimo gennaio 2006". "Il graduale rientro dei soldati - ha assicurato Martino - non comporterà comunque una rinuncia italiana agli impegni presi con gli alleati e con il Governo iracheno".
Berlusconi è a Tunisi per incontrare il presidente Ben Ali. Incontrando i giornalisti, il presidente del Consiglio ha detto: "La posizione del governo è sempre la stessa per quanto riguarda la situazione irachena. Non abbiamo partecipato alla guerra; siamo intervenuti in una missione di pace con un contingente di pace a seguito della risoluzione dell'Onu che ha invitato i paesi ad inviare contingenti per dare aiuto ai popoli e assicurare l'ordine pubblico in modo da creare le condizioni per l'instaurazione della democrazia. Lo abbiamo fatto con 34 paesi. Ora i paesi sono 29. Siamo il terzo paese con numero di presenze; abbiamo ridotto del 10% la presenza nelle scorse settimane e abbiamo in programma una riduzione della nostra presenza che si attuerà via via che il governo iracheno disporrà di proprie forze dell'ordine in modo da sostituire i nostri militari nelle loro funzioni".
Ulteriori elementi sulla questione sono stati forniti dal sottosegretario alla Difesa Filippo Berselli. Parlando da Nassiriya, dove ha incontrato il nostro contingente e il governatore di Nassiriya, il rappresentante del governo ha spiegato: "Gli iracheni hanno ribadito la loro raccomandazione a non abbandonare l'Iraq, ma questo non accadrà. Se la situazione locale continuerà ad evolversi positivamente - ha concluso Berselli - dopo il mese di giugno dell'anno prossimo è ipotizzabile il ritiro del contingente. In questi mesi il rientro sarà graduale, l'anno prossimo la situazione potrebbe sbloccarsi definitivamente. I militari italiani stanno svolgendo un ottimo lavoro, la situazione a Nassiriya e dintorni è buona ed assolutamente non paragonabile a quella attuale di Bagdad".
(22 novembre 2005)
http://www.repubblica.it/2005/j/sezi...trogiugno.html