Ogni volta che leggo critiche da "destra" (con la destra italiana le virgolette sono d'obbligo) alla finanziaria queste cominciano sempre con una stupudaggine ideologica ("La sinistra vuole i cittadini al servizio dello stato. La destra, invece, il contrario") in plateale contraddizione coi fatti e finiscono regolarmente cercando di prendere a pesci in faccia i fatti stessi, cioè ignorando sistematicamente che una manovra finanziaria in una condizione di deficit di bilancio crescente (la situazione opposta a quella lasciata nel 2001 dal csx) comporta la conseguenza inevitabile (se non si è degli irresponsabili) che la redistribuzione, anche di valore, quindi attraverso i servizi il che comporta un'aumento della capacità di spesa dei soggetti interessati a prescindere da quanto gli resta in tasca, e non solo in sgravi, non può essere pari al prelievo dai redditi maggiori, visto che una parte di quel prelievo deve servire a ridurre anche tendenzialmente sia il deficit che il debito.
Insomma per quante critiche si possano fare alla finanziaria del csx questa è fondata sui fatti, quindi è appunto non ideologica ed ha al suo centro il cittadino) mentre la "destra" italiana la critica a dispetto dei fatti esprimendo quindi una critica ideologica e mettendo infatti al centro il "popolo", categoria ideologica per eccellenza, e peggio per i fatti e i cittadini che all'ideologia dovrebbero adattarsi.