Furio Colombo Sballa a Ballarò

[Mantide]

La Puntata di Ballarò che doveva sancire,nelle speranze della Sinistra nostrana,la rottura definitiva tra la CDL e l'UDC si risolve in un nulla di fatto.
Tremonti,Casini,Furio Colombo,Franceschini e Giordano (con la partecipazione telefonica di Silvio Berlusconi) mettono in scena una trasmissione che si risove ed ha il momento topico nel brevissimo chiarimento tra Casini e Berlusconi che ridimensiona e di molto la "crisi" del Centro-Destra...nulla di fatto anche per un altro motivo : l'irruente Furio Colombo nella sua solita e noiosissima foga antiberlusconiana non fa altro che avvicinare Tremonti e Casini vanificando i sottili tentativi di Franceschini e Floris di far emergere,invece,i motivi di contrasto.Risultato : tutto da rifare,oggi si è capito benissimo che Casini sta facendo una proposta seria ma che altrettanto seriamente un Casini nell'Unione o stampella di Prodi è un'ipotesi lontana.
Registro anche che,in ben due occasioni,Pierferdinando Casini abbia ammesso che uno degli scopi della sua manovra è proprio quello di intercettare i voti degli scontenti dell'Unione...come su questo Forum si è intuito da tempo.

[Mantide]

Berlusconi: non ho fatto ultimatum
Leader FI telefona a Ballaro', Casini: 'mi fa piacere'
(ANSA) - ROMA, 5 dic - Berlusconi ha telefonato questa sera alla trasmissione 'Ballaro' per precisare le sue dichiarazioni su Casini dopo i cortei della Cdl. "Mi sono state attribuite parole non pronunciate", ha detto il leader di Forza Italia, sottolineando che con la battuta sul 'vitello grasso' non intendeva né porre ultimatum né fare minacce. "Questa telefonata mi fa piacere, perche' quella frase non l'avevo gradita".

[Kobra]

Il clisterone lungo così sta facendo effetto, il casinaro si sta purgando e spera gli resti qualche fettina di vitello.

[Repubblica]

La parola Ridimensionare non era adatta alla serata...

Alla domanda, a Casini, se preferisse come ministro dell'economia Tremonti o Padoa-Schioppa, ha preferito non rispondere..

[Forza]

Ma il mastellone invece avrebbe già alzato le orecchie, anche se per il momento la poltrona che ha sotto il culo se la tiene molto cara, quel movimentato idealista è molto più scomodo che il nostro casini, certamente non vede l'ora di scrollarsi di dosso di pietra e compagnia brutta, quindi voi del csx state molto attenti che uno così nelle proprie file non lo vorrebbe nessuno e meno male per un pelo non lo abbiamo preso, meno male.........

[BOY74]

La parola Ridimensionare non era adatta alla serata...

Alla domanda, a Casini, se preferisse come ministro dell'economia Tremonti o Padoa-Schioppa, ha preferito non rispondere..

Vedo che continui a fare il fan di Casini,nel caso non l'avessi capito,avete molto più da temere da lui che da Berlusconi.
Casini può agganciare i centristi dell'Unione,Berlusconi molto meno.
Quanto a Furio Colombo è un personaggio vomitevole, non per le sue idee politiche ma proprio per il suo modo di fare.
Io me lo ricordo intervistare Craxi,quando questo era potente ,tutto cermonioso...poi quando è caduto in disgrazia s'è messo con i giustizialisti.
Spregevole.

[Mantide]

Concordo su Colombo e su Casini che stasera ha dimostrato abbastanza chiaramente che non è un problema per FI ma per la margherita o l'Udeur e può essere un punto di riferimento per gli indecisi o per i delusi da Prodi...AUGURI sinceri!!!

[BOY74]

Uhm..Casini vuole agganciare i margheritini ma non per portarli nella CdL,dove del resto loro difficilmente andrebbero,lui vuole creare un nuovo centro alternativo alla sinistra e per far questo gli servono due cose.

1) Un sistema elettorale alla tedesca e anche stasera,nel pezzetto di trasmissione che ho visto, lo ha richiesto.

2) L'uscita di scena di Berlusconi e la caduta di Prodi,le due cose vanno in simultanea perchè se va via Berlusconi,il giorno dopo il governo Prodi è finito.

Il punto 1 è ottenibile, il 2 è molto difficile, ma Berlusconi dovrebbe avere l'intelligenza di capire che se la sinistra serra le fila(e niente meno della lotta contro l'odiato cavaliere gliele fa serrare) e va avanti 5 anni, sarà impensabile per lui candidarsi.
Già se andiamo oltre le europee del 2009(e io dico che ci andremo) per Berlusconi candidato premier il tempo sarà scaduto.
Si cerchi un nuovo leader e si tolga il collante antiberlusconiano al governo.

[Malik]

Vedo che continui a fare il fan di Casini,nel caso non l'avessi capito,avete molto più da temere da lui che da Berlusconi.
Casini può agganciare i centristi dell'Unione,Berlusconi molto meno.
Quanto a Furio Colombo è un personaggio vomitevole, non per le sue idee politiche ma proprio per il suo modo di fare.
Io me lo ricordo intervistare Craxi,quando questo era potente ,tutto cermonioso...poi quando è caduto in disgrazia s'è messo con i giustizialisti.
Spregevole.

Concordo e aggiungo...


Era il servo di Agnelli.

[Mantide]

Botta e risposta sul «vitello grasso». Giovanardi: non la penso come
l'ex presidente della Camera
Berlusconi-Casini, sorpresa in tv
«La mia non era una minaccia»
Ballarò, la replica del leader centrista: mi fa piacere, ma i problemi restano

ROMA — Il colpo di scena arriva alle dieci di sera. E si materializza con una telefonata in diretta a Ballarò. A differenza di Michele Santoro, Giovanni Floris fa intervenire Silvio Berlusconi, che appena arrivato a Roma aveva comunicato alle agenzie che correva a casa a «vedere la trasmissione». E che, guardando il dibattito pacato ma dai toni fermi e le logiche alternative tra Pier Ferdinando Casini e Giulio Tremonti — l'uno a contestare l'idea di partito unico e di piazza come arma spendibile dal popolo moderato, l'altro a rilanciare la federazione del centrodestra e a difendere il moderatismo del popolo di San Giovanni — è colto da una voglia irrefrenabile di fare una precisazione.

RICHIAMI — Il leader dell'Udc, ribadendo tutti i punti di dissenso con gli alleati, si era infatti appena lamentato per la frase pronunciata domenica da Berlusconi: «Ha detto che avrebbe ammazzato un vitello grasso per il mio ritorno, ma che dovevo sbrigarmi. Beh, io questi richiami padronali non li accetto da nessuno. Li faccia agli altri, non a me». È andata proprio così? Il Cavaliere non ci sta: «Intervengo solo perché mi sono state attribuite parole non pronunciate. Ho detto solo — spiega con voce scherzosa e tono suadente — che speravo che Casini facesse in fretta, sennò il vitello grasso se lo mangiava qualcun altro. Da parte mia non c'è stata nessuna ingiunzione, nessun imperativo categorico. In cinque anni di governo, Casini lo sa, non è mai venuta da me una imposizione agli alleati. Fare minacce è fuori dalla mia abitudine». Poi, sempre con aria allegra, l'ex premier mostra di non avere alcuna voglia di rompere: «Casini è all'opposizione di questo governo, noi continuiamo a ingrassare il vitello senza alcun termine. Certo — risata — lo ripeto, speriamo non se lo mangi nessuno...». Casini apprezza la precisazione («Mi fa piacere»), ma non si muove da dov'è: «I problemi politici restano».

FINI — E in effetti, anche ieri è stata una giornata difficile nel centrodestra, che ha confermato Berlusconi nel suo umore: rammarico per una polemica che sta oscurando il grande successo della manifestazione di San Giovanni, incomprensione per la posizione di Casini, ma consapevolezza che, al momento, nessuno strappo definitivo è stato compiuto e comunque, fino alle amministrative, c'è tempo per ricucire. O per passare alla controffensiva. Sì perché Casini passi indietro non ne fa. Con Gianfranco Fini i rapporti restano tesi: «Il caso Udc? Parliamo di cose serie... La Cdl c'è eccome, e si fa sentire, come dimostra San Giovanni», dice il leader di An. Laconico Casini: «Non polemizzo con Fini». Ma soprattutto, restano distanze sostanziali. L'ex presidente della Camera rivendica la sua assenza alla manifestazione: «Come avrei potuto essere lì? Lì c'era gente che voleva incoronare Berlusconi. Con quale coerenza potevo presentarmi? Il compito che io ho non è di andare a sculettare o scimmiottare in piazza dietro a Berlusconi in una piazza che ha chiaramente un'impronta». E a Tremonti che gli ricorda i punti comuni dell'opposizione, che puntualizza come «nessuno ha il monopolio del moderatismo, i moderati sono anche con noi» e gli indica la strada percorribile, la «federazione dei partiti del centrodestra», il leader Udc replica nettamente: «Io ritengo che il partito unico, la federazione, sia un cammino che può interessare FI, la Lega, An. Noi vogliamo creare un centro, non un terzo polo». Sarà guerra, dunque? Berlusconi usa toni soavi, Casini comunque mostra di non essere spaventato: «Se temo che mi portino via il partito? Se la sfida è questa, dormo sonni tranquilli. Le persone del mio partito mi conoscono, e io conosco loro...».

Paola Di Caro dal Corriere della Sera