Premessa:
Riporto di seguito stralci della lettera che il prof. Giudo Vignelli, responsabile della campagna S.O.S ragazzi, sta inviando a militanti, amici, simpatizzanti dei temi della difesa delle nuove generazioni di fronte ai molteplici agenti d’indottrinamento ideologico e culturale. L’attuale esecutivo italiano, spinto da lobby influenti, che si credono onnipotenti, sta cercando di far passare, senza avvertire l’opinione pubblica, e magari per decreto legge, esautorando così il Parlamento sovrano, norme che limiteranno la libertà d’espressione e dissenso su temi delicati e fondamentali, iniziando una vera e propria persecuzione contro la Chiesa e i cattolici.
Quest’appello, tuttavia, non è rivolto solo ai cattolici, ma a tutti coloro che, a prescindere dal credo religioso o fede ideologica, hanno a cuore la libertà di parola e d’espressione, fondamento della nostra civiltà occidentale. L’attuale sinistra al governo si vorrebbe ispirare al Partito Democratico statunitense? Ebbene, finora i Democrats USA non si sono neppure sognati di approvare norme come quelle che vedrete di seguito, garantendo la libera circolazione d’idee opposte nella normale dialettica democratica. Per questo la mobilitazione –come sta già avvenendo – dovrà essere capillare e culturalmente multiforme. Ne va della libertà di tutti noi. E la libertà è un bene non negoziabile, neppure e soprattutto per quieto vivere.
Lascio la parola a Guido Vignelli:
Egregio signore,
la metto subito sull’avviso di un grave pericolo.
In un prossimo futuro “S.O.S. ragazzi”[Viale Liegi 44 00198 Roma tel. 06 841 76 03] e le associazioni in difesa della morale pubblica potrebbero essere impedite per legge dal promuovere una qualsiasi campagna che preservi i giovani dalle deviazioni sessuali e dalle forze che le propagandano.
Questo divieto potrebbe anche impedire alla Chiesa di predicare e d’insegnare quelle verità di fede e di morale che condannano i vizi contro natura.
Difatti, tre ministri del Governo Prodi si sono dichiarati disposti a varare una legge che vieterà ogni forma di critica, denuncia e opposizione ad ogni “identità o tendenza sessuale” vigente nel malcostume contemporaneo.
Non ne sapeva niente?
Non mi meraviglia, perché il fatto è stato del tutto taciuto dai mezzi d’informazione. E’ proprio questo silenzio che mi preoccupa:
esso significa che si vuol far passare la cosa di nascosto, senza avvisarne l’opinione pubblica.
La esorto, quindi, a fronteggiare questo pericolo, inviando al Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Romano Prodi, la cartolina di protesta acclusa, che chiede al Governo di rinunciare ad una tale legge assurda e liberticida.
[…]
Ma cosa sarebbe questa “omofobia”?
Etimologicamente, questa parola significherebbe “avversione per il proprio simile”. Ma essa viene da tempo usata per indicare una cosa ben diversa: ossia ogni forma di critica o denuncia od opposizione all’omosessualismo militante.
Faccia bene attenzione. Qui l’omosessualità viene intesa NON come comportamento sessuale confinato nella vita privata, BENSI’ come “tendenza sessuale” che reclama il diritto di essere pubblicamente praticata, propagandata e favorita dallo Stato…
…e, in particolare, pretende di essere tutelata per legge da ogni “discriminazione”, ossia da ogni forma di critica, denuncia, opposizione.
Come vede qui non si tratta di proteggere la vita privata dell’omosessuale, bensì di tutelare e favorire l’omosessualismo, ossia la pubblica propaganda come diritto anzi come “virtù sociale”. Proprio come proclamano da tempo certi mass-media: stampa, televisione, cinema e teatro.
Ma allora, nel vietare questa presunta “omofobia”, chi si vuole punire?
Lo chiarisce il sito Internet dell’Arci-gay, scrivendo che “l’omofobia è coltivata con cura dalle organizzazioni clericali”.
E’ dunque la Chiesa e le sue associazioni che si vuole colpire, per costringerle al silenzio e all’impotenza mediante una forma di persecuzione “legale” e “democratica”.
[…]
Questa proposta non le fa venire in mente qualcosa?
Non si ricorda di quanto accadde nel 1999?
Anche allora il Governo D’Alema tentò d’inserire nella “Legge Mancino” il divieto di ogni parola o atto che costituisse “discriminazione” per motivi sessuali.
Se questa proposta liberticida non ebbe successo, è perché venne ostacolata dalle iniziative promosse da poche associazioni, fra le quali proprio “S.O.S ragazzi”.
[…]
La modifica della “Legge Mancino” potrebbe essere inserita nel disegno di legge “contro la violenza” all’esame del Consiglio dei Ministri, magari con la scusa di rimediare con urgenza alle violenze talvolta commesse contro qualche omosessuale.
[…]
Difatti, un comunicato-stampa dell’agenzia ANSA ha rivelato che tre esponenti della lobby omosessualista – Franco Grillini (DS), Titti De Simone (RC), Vladimir Luxuria (RC) –hanno incontrato tre ministri del Governo prodi: ossia quello dell’Interno, Giuliano Amato; quello della Giustizia, Clemente Mastella; e quello delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini.
Ebbene, questi tre ministri si sono dichiarati disponibili ad esaudire la pretesa omosessualista. Essa, quindi, potrebbe essere varata inserendola in un disegno di legge governativo, o addirittura in un decreto-legge, approvabile prima che passi all’esame del Parlamento.
Come vede, il pericolo che denunciamo non è affatto vago o lontano, ma preciso e prossimo.
Tuttavia, quest’offensiva potrà aver successo solo se non troverà nessuna valida opposizione, ossia solo se le coscienze degli italiani tutti saranno talmente addormentate da non accorgersi di nulla o da non aver la forza di reagire.
Spetta a tutti noi accorgerci di questo pericolo, risvegliare le coscienze, contestare la propaganda omosessualista, far fallire la manovra liberticida.
Possiamo farcela!
[…]
Guido Vignelli,
responsabile campagna “S.O.S ragazzi”
Postilla:
Visto che la richiesta all’associazione delle cartoline con la petizione al prof. Prodi porterebbe via molto tempo, riporteremo di seguito il testo integrale della petizione, che ognuno potrà copiare e incollare per poi spedirlo a:
All’on. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna
00186 Roma
Ecco completo il testo della petizione:
Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
mi rivolgo a lei per protestare contro la proposta di varare una legge che punisca come reato penale la cosiddetta «omofobia», ossia ogni forma di critica, denuncia ed opposizione alla pubblica propaganda e promozione dell’omosessualismo. Se questa legge passasse, la difesa della morale pubblica e l’insegnamento dell’etica naturale e cristiana verrebbero puniti come un crimine, alla pari con gli atti di razzismo o di odio religioso.
Mi risulta che tre ministri del suo Governo – quello dell’Interno, Giuliano Amato; quello della Giustizia, Clemente Mastella; e quello delle Pari Opportunità, Barbara Pollastrini – si sono incaricati di far sì che il Consiglio dei Ministri approvi questa legge immorale e liberticida.
Le chiedo d’impedire che il suo Governo sia macchiato da una simile infamia. Le ricordo che il politico onesto ha il dovere sia di salvaguardare sia la giusta libertà di critica, denuncia ed opposizione, sia di preservare la gioventù dalla pubblica propaganda e promozione di comportamenti devianti fatta dai mass-media e dagli ambienti libertari.
Nella speranza che Lei accolga questa mia richiesta, che senza dubbio riflette il comune sentire degli italiani, la saluto cordilamente.
NOME
COGNOME
CITTA’
PROV.
DATA
Ringrazio fin d’ora tutti gli amanti della libertà che vorranno unirsi a questa battaglia che è soprattutto per garantire la libera circolazione delle idee e contro ogni tipo di regime subdolo che sotto il velame dei cosiddetti “diritti”, imbavaglia gli avversari ideologici e impone un monopensiero livellante e dittatoriale.
Grazie !!!!