La Cdl ieri in piazza contro il 'regime' ROMA - Sfila il centrodestra a Roma, quello della base. Nazional-popolare, colorato, goliardico e anche irriverente. Senza doppio petto ma in jeans, slogan duri e tanta voglia di rivincita. E' l'elettorato di Berlusconi, Fini, Bossi.
Poco avvezzo alla piazza ma che si sorprende per la propria capacità di mobilitazione. E si ritrova oggi a Roma con sguardi complici, con le bandiere in mano, gridando slogan e si compiace di trovare la rima, quella giusta, aggressiva.
Più di due milioni secondo gli organizzatori, 700mila secondo le forze dell'ordine: comunque in tantissimi, abbastanza da riempire la grande piazza San Giovanni e sfatare una volta per tutte il mito della piazza 'rossa' per eccellenza, quella della festa del primo maggio e delle lotte sindacali.
Chi è sceso in piazza le manifestazioni, forse, le aveva viste fino a oggi solo in televisione. Per questo il corteo è disordinato e "perde la testa". Tutti hanno fretta di raggiungere piazza San Giovanni e di ascoltare lui, il leader indiscusso della giornata, Silvio, come lo chiamano, quasi fosse
un amico o un parente. C'é anche un elicottero che trascinando uno striscione toglie ogni dubbio: "Silvio ci manchi". "Meno
male...", sorride il Cavaliere guardandolo.
Slogan goliardici hanno accompagnato i tre cortei, quelli partiti da Colli Albani, Circo Massimo e quello di piazza della Repubblica, in una sorta di carnevale itinerante. Ma si vedono anche saluti romani e si sente 'Boia chi molla'. Ed un "Roma Cristiana mai musulmana" targato Lega che azzarda anche "Abbasso il terun" davanti a un gruppo di militanti napoletani che rispondono con uno sfottò. Insomma ognuno ci mette la sua
anima.
Fra la stragrande maggioranza di bandiere di Forza Italia e An, tante quelle della Lega, e ce n'é una che spicca per la sua diversità e le polemiche degli ultimi giorni: quella dell'Udc. A sorreggerla, fiero, Pietro, 63 anni e una vita da militante a Rocca di Cave, in provincia di Roma: "Se avessi potuto sarei andato a Palermo, ma visto che non me lo posso permettere manifesterò qui a Roma".
E visto che ci sono i giovanissimi militanti Cdl fanno incetta di bandiere dell'Unione monarchica italiana: i nostalgici, tutti di una certa età, sorpresi dalla richiesta, gliele regalano.
Le trovate non mancano e il popolo della Cdl si scopre anche ironico: c'è il carro allegorico con la caricatura di D'Alema su una biga trascinata da due asini, veri, sui quali siedono le caricature del ministro Padoa-Schioppa e del segretario Ds Piero Fassino. A guidare il tutto un Prodi-Pinocchio. A Colli Albani sfila il corteo funebre, con tanto di bara, del governo del Professore. Il premier è dipinto anche come "Prodin Hood" e
c'é chi si è inventato la lotteria "fiscale" "Gratta e Perdi: vinci fino a diecimila euro di tasse". E per "Silvio" o "Mr. Berlusconi" sono giunti anche da Philadelphia, Londra, Liegi, Istanbul, Monaco, Bruxelles, Manchester, Saabrucker, gli italiani che vivono all'estero.
Prima del previsto, il popolo della Cdl arriva in piazza San Giovanni, stracolma con la folla che invade il sagrato e poi l'area stampa. Ad attendere i manifestanti l'orchestra di Demo Morselli, "dieci anni in Mediaset", che ha cantato dal vivo un mix di dance anni '80 trasformando la piazza in una discoteca a cielo aperto. Un omaggio dall'azienda di famiglia a chi è venuto fino a Roma per "lui", Silvio.
L'attesa poi finisce e arrivano i tre leader, ma il più amato è l'ex premier. "E' qui per noi anche se è stato male", grida più di un manifestante. "Grazie per essere venuto", urla un altro. Sotto le transenne c'é ressa, qualcuno sviene. Ma quando Berlusconi parla c'é, magicamente, silenzio. Del resto i più sono qui per lui. Quasi un re taumaturgo. Sicuramente il loro leader.
BERLUSCONI: VOGLIAMO L'ITALIA DELLA LIBERTA'
''Noi vogliamo tornare al piu' presto al governo dell'Italia per finire il lavoro che abbiamo fatto bene per 5 anni. Noi vogliamo l'Italia della liberta'. Viva l'Italia, viva la liberta' ''. Con queste parole il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha chiuso il suo intervento sul palco di piazza San Giovanni.
''Noi abbiamo lavorato insieme per lo stesso futuro di liberta'. Noi qui siamo gia' il partito unitario, il partito della liberta''' aveva detto in precedenza. ''Chiediamo, pretendiamo, esigiamo il riconteggio di tutte le schede elettorali''. Berlusconi aggiunge: ''Le loro scuse sono ignobili, false e grottesche. Ci accusano di aver tentato un colpo di Stato e di avere fatto dei brogli. Li hanno fatti loro ed e' storicamente provato che hanno insegnato a farli ai propri militanti''.
''Nella nostra concezione, prima vengono gli elettori, le donne, gli uomini e solo dopo i partiti e i loro leader: la nostra idea dei partiti e' quella che nascono dai cittadini legati ai valori: e' il popolo che sceglie il leader non i leader che scelgono il popolo'' ha detto ancora il presidente di Forza Italia.
FINI: COME DIECI ANNI FA RIPARTE DA QUI LA RISCOSSA
''Qui, come dieci anni fa, ricomincia la riscossa. Come dieci anni fa ribadiamo che la Cdl e' destinata a vincere e a dimostrare che la sinistra sara' battuta, ne siamo certi''. Cosi' il presidente di An Gianfranco Fini ha chiuso il suo intervento.
BOSSI A NAPOLITANO, LA GENTE VUOL TORNARE AL VOTO
''Lo dico al nostro caro presidente Napolitano. La gente vuole andare a votare. Questo governo delegittimato deve andare a casa. E' un governo vergognoso e insopportabile''. Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi circondato sul palco da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini.
PRODI: NON SONO PREOCCUPATO
''Credo che le manifestazioni siano parte integrante della democrazia quindi non ci trovo nulla di strano e nulla di particolare. Sono parte del sistema democratico''. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, rientrato a Bologna insieme alla moglie Flavia, ha commentato cosi', conversando con i cronisti, la manifestazione della Casa delle Liberta' in corso di svolgimento a Roma. In mattinata Prodi aveva detto di non essere preoccupato e ha ribadito questo suo stato d'animo, rispondendo seccamente ''No'' quando un cronista gli ha chiesto se seguira' la manifestazione in televisione. Da Prodi anche una battuta sulla divisione della Cdl. Cosa ne pensa il premier del fatto che l'Udc sia a Palermo? ''Anche questo - ha detto Prodi - fa parte del sistema democratico''.
MARINI: MANIFESTAZIONE ROMA? LA GUARDO CON RISPETTO
"Non è nulla di straordinario o di allarmante, sono gli strumenti della democrazia". Lo ha detto il presidente del Senato Franco Marini. "La partecipazione popolare - ha aggiunto Marini - a manifestazioni di consenso o protesta è il sale della democrazia. Anche per la mia storia personale, ho partecipato più giovane a qualche manifestazione, perciò guardo anche a questa con rispetto. E' una parte del Paese che vuol far valere le proprie idee". "L'augurio - ha concluso Marini - è che si svolga tutto con grande tranquillità e che emergano le posizioni di una parte
del Paese".
BERTINOTTI, MANIFESTAZIONI SEMPRE ATTO DEMOCRAZIA
"Per il presidente della Camera tutte le manifestazioni sono un atto di una democrazia che vive anche della piazza". Lo affferma Fausto Bertinotti riferendosi alle manifestazioni della Cdl contro la Finanziaria. "Che la piazza venga agita - spiega, a margine di un corteo dei lavoratori della Volkswagen che protestano a Bruxelles contro circa 4mila licenziamenti annunciati in Belgio dalla casa automobilistica - è un elemento sempre da considerare nell'ambito democratico chiunque la agisca, specie quando è di massa". E, a chi osserva che Berlusconi sostiene che quella di oggi é una manifestazione contro il governo delle tasse, Bertinotti ribatte: "Io non faccio parte del governo. Ma se un governo facesse pagare le tasse a chi le evade farebbe una cosa buona".
FASSINO: A ROMA MANIFESTAZIONE SENZA PIATTAFORMA
Ad avviso del segretario dei Ds, Piero Fassino, e' ''un esito prevedibile e scontato'' che in piazza ci fosse molta gente portata dalla Cdl ma quella di Roma ''resta una manifestazione senza piattaforma, indetta sostanzialmente per dire no al centrosinistra''. ''Un esito prevedibile e scontato che ci fosse tanta gente - ha risposto Fassino alle domande dei cronisti prima della sua partenza dall'aeroporto di Linate -. E' una buona cosa quando la gente partecipa alla vita politica, la democrazia e' certo piu' ricca''. ''Resta una manifestazione senza piattaforma - ha aggiunto - indetta, sostanzialmente, per dire no al centrosinistra. Naturalmente, dire no e' legittimo, ma sarebbe utile anche sapere come il centrodestra vorrebbe governare l'Italia, visto che l'ha governata per cinque anni e ci ha consegnato una eredita' particolarmente critica, deludente. Certamente non credo che Tremonti e Berlusconi possano dire agli italiani di voler governare l'Italia come l'hanno governata, perche' gli italiani con il loro voto hanno dimostrato di non apprezzare quel governo''. ''Come lo vorrebbero governare? - ha proseguito - questo non l'hanno detto e mi pare che sia stata una manifestazione di orgoglio, di partito o di schieramento per rassicurare gli elettori militanti, non ancora una manifestazione di alternativa''.
D'ALEMA: BERLUSCONI RISPARMI IL FIATO
''Verificheremo con i dati della questura, certamente si e' trattato di una grande manifestazione come e' naturale in un paese democratico''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, commentando la manifestazione della Cdl a Roma aggiungendo anche: ''Ho un grande rispetto per chi manifesta e chi protesta pero' in questo caso di proposte non ne ho lette sulle agenzie. Vorra' dire che leggero il testo integrale''. D'
Alema ha quindi aggiunto: ''anche durante il governo Berlusconi c'e' stato un ciclo di manifestazioni contro il governo, non e' questo il problema. Se potessi dare un consiglio a Berlusconi gli direi: e' partito come se dovesse fare i cento metri ma questa gara e' una maratona quindi risparmi il fiato perche' noi intendiamo governare cinque anni, dimostrare che una Finanziaria che ha anche suscitato nel Paese perplessita' e dubbi invece non impoverira' nessuno''. E ha spiegato: ''Cosa di cui gli italiani si renderanno conto a partire da gennaio quando il polverone della propaganda sara' sceso e la gente vedra' nella busta paga che nessuno e' stato derubato''. Quindi, sempre a proposito della Finanziaria, ha spiegato: ''siamo convinti che aiutera' il paese a tornare a crescere e a produrre ricchezza. Poi verificheremo negli anni se questa Finanziaria e' stata giusta o sbagliata''. Secondo il ministro degli Esteri la manifestazione della Casa delle Liberta' non puo' rappresentare una spallata per il governo: ''giudicheremo tra quattro anni e mezzo qual e' l'umore del Paese, adesso pigliamocela con calma perche' sara' una vicenda lunga. I governi democratici hanno diritto quando prendono delle misure magari impopolari di avere il tempo di dimostrare che quelle misure producono effetti positivi''. Dopo aver ribadito che dalla manifestazione non sono emerse proposte e che al contrario il paese per essere governato ne ha bisogno, D'Alema
ha aggiunto: ''l'unica cosa su cui Berlusconi dovrebbe dire la verita' e' che lui ha ereditato un paese in cui il debito pubblico stava calando da molti anni e invece quando e' andato via era risalito. Questi sono i numeri le altre sono chiacchiere''.
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