Nessun sostegno all'imperialista Miloseviç e ai suoi.
Il nemico del mio nemico non è per forza un amico...
ps.
Ovviamente non giustifico il suo assassinio in carcere.
Nessun sostegno all'imperialista Miloseviç e ai suoi.
Il nemico del mio nemico non è per forza un amico...
ps.
Ovviamente non giustifico il suo assassinio in carcere.
Nè tantomeno è giustificabile in alcun modo l'aggressione imperialista della Nato della fine degli anni Novanta a cui ha partecipato attivamente anche l'Italia di Massimo "equivicinanza" D'Alema.
E con questo direi che si può tornare al tema della discussione stessa.
A mio parere questa visita di D'Alema porta in qualche maniera (non dico a compimento ma quasi) avanti la politica estera dalemiana di sostanziale sostegno alla Nato e quindi agli Stati Uniti per quanto riguarda la ex Jugoslavia.
Per molti aspetti D'Alema ha portato avanti (con risultati migliori per l'imperialismo occidentale) quanto tentato dagli Stati Uniti e dall'Occidente atlantista in Iraq.
P.S. comunque sono daccordo con te per quanto riguarda l'assenza di alcun sostegno a chi come Milosevic voleva portare avanti i sogni revanscisti e imperialisti di una Grande Serbia.
A luta continua
Un momento: dopo la morte di Tito, furono la Croazia e la Slovenia a voler pretendere di staccarsi, come se negli USA la California decidesse la secessione!
In Bosnia furono croati e musulmani a volersi staccare.
In kossovo gli albanesi erano pienamente invasori e non avevano diritto di chiedere la secessione. Erano discendenti di albanesi che si erano insediati in Kossovo, territorio serbo legittimamente non solo per ragioni formali, ma pure per ragioni culturali e storiche. Come diventarono molti vollero staccarsi dal paese ospite. E' come se un giorno i marocchini, ad esempio, diventando molti in Toscana, volessero chiedere la secessione e magari l' annessione al Marocco.