E' tutto molto semplice, caro Maccaflà.
L' Itaglia- dove si è smarrita la Patria- è spaccata in due:
da una parte la destra, che rappresenta i padroncini del nord e del sud con i loro sottoposti; i commercianti, gli artigiani, i liberi professionisti, molti dei giovani;
dall' altra la sinistra che rappresenta essenzialmente le grandi banche d' affari internazionali (di cui Padoa-Schioppa, Prodi, Draghi, Monti sono stati e torneranno ad essere in futuro consulenti) e la grande industria (Fiat, per intenderci), ma che ha bisogno, com' è ovvio, di una base elettorale e la trova negli statali, nei parastatali, negli operai della grande industria.
Ora a mio avviso, Maccaflà, lo snodo politico essenziale sta tutto qui, se la sinista vuole rimanere al potere. Essa ha infatti promesso agli statali, ai parastatali e agli operai grandindustriali significativi aumenti in busta paga grazie alla "rimodulazione delle aliquote IRPEF".
Tutti quelli lì stanno dunque aspettando gennaio, massimo febbraio, per vedere quanti euri in più si ritrovano effettivamente in mano. Ma cominciano ad insospettirsi perchè vedono che di rinnovo dei contratti non se ne parla e si stanno chiedendo: non è che questi con la scusa che hanno rimodulato l' IRPEF non fanno più i contratti fino al 2011 e ci fottono il TFR ?
Quindi, Maccaflà, io non mi scompiscerei tanto dalle risate, perchè siamo appesi a un filo, nel senso che se lo statale, il parastatale e l' operaio grandindustriale si incazzano e non votano più Ulivi e Rifondazioni, vedi che fine fa la sinistra itagliana per l' eternità...
"minchia che ridere" vai allo zelig!!
e chi te l'ha detto? io non sono daccordo! se l'avessimo avuto avremmo preso più voti di ciccio cucuzzaNoi di spazio ne abbiamo e ne abbiamo avuto molto più di quanto ce ne servisse. Il problema non è mai stato lo spazio .
noi repubblicani unitiA proposito: noi chi?
i giovani per il centro sinistra alle ultime elezioni strozzi si aggiorni
Quella sinistra già di lotta e di governo, strampalata, è diventata con il passare degli anni liberista e solo di governo e il sindacalismo è degradato in un ruolo di pompiere di un governo asservito al potere finanziario, che non ha nemmeno più un volto preciso ma è presenza indistinta che opera dai salotti finanziari usurai di tutto il mondo.
Epifani, Angeletti e tutti i sodali del Palazzo dovrebbero capire che le loro bugie sono state scoperte vuoi dai lavoratori (vedi operai fischianti in Fiat) vuoi dai giovani stanchi di essere trattati come buoi da trascinare alle urne per essere traditi il giorno dopo con la complicità dei sindacati felloni.