L’aggressione quotidiana
E' successo ancora. Dal centro alla periferia non passa giorno in cui in città non avvenga una nuova aggressione. Dopo i due ragazzi pestati sabato scorso tra piazza San Carlo e via Po, la studentessa aggredita all’uscita del parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio, venerdì sera, e l’avvocato picchiato in piazza Bernini, ieri pomeriggio è toccato a un commerciante di ortofrutta, in via San Francesco da Paola 14/h. Sergio Menini, 59 anni, era solo in negozio quando, poco dopo le 16, due giovani - probabilmente un italiano e un nordafricano, - hanno preso da uno scaffale due bottiglie di birra Moretti e le hanno posate sul bancone della cassa. Nessuna minaccia, nessun avvertimento, nessuna richiesta di soldi: prima le botte. Uno dei due rapinatori ha afferrato la Moretti e l’ha spaccata in testa a Sergio Menini. Non si aspettava sicuramente una reazione. Il commerciante ha afferrato un coltello da cucina e, ormai accecato dal sangue che gli colava sulla fronte, l’ha scagliato in direzione dei due aggressori. Non ha colpito nessuno, ma la risposta alla bottigliata ha spaventato i rapinatori, che sono fuggiti. Sergio Melini è corso in strada ed è stato soccorso da altri negozianti che hanno chiamato il 118 e i carabinieri. Ieri sera in via San Francesco da Paola sono rimasti i figli Fabio e Marika, increduli, ad abbassare le serrande: «E poi sostengono ancora che Torino è una città sicura - dice Marika -. Abbiamo paura, non siamo al sicuro da nessuna parte, ormai». Dall’altra parte della città, a Madonna di Campagna, le parole che si pronunciano sono uguali: «coprifuoco», «violenza », «paura». In una delle zone dello spaccio, vicino a via Stradella, l’altra notte un gruppo di pusher ha aggredito quattro guardie giurate fuori servizio perché avrebbero rifiutato l’offerta di cocaina. Secondo il racconto dei vigilantes i giovani sarebbero stati circondati improvvisamente da una ventina di africani e bersagliati da un fitto lancio di sassi. Sul posto sono intervenute dodici volanti del 113 e dei commissariati Madonna di Campagna e San Donato. Circondata la zona sono state fermate quattordici persone, immigrati dell’Africa centrale, tutti senza permesso di soggiorno e giovanissimi, con età tra i 18 e i 20 anni.
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