Un gruppo di manifestanti voleva entrare nell'Aula Magna dove
il presidente si trovava per l'inaugurazione dell'anno accademico
Napolitano all'Università di Napoli
Scontri tra polizia e studenti
Il capo dello Stato: "Lascio la città con speranza rafforzata di riscatto"
NAPOLI - Momenti di tensione fuori dall'Università "Federico II", dove il capo dello Stato Giorgio Napolitano stava assistendo all'inaugurazione dell'anno accademico. Una cinquantina di studenti aderenti a collettivi di sinistra ha tentato di portare la protesta nell'Aula magna, per manifestare contro la privatizzazione dell'università.
Un tentativo impedito dalla polizia. Inevitabile il contatto con i ragazzi che sostengono di essere stati anche presi a calci e gli agenti che spiegano di aver semplicemente impedito l'ingresso ai manifestanti e parlano di due poliziotti contusi. A scatenare il contatto il tentativo di otto manifestanti di scavalcare una transenna per entrare nell'aula magna e consegnare un documento al ministro della Ricerca Fabio Mussi.
I manifestanti hanno poi contestato la delegazione del sindacato studentesco che è entrata nell'ateneo dove ha mostrato uno striscione con la scritta "Rilanciamo l'università pubblica" e una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica.
Un fuoriprogramma che non ha turbato Napolitano che lasciando Napoli, al termine dei 4 giorni di visita, parla di "motivi rafforzati di speranza e di fiducia" nel riscatto della città.
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Vergognoso. Picchiare giovani studenti che volevano consegnare un messaggio al ministro Mussi.